Esonero contributi partite IVA 2021: a chi spetta? Requisiti e novità per autonomi e professionisti

Anna Maria D’Andrea

10 Agosto 2021 - 17:13

condividi

Esonero contributi partite IVA 2021, a chi spetta? Tutte le istruzioni per capire come funziona e chi può presentare domanda all’INPS o alla propria Cassa professionale.

Esonero contributi partite IVA 2021: a chi spetta? Requisiti e novità per autonomi e professionisti

Esonero contributi partite IVA 2021, a chi spetta e come funziona?

Dopo la pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro e del MEF, si è messa in moto la macchina per l’avvio dell’anno bianco contributivo.

Dai requisiti alle regole per fare domanda, è quindi bene fare il punto su chi ha diritto all’esonero dei contributi previdenziali 2021.

I requisiti sono quelli previsti dalla Legge di Bilancio 2021: è richiesto un calo di fatturato pari almeno al 33% nel 2020 rispetto al 2019, e un reddito non superiore a 50.000 euro.

L’importo massimo dell’esonero riconosciuto sarà pari a 3.000 euro, e andrà riparametrato su base mensile. Bisognerà in ogni caso presentare domanda, entro scadenze diverse per gli autonomi iscritti all’INPS e per i professionisti con Cassa.

Rispetto ai tempi per fare domanda fissati dal decreto, per le partite IVA iscritte all’INPS è stata prorogata la scadenza dal 31 luglio al 30 settembre, alla luce dei ritardi per l’avvio delle procedure operative di accesso all’esonero dei contributi. Le istruzioni operative sono contenute nella circolare n. 124 del 6 agosto 2021, ma ancora non è possibile fare domanda.

Sono invece già partite le istanze per l’accesso all’esonero contributivo per i professionisti con cassa. Possono già presentare domanda, ad esempio, i commercialisti e gli avvocati.

Di seguito il testo del decreto attuativo ed un focus sui requisiti e sui beneficiari dell’esonero dei contributi per le partite IVA previsto per il 2021.

Decreto esonero contributivo per autonomi
Clicca qui per scaricare il provvedimento che detta le condizioni per l’esonero contributivo da parte dei lavoratori autonomi.

Esonero contributi partite IVA 2021: a chi spetta? Requisiti e novità per autonomi e professionisti

Sono i titolari di partita IVA che hanno subito una decisa perdita di fatturato nel 2020 i beneficiari dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

Nel dettaglio, il taglio dei versamenti contributivi, quello che è stato rinominato come l’“anno bianco fiscale” per i professionisti e gli autonomi, si applica ai seguenti soggetti:

  • lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’AGO (artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e lavoratori iscritti alla gestione separata di cui l’art.2 comma 26 della legge n. 335 del 1995 e che dichiarano redditi ai sensi art.53 comma 1 del d.P.R. n.917 del 1986. Sono compresi anche i lavoratori soci di società e i professionisti componenti di studio associato. L’esonero spetta per i contributi 2021 dovuti a rate o con acconti;
  • professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103. L’esonero spetta per i contributi di competenza 2021 da versare con rate o acconti;
  • medici, infermieri e altri professionisti e operatori alla L. 3/2018, già collocati in quiescenza, a cui siano stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione per far fronte all’emergenza Cocid-19. L’esonero spetta per i contributi 2021 da versare con rate o acconti.

Secondo quanto specificato dal decreto attuativo, le categorie sopra elencate possono beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi, a patto di rispettare i seguenti requisiti:

  • calo di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel 2020 rispetto al 2019;
  • reddito complessivo non superiore a 50.000 euro.

Inoltre, ai fini del riconoscimento dell’esonero dei contributi, il titolare di partita IVA dovrà rispettare i seguenti ulteriori requisiti:

  • non deve essere titolare di contratto di lavoro subordinato;
  • non deve essere titolare di pensione diretta (fatta esclusione dell’assegno ordinario di invalidità o altri emolumenti corrisposti in caso di invalidità).

Il Fondo per l’esonero dei contributi ha una dotazione di 2.500 milioni di euro. È stato il decreto Sostegni ad aumentare la dotazione prevista dalla Legge di Bilancio 2021, con l’obiettivo di garantire adeguata copertura alla misura.

Esonero contributi partite IVA, il decreto pubblicato il 27 luglio 2021
Scarica il testo del decreto del Ministero del Lavoro e del MEF sull’anno bianco contributivo

Esonero contributi 2021 senza requisiti di calo di fatturato per le attività avviate nel corso del 2020

I requisiti relativi al calo di fatturato e, parimenti, la verifica circa il reddito prodotto nel 2019, non si applicano ai soggetti titolari di partita IVA che hanno avviato nel 2020 l’attività che comporta l’obbligo di iscrizione alle gestioni INPS di cui sopra o a casse private.

In tal caso, l’esonero sarà riconosciuto senza dover dimostrare di aver subito perdite a causa del Covid-19.

Esonero contributi INPS 2021, le regole per le partite IVA iscritte a Gestioni AGO e Gestione Separata: domanda entro il 30 settembre 2021

Per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti all’INPS, il decreto attuativo del Ministero del Lavoro stanzia un totale di 1.500 milioni di euro al fine del riconoscimento dell’esonero contributivo 2021, pari ad un massimo di 3.000 euro.

L’importo dell’esonero effettivamente riconosciuto verrà in ogni caso riparametrato se le richieste dovessero superare l’importo delle risorse complessivamente stanziate.

Passiamo ora alle regole operative per accedere all’esonero dei contributi INPS 2021.

Per quel che riguarda gli iscritti alle gestioni speciali dell’AGO, l’esonero dal versamento dei contributi si applica sulla contribuzione oggetto della tariffazione annuale di competenza per il 2021, con esclusione di premi e contributi INAIL e al netto di altre agevolazioni o riduzioni.

L’esonero spetta al titolare della posizione contributiva, in misura pari alla somma dell’importo dei contributi esonerabili per ciascun lavoratore o collaboratore familiare iscritto all’INPS e per il quale è dovuto il versamento contributivo.

Per artigiani e commercianti, l’esonero riguarda i contributi fissi.

Per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS, l’esonero riguarda i contributi complessivamente dovuti, calcolati sul reddito prodotto e dovuti a titolo di acconto 2021, in scadenza entro il 31 dicembre.

L’accesso all’esonero è subordinato alla presentazione di domanda all’INPS. La scadenza, fissata dal decreto al 31 luglio, è stata prorogata al 30 settembre 2021.
Il motivo è legato al ritardo per l’emanazione del provvedimento da parte del Ministero del Lavoro e, tra l’altro, alla mancanza ad oggi della procedura operativa per l’invio della domanda.

Come indicato dall’INPS, per chi intende presentare domanda di accesso sarà possibile non versare i contributi in scadenza in data successiva alla pubblicazione della circolare n. 124 del 6 agosto 2021.

Le scadenze sono quindi sospese, ma esclusivamente per i soggetti in possesso dei requisiti per beneficiare dell’anno bianco contributivo

Esonero contributi 2021 professionisti con Cassa: domanda entro il 31 ottobre

Per i professionisti iscritti ad un albo di categoria e quindi a Casse private di previdenza, vengono stanziato gli ulteriori 1000 milioni di euro.

Anche i professionisti con Cassa dovranno presentare domanda, nel rispetto dei requisiti di cui sopra, per beneficiare dell’esonero dei contributi 2021. La scadenza è fissata al 31 ottobre 2021.

La gestione operativa è affidata ai singoli Enti gestori delle forme obbligatorie di previdenza e assistenza e, anche in tal caso, l’accesso all’esonero è subordinato al rispetto della regolarità contributiva.

Esonero contributi partita IVA 2021, verifica DURC automatica: le novità del Sostegni bis

L’articolo 47-bis della legge di conversione del decreto Sostegni bis prevede il rinvio dei termini per la verifica della regolarità contributiva ai fini dell’accesso all’esonero dal versamento dei contributi per le partite IVA.

Il corretto adempimento degli obblighi contributivi è infatti uno dei requisiti richiesti a lavoratori autonomi e professionisti ai fini dell’accesso all’esonero dal versamento dei contributi per il 2021, il cosiddetto anno bianco fiscale.

L’emendamento approvato prevede che:

“Ai fini della concessione dell’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali di cui all’articolo 1, commi da 20 a 22-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, la regolarità contributiva è verificata d’ufficio dagli enti concedenti a far data dal 1° novembre 2021. A tal fine la regolarità contributiva è assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021. Resta in ogni caso fermo il recupero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, degli importi fruiti a titolo di esonero in quanto non spettanti”.

Cosa cambia?

In sostanza, sarà l’INPS o, per i professionisti, la cassa di riferimento, a verificare la regolarità contributiva del titolare di partita IVA. Non bisognerà richiedere il DURC Online e, inoltre, sarà concesso “regolarizzare” la propria posizione entro un termine più lungo.

La verifica sul DURC sarà infatti effettuata d’ufficio dal 1° novembre 2021 e la regolarità contributiva sarà assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021.

Iscriviti a Money.it