Investimenti obbligatori in Legge di Bilancio 2026. Ecco per chi

Nadia Pascale

18 Novembre 2025 - 08:49

Tra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026 spuntano gli investimenti obbligatori per coloro che trasferiscono la residenza in Italia. Ecco cosa potrebbe cambiare a breve.

Investimenti obbligatori in Legge di Bilancio 2026. Ecco per chi

In Italia potrebbero presto arrivare investimenti obbligatori e a dirlo è la Legge di Bilancio 2026. Arriva una nuova flat tax per i paperoni che vogliono avere la residenza in Italia.

Scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2026, le proposte e la fantasia si sono sprecate e sono spuntate strane proposte, ad esempio una tassa sull’uso del contante, l’idea è quella di scoraggiare questo tipo di utilizzo, ma sembra essere abbastanza strampalata come ipotesi. Una seconda proposta particolarmente strana prevede l’obbligo di effettuare investimenti consistenti in Titoli di Stato per avere i “benefici” della residenza in Italia.

Vediamo cosa prevede il nuovo emendamento alla Legge di Bilancio 2026 presentato dalla Lega e che fissa investimenti obbligatori per questi soggetti.

Flat Tax sui paperoni, cos’è

La Legge 232 del 2016 ha introdotto una imposta sostitutiva forfettaria pari a 100.000 euro per i super ricchi che trasferiscono la propria residenza in Italia. Nel 2024 l’imposta è stata aumentata a 200.000 euro con l’aggiunta di 25.000 per ogni familiare a carico.

Ora la Lega usa il pugno di ferro e propone in un emendamento alla Legge di Bilancio 2026, oltre all’aumento dell’imposta sostitutiva da 200.000 euro a 300.000 euro e da 25.000 a 50.000 euro per ogni familiare, aggiunge investimenti obbligatori per chi trasferisce la residenza in Italia.
L’emendamento prevede che l’opzione per l’esercizio dell’imposta sostitutiva scade dopo venti anni dal primo periodo d’imposta di validità dell’opzione.

Obbligo di investimenti per i paperoni, ecco cosa prevede la Legge di Bilancio 2025

All’imposta sostitutiva appena vista si aggiungono obblighi di investimento. La proposta sembra ricalcare un po’ le con dizioni per la residenza a Montecarlo, ma con una differenza abissale, cioè Montecarlo è davvero un paradiso fiscale, con una tassazione ridotta soprattutto per quanto riguarda i redditi. In quel caso i depositi necessari per avere la residenza sono giustificati dal fatto che si deve dimostrare di poter vivere a Montecarlo senza pesare sul welfare.

I “paperoni” potrebbero essere tenuti a investire:

  • almeno due milioni di euro BoT o Titoli di stato almeno a 10 anni;
  • almeno 500.000 euro in una società non quotata o di un fondo di venture capital costituiti e operanti in Italia;
  • o investire almeno 250.000 euro in una start-up innovativa iscritta nella sezione speciale del registro delle imprese.
  • investire altri 500.000 euro in uno o più piani di risparmio a lungo termine (Pir);
  • investire 500.000 euro in azioni di società di capitali con sede legale in Italia, quotate sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana;
  • 500.000 euro in Oicr.
  • donazione di almeno 1 milione di euro in favore di un ente del Terzo Settore già esistente o contribuire alla costituzione di un nuovo ente del Terzo Settore.

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