Cosa accadrà la prossima settimana nei mercati? 3 temi chiave

Violetta Silvestri

30/09/2023

30/09/2023 - 13:24

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Ci sono 3 temi caldi da osservare la prossima settimana, mentre i mercati si avviano al quarto trimestre pieni di insidie e di potenziali rischi. Cosa sta per accadere?

Cosa accadrà la prossima settimana nei mercati? 3 temi chiave

Si chiude un trimestre difficile per i mercati, ma la prossima settimana potrebbe ancora innescare crolli.

In focus ci sono almeno 4 eventi importanti, in grado di orientare gli investitori e guidare al rialzo o al ribasso le Borse mondiali. Con i riflettori già accesi sulla possibilità di una chiusura del Governo Usa, la crisi immobiliare cinese, il balzo dei rendimenti delle obbligazioni, i risultati oscillanti dell’inflazione, il rallentamento economico europeo, i trader rimangono incerti.

La prossima settimana sarà cruciale per i mercati con questi 4 eventi da non perdere.

1. Usa in bilico

L’economia statunitense è sull’orlo di un altro possibile shutdown governativo che potrebbe danneggiare ulteriormente il suo rating creditizio, esacerbare la volatilità del mercato e ritardare i rilasci economici, incluso il rapporto chiave sull’occupazione del 6 ottobre.

Centinaia di migliaia di lavoratori federali saranno licenziati e un’ampia gamma di servizi verrà sospesa se il Congresso non riuscirà ad approvare la legislazione che il presidente democratico Joe Biden potrà firmare entro la mezzanotte di sabato 30 settembre.

“Un possibile shutdown sarebbe un’ulteriore prova di come la polarizzazione politica a Washington stia indebolendo la politica fiscale, afferma Moody’s.

Potrebbe anche danneggiare il sentiment tra gli investitori alla ricerca di aggiornamenti tempestivi sull’economia, che invece rischiano di essere bloccati e di far piombare Wall Street nel baratro.

2. Quarto trimestre al via

I mercati danno il via all’importantissimo ultimo trimestre dell’anno, con una serie di shock che hanno movimentato la chiusura del terzo trimestre 2023.

L’impennata del 30% dei prezzi del petrolio ha riacceso l’allarme inflazione. Inoltre, tassi più alti significano che i titoli del Tesoro Usa e i Bund tedeschi – spesso la principale zavorra dei portafogli – sono costati agli investitori tra il 5,5% e il 6,5% nel terzo trimestre. Anche l’oro ha perso il suo splendore, il che significa che il dollaro è stato davvero l’unica garanzia di sicurezza.

Anche i tori azionari sono stati colpiti. Le azioni mondiali sono ancora in rialzo di un rispettabile 8% per l’anno, ma hanno ceduto quasi il 5% a settembre con l’inversione di tendenza anche dei giganti tecnologici globali.

Il quarto trimestre, tuttavia, porterà un’altra stagione degli utili e, sebbene il boom dell’intelligenza artificiale sia ancora importante, gli analisti saranno estremamente concentrati su ciò che dicono gli attori dell’economia tradizionale.

3. Rendimenti ancora più alti?

L’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato è sulla lista degli osservatori dopo l’ennesima svendita del mercato. Il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni è salito al 4,6%, il livello più alto dall’ottobre 2007, poiché gli investitori hanno recepito il messaggio della Federal Reserve secondo cui i tassi rimarranno alti finché l’inflazione non sarà annullata.

L’impennata dei rendimenti ha martellato le azioni e ha contribuito a spingere il dollaro ai massimi da quasi un anno. ING ritiene che una soglia del 5% sui rendimenti del Tesoro e del 3% per i Bund tedeschi a 10 anni “sembrano ogni giorno più probabili”. Attorno al 2,9%, i rendimenti tedeschi sono vicini ai livelli più alti dal 2011.

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