Flat tax, rischio aumento tasse nel DEF 2019: scontro fra Salvini e Tria

Martina Cancellieri

11 Ottobre 2018 - 15:37

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Flat tax, DEF e possibile aumento delle tasse dal 2019: scontro Tria-Salvini sui numeri e sulle coperture. Intanto il rischio è che ci siano tagli e abolizioni di detrazioni che penalizzerebbero le famiglie.

Flat tax, rischio aumento tasse nel DEF 2019: scontro fra Salvini e Tria

L’avvio della flat tax potrebbe portare ad un paradossale aumento delle tasse e a beneficiare della riduzione delle imposte saranno all’inizio soltanto un numero ristretto di partite IVA.

Nel corso dell’audizione tenuta il giorno in cui la Nota al DEF è stata bocciata dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il Ministro del Tesoro Tria ha annunciato che per la flat tax ci sarà una copertura finanziaria pari a 600 milioni di euro nel 2019.

Briciole rispetto al progetto annunciato dalla Lega e trascritto all’interno del programma di Governo. Proprio sui numeri si è combattuto l’ultimo scontro tra il Leader del Carroccio, Matteo Salvini, e il Ministro del MEF, Giovanni Tria.

Per Salvini le risorse messe a bilancio per la flat tax e la riduzione delle tasse saranno pari 1,7 miliardi di euro, cifra di gran lunga distante rispetto a quella annunciati da Tria.

Dopo un pomeriggio rovente, è stata pubblicata una nota congiunta del Ministro dell’Economia Tria e del vicepremier della Lega Salvini, dove affermano di “dire la stessa cosa” in tema di risorse finanziarie finalizzate alla tassa piatta nel prossimo triennio, anche se in realtà i conti non tornano.

Per la flat tax ci sarà una copertura finanziaria pari a 600 milioni di euro nel 2019, salendo a 1,8 miliardi nel 2020 fino ad arrivare a 2,3 miliardi nel 2021, con una media corrispondente a quell’1,7 miliardi di euro annui calcolati da Salvini.

Il leader della Lega ci tiene a precisare che si tratta pur sempre di una stima.

Quanto alle tasse, nella nota di aggiornamento al DEF è scritto che sono previsti tagli a diverse detrazioni fiscali, inoltre alcune agevolazioni sono addirittura a rischio abolizione. Di conseguenza a partire dal 2019 gli italiani potrebbero trovarsi a dover pagare più tasse.

Flat tax: nessun caos, nota congiunta Tria-Salvini

Per spegnere le polemiche sulla flat tax sorte a margine dell’audizione di Tria sulle coperture al DEF, il Ministro dell’Economia Tria e il vicepremier Salvini hanno diramato la seguente nota congiunta:

“Nessun caos sulla flat tax. Vice premier e ministro dell’economia dicono la stessa cosa e le stesse cifre con una prospettiva diversa. Le risorse stanziate sono effettivamente quelle dette da Tria (nel 2019 600 milioni, per poi salire a 1,8 miliardi nel 2020 e a 2,3 miliardi nel 2021): in totale a regime per la flat tax ci sono effettivamente 1,7 miliardi di euro all’anno come sostiene Salvini. ’Nell’arco del triennio abbasseremo le tasse con una media annuale stimabile per 1,7 miliardi di euro’ dicono Tria e Salvini.”

La situazione non cambia di molto rispetto a ieri 10 ottobre 2018 quando Tria ha annunciato le ultime novità in tema di flat tax e dichiarando la copertura finanziaria di cui sopra prevista per il prossimo triennio, prontamente smentita da Salvini.

Il vicepremier ha poi messo le mani avanti affermando che tutta la questione sui numeri per la flat tax fa riferimento a una copertura finanziaria stimabile, precisando che “non abbiamo la bacchetta magica né la palla di vetro”.

Sebbene ora i due ministri affermino di essere d’accordo sulle risorse finanziarie previste per la flat tax, non è chiaro come sia stato effettuato il calcolo della media di 1,7 miliardi di euro stanziati per la riduzione della pressione fiscale.

Basta un semplice calcolo matematico per vedere che in realtà le risorse disponibili sarebbero inferiori e ammonterebbero a 1,56 miliardi di euro. Una differenza lieve ma significativa.

DEF: tagli alle detrazioni, possibili tasse in aumento dal 2019

Al netto delle risorse, sembra ormai certo che la flat tax sarà avviata dal 2019 soltanto per un piccolo numero di partite IVA e consisterà nella pratica, in un’estensione dei limiti per l’accesso al regime forfettario.

La riduzione delle tasse promessa dalla Lega non riguarderà invece le famiglie e non sono previsti interventi in tal senso con la Legge di Bilancio 2019.

Al contrario, il rischio è che per introdurre la flat tax il livello della pressione fiscale sia destinato ad aumentare.

Com’è ormai noto nel testo del DEF sono previsti tagli e abolizioni alle detrazioni fiscali, con la conseguenza per i cittadini di pagare più tasse e poter beneficiare di meno agevolazioni, sia in termini quantitativi che qualitativi.

Con la flat tax, afferma Salvini, ci sarà una riduzione delle tasse nel prossimo triennio 2019-2021. D’altra parte nella nota di aggiornamento al DEF è scritto chiaramente che saranno effettuati tagli agli sconti fiscali con il rischi reale che alcune detrazioni verranno addirittura abolite.

Tra le detrazioni fiscali a rischio riduzione o abolizione dal 2019 rientrano:

Inoltre, se nella nota di aggiornamento al DEF non è previsto l’aumento dell’IVA per il 2019, l’imposta sul valore aggiunto potrebbe invece aumentare dal 2020, dal momento che il documento stabilisce una sterilizzazione solo parziale delle clausole di salvaguardia che per ora tocca solo il prossimo anno.

Bisognerà attendere il testo della Legge di Bilancio 2019 per capire se dal 2020 l’IVA sarà più alta. Nel DEF infatti si legge che è in programma la presentazione di un piano alternativo a riguardo da inserire nella prossima Manovra.

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