Detrazioni fiscali, quali sono le agevolazioni a rischio dal 2019

Martina Cancellieri

13 Agosto 2018 - 12:00

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Tagli ed abolizioni: le agevolazioni fiscali rischiano di essere ridotte dal 19% al 15% per finanziare la Legge di Bilancio 2019. Sono 466 le misure a rischio per finanziare, tra l’altro, la flat tax.

Detrazioni fiscali, quali sono le agevolazioni a rischio dal 2019

Detrazioni fiscali, tagli e abolizioni in Legge di Bilancio 2019: è questa una delle ipotesi che avanza con l’obiettivo di finanziare la flat tax, l’importante riforma fiscale annunciata dal Governo.

Le detrazioni fiscali rischiano di essere ridotte dal 19% al 15% al fine di finanziare la manovra 2019 ed evitare l’aumento del deficit. La categoria più penalizzata potrebbe essere quella delle persone fisiche e per alcune agevolazioni si sospetta addirittura il rischio abolizione.

Il governo ha ipotizzato di “riordinare” 466 misure, su 720 totali, tra sconti, bonus, regimi eccezionali, per un valore di oltre 54 miliardi che finirebbero nelle casse dello Stato.

È stato uno dei temi cruciali discussi l’8 agosto 2018 al Consiglio dei ministri. Un’idea che in precedenza vedeva già d’accordo il premier Conte e il Ministro dell’Economia Giovanni Tria e che servirebbe per finanziare la flat tax, l’annunciata riforma fiscale del Governo Lega e M5S.

Detrazioni fiscali, ipotesi riduzione dal 19% al 15% per finanziare la Legge di Bilancio 2019

Sono anni che il governo parla di operare tagli agli sconti fiscali, ma stavolta sembra proprio che la minaccia possa realizzarsi.

Una delle motivazioni, oltre al deficit economico, è quello di puntare sulla riforma Irpef e dunque per ridurre le tasse ai cittadini l’ipotesi è di cominciare con la riduzione degli sconti fiscali.

Sembrerebbe un controsenso. Il Ministro dell’Economia Tria però ha dichiarato che non è così e che il governo italiano si presenterà a testa alta in Commissione UE e senza essere irragionevole.

Politicamente palando alcune misure hanno la priorità su altre, come ad esempio la flat tax e il reddito di cittadinanza, alle quali vanno destinate le risorse economiche che però scarseggiano nelle casse dello Stato. Per questo si pensa che per finanziare alcune misure servirà addirittura l’eliminazione dagli sconti fiscali.

In generale, la soluzione per salvarsi in calcio d’angolo sembra un deciso colpo d’accetta orizzontale su numerose detrazioni fiscali e, paradossalmente, con il rischio di un aumento delle tasse per i cittadini.

Detrazioni fiscali, tra tagli ed eliminazioni, le agevolazioni non attaccabili

I soggetti e le categorie che beneficiano delle detrazioni fiscali sono banche, imprese, società, onlus ma soprattutto persone fisiche.

L’ultimo rapporto annuale del MEF sulle spese fiscali risale ad ottobre 2017. I dati del rapporto mettono in luce un elenco di 466 spese fiscali che riducono le entrate di 54,2 miliardi nel 2018 che diventeranno 54,9 miliardi nel 2019.

I soggetti che ricevono la maggior quota di agevolazioni sono le persone fisiche, le quali possono usufruire ad esempio di sconti sulla casa, sui familiari a carico e sul lavoro.

Le detrazioni fiscali considerate ancora intoccabili sono le spese sanitarie e di sostegno a categorie protette e gli interessi sul mutuo della prima casa.

Ma per quel che riguarda i consumi, dunque per ciò che non viene considerato socialmente sensibile, lo sconto potrebbe scendere per tutti dal 19% al 15%, senza distinzioni di alcun tipo.

L’unico vantaggio sembrerebbe quello di evitare le reazioni delle singole categorie che si manifesterebbero nel caso contrario di un taglio selettivo.

Detrazioni fiscali, ecco le agevolazioni a rischio riduzione e abolizione

Nell’ultimo rapporto annuale del MEF sulle spese fiscali (ottobre 2017) si trovano elencate tutte le forme di esenzione, esclusione, riduzione dell’imponibile o dell’imposta derivanti da normative vigenti. E, come già annunciato, le misure a rischio di riduzione e abolizione sono ben 466.

Essendo le agevolazioni fiscali relative ai consumi le prime ad essere intaccate viene da pensare a tutti gli sconti fruibili stabiliti dall’Ecobonus 2018 per i lavori di risparmio energetico.

Nell’Ecobonus rientrano ad esempio le spese e gli interventi di riqualificazione energetica, sull’involucro dell’edificio, sulla sostituzione di caldaie obsolete e per l’installazione di pannelli solari.

Allo stesso modo, sono minacciati anche gli sconti fiscali stabiliti dal Sismabonus 2018 per le spese e gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche.

Il governo ha smentito l’eventuale abolizione del Bonus Renzi, i famosi 80 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 26.000 euro. Ma in vista della Legge di Bilancio 2019 è ancora tutto possibile.

Quali agevolazioni saranno ridotte? Quali sconti e bonus vedranno addirittura l’abolizione? Quella del governo sembra un’interminabile partita di ping pong.

Forse ci sarà il bonus per l’acquisto di seggiolini anti abbandono di cui dal 2019 bisognerà obbligatoriamente dotarsi per il trasporto dei bambini in auto.

Ma le preoccupazioni ricadono sulle probabili riduzioni, se non eliminazioni, come quella relativa alla detrazione dell’affitto per gli studenti fuori sede. A proposito di studenti sono diverse le borse di studio potenzialmente minacciate.

Rischiano di essere tagliate anche le detrazioni Iva per l’acquisto di carburanti che se entreranno in vigore dovrebbero riguardare indistintamente le varie categorie dei trasporti, dai trasporti ferroviari di passeggeri e merci ai camionisti e ai tassisti.

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