Investire 20.000 euro sulle banche italiane potrebbe far guadagnare oltre 2.400 euro in un anno tra dividendi e rialzi. Analizziamo gli scenari migliori.
Il 2026 potrebbe diventare l’anno in cui i dividendi delle banche italiane tornano a essere una delle leve più potenti per chi cerca rendimenti reali. Mentre i conti deposito si appiattiscono verso il 3% e i Btp a breve hanno perso smalto dopo i tagli della Bce, Piazza Affari ha mostrato un segnale molto chiaro: il settore bancario continua a generare capitale e a distribuire cedole che, sommate alla rivalutazione dei titoli, possono trasformare anche un portafoglio medio in un veicolo sorprendentemente redditizio.
Negli ultimi trimestri la maggior parte degli istituti italiani ha battuto le stime degli analisti, grazie a commissioni in crescita, margini robusti e un costo del rischio rimasto sotto controllo. Per chi investe, questo significa avere la garanzia di un dividendo costante, anche in un contesto di tassi in calo.
Immaginiamo dunque di investire 20.000 euro in un paniere selezionato di banche italiane quotate. Quanto potrebbe valere questo portafoglio nel 2026. Qual è l’impatto combinato di cedole e performance dei titoli. Ecco quanto di questo potenziale è già visibile oggi, alla luce dei bilanci pubblicati e delle guidance per i prossimi mesi.
Questo, caro lettore, è un contenuto a pagamento che - esclusivamente per oggi - abbiamo deciso di offrirti gratuitamente.
Approfitta del Black Friday per accedere al prezzo più basso dell’anno. Abbonati a MONEY.IT PREMIUM se vuoi leggere ogni giorno contenuti come questo.
Quali banche selezionare oggi per costruire un portafoglio solido
Per replicare una strategia realistica servono titoli liquidi, con dividendi ricorrenti e un andamento di Borsa coerente con i fondamentali più recenti.
Queste cinque banche negli ultimi trimestri si sono dimostrate solide, con un andamento convincente, ma soprattutto hanno modelli di business diversificati. C’è la grande banca sistemica, la banca retail, l’istituto commerciale in fase di rilancio, il gruppo di wealth management e la piattaforma digitale che continua a macinare clienti e ricavi.
Parliamo di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Banca Mediolanum e FinecoBank.
La simulazione: 20.000 euro divisi su 5 banche italiane
Suddividiamo i 20.000 euro in cinque quote da 4.000 euro, solo a livello simulativo, stimiamo quanto potrebbe rendere un portafoglio bancario grazie alla combinazione tra eventuale rivalutazione dei titoli e dividendi attesi nel 2026, senza alcuna garanzia di ottenere questi risultati.
Ecco il portafoglio di partenza:
| Titolo | Prezzo attuale € | Importo investito € | N. azioni acquistate |
|---|---|---|---|
| UniCredit | 63,70 | 4.000 | 62 |
| Intesa Sanpaolo | 5,57 | 4.000 | 718 |
| Banco BPM | 12,50 | 4.000 | 320 |
| Banca Mediolanum | 18,40 | 4.000 | 217 |
| FinecoBank | 21,07 | 4.000 | 189 |
Parliamo di cinque titoli che, negli ultimi mesi, hanno registrato performance positive pur in un contesto di tassi in discesa, segnale che la spinta non viene più solo dal margine di interesse ma da commissioni, risparmio gestito e generazione di capitale organica.
Quanto potresti incassare di dividendi nel 2026
Per stimare l’impatto cedolare utilizziamo le ultime distribuzioni ordinarie e le guidance confermate dai gruppi sul 2025–2026, senza includere buyback o straordinari.
Ecco cosa potrebbe ricevere l’investitore nel corso del 2026.
| Titolo | Dividendo stimato € | N. Azioni | Cedola totale € |
|---|---|---|---|
| UniCredit | 3,1 | 62 | 192,20 |
| Intesa Sanpaolo | 0,36 | 718 | 258,48 |
| Banco BPM | 1,30 | 320 | 416 |
| Banca Mediolanum | 0,75 | 217 | 162,75 |
| FinecoBank | 0,85 | 189 | 160,65 |
Dividendi complessivi attesi: 1.190,08 euro (lordi)
Una cedola reale, immediata, che da sola rappresenta un rendimento di quasi il 6% sul capitale investito. In uno scenario di conti deposito al 3%, è già un risultato significativo.
La rivalutazione dei titoli: quanto può pesare nel 2026
Accanto ai dividendi c’è il contributo dei prezzi. Le banche italiane restano cicliche, ma i bilanci recenti mostrano una qualità superiore rispetto al passato. La combinazione tra commissioni, credito stabile e crescita dell’utile 2026 stimata in doppia cifra per il Ftse Mib crea spazio per una moderata rivalutazione dei titoli.
Ecco tre scenari possibili.
1) Scenario prudente
I prezzi restano quasi invariati e il rendimento arriva dalla cedola e da una piccola rivalutazione del capitale:
+6,5%, valore finale circa 21.315 euro lordi.
2) Scenario intermedio
Gli istituti continuano a macinare utili in linea con le stime e il mercato riconosce una crescita tra il 4% e l’8% sulle principali banche italiane.
Il portafoglio arriva tra 21.700 e 22.000 euro, rendimento tra +8,5% e +10%.
3) Scenario ottimistico
L’Italia continua a sorprendere sul fronte crescita utili 2026, gli spread si muovono poco e il settore finanziario resta protagonista del listino.
Il rendimento combinato può superare +12%, portando il valore del portafoglio attorno a 22.400 euro.
Nello scenario centrale, il rendimento complessivo potrebbe oscillare tra i 1.700 e i 2.000 euro lordi in un anno, più della media dei prodotti a tasso fisso oggi sul mercato.
Perché questa strategia oggi è diversa rispetto al passato
Dopo il triennio dei tassi in rialzo era facile pensare che la festa fosse finita. Eppure gli ultimi bilanci hanno messo in evidenza un settore più solido, capace di generare ricavi non più dipendenti esclusivamente dal margine di interesse.
La sorpresa è che oggi, con i tassi in calo, le banche sembrano più equilibrate di quanto non fossero con i tassi alle stelle. E questo rende il flusso cedolare molto più sostenibile. Proprio per questo, un portafoglio concentrato su cinque istituti leader può diventare una vera alternativa a un conto deposito evoluto.
Il rischio ovviamente non sparisce: basta una trimestrale sotto le attese per scatenare correzioni violente, il comparto è ciclico e la volatilità resta elevata. Ma è proprio in questi momenti che si costruiscono i rendimenti di domani.
Approfitta del Black Friday per accedere al prezzo più basso dell’anno. Abbonati a MONEY.IT PREMIUM se vuoi leggere ogni giorno contenuti come questo.
| DISCLAIMER Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio. |
© RIPRODUZIONE RISERVATA