Cosa fare per avere prima il rimborso della dichiarazione dei redditi 2024

Patrizia Del Pidio

24 Aprile 2024 - 14:15

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Ecco cosa fare per avere il rimborso del 730 o del modello Redditi 2024 in tempi brevi e senza dover aspettare a lungo.

Cosa fare per avere prima il rimborso della dichiarazione dei redditi 2024

I contribuenti aspettano il periodo della dichiarazione dei redditi per il rimborso eventualmente spettante. La cosa fondamentale, ogni anni, è avere prima il rimborso Irpef spettante dalla dichiarazione dei redditi. Ci sono diversi comportamenti che si possono mettere in atto preventivamente per riuscire ad avere il rimborso in tempi brevi e uno di questi è quello di inviare il modello 730 precompilato quanto prima.

Per chi presenta il modello 730/2024, infatti, le tempistiche dei rimborsi dipendono dalla data di trasmissione della dichiarazione. Solitamente il rimborso arriva con la busta paga riferita al mese successivo a quello di invio del 730. Con il modello Redditi Pf, invece, le cose sono differenti visto che non c’è un sostituto di imposta ad erogare il rimborso.

Le tempistiche di erogazione dei rimborsi spettanti, dipendono da quando la dichiarazione è stata trasmessa, in modo autonomo dal contribuente oppure dal Caf, da un professionista abilitato o dal sostituto d’imposta, in base a sei slot di liquidazione.

Ci sono poi da tenere in considerazione anche i tempi tecnici di lavorazione della dichiarazione trasmessa. Ma cosa si può fare per velocizzare i tempi sia che si presenti modello 730, sia che si utilizzi modello Redditi?

Come avere il rimborso del 730/2024 in tempi brevi

Per chi presenta il modello 730/2024 le modalità per avere il rimborso in tempi abbastanza brevi sono diverse. Il primo modo è quello di presentare la dichiarazione quanto prima: se si riesce a inviare il modello entro la fine di maggio è certo che il rimborso arriverà con la busta paga di luglio (quella che viene erogata nel mese di agosto alla maggior parte dei lavoratori dipendenti; per i pensionati il rimborso, in questo caso, arriva con il cedolino di agosto).

Un altro modo per non ritardare il ricevimento del rimborso è quello di presentare il modello indicando un sostituto di imposta: in questo modo, come detto, il rimborso sarà erogato con la busta paga del mese successivo a quello di trasmissione. Se si sceglie di presentare il 730 senza sostituto di imposta, invece, il rimborso non arriverà prima della fine dell’anno: in questo caso, infatti, l’erogazione avviene direttamente da parte dell’Agenzia delle Entrate che inizia i pagamenti solo dopo la scadenza ultima per la presentazione della dichiarazione dei redditi (fissata per quest’anno al 15 ottobre per il modello Redditi).

Tutto questo è valido a patto di non incappare nei controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni che vengono predisposti quando ci sono scostamenti evidenti tra i dati posseduti dall’Agenzia delle Entrate e quelli dichiarati dal contribuente. Un modo per evitare di incappare nei controlli preventivi è quello di accettare senza modifiche il modello precompilato (e da quest’anno di confermare i dati della dichiarazione semplificata). Ovviamente questa modalità non è consigliata per chi ha evidenti omissioni nei dati pre caricati dall’amministrazione tributaria.

Come avere il rimborso in fretta con il modello Redditi 2024

Quando dal modello Redditi emerge un credito e il contribuente indica di voler ricevere il rimborso, ci sono due possibilità:

  • compilare il quadro RX: in questo modo l’Agenzia, eseguiti i normali controlli, rimborsa le somme dovute;
  • in alternativa, il contribuente può utilizzare il credito in compensazione per il pagamento di altri tributi da versare;
  • la terza opzione prevede la scelta del contribuente di riportare il credito nella dichiarazione dell’anno successivo.

Se il contribuente non esercita alcuna scelta nel quadro RX della dichiarazione dei redditi, il credito è considerato come un’eccedenza da utilizzare nella successiva dichiarazione. In caso di mancato utilizzo del credito, il contribuente può richiederne il rimborso nella dichiarazione successiva. L’Agenzia delle Entrate erogherà il rimborso dopo aver verificato che il credito non sia stato utilizzato in compensazione con il modello F24 o riportato nelle dichiarazioni successive.

Inoltre, prima di disporne il pagamento, l’Agenzia oltre ai controlli soliti (come la correttezza dei dati inseriti) verifica anche che il richiedente sia in grado di incassare le somme, per esempio in caso il beneficiario del rimborso sia deceduto, le Entrate provvedono a individuare gli eredi a cui accreditare il rimborso.

Per velocizzare l’erogazione del rimborso risultante dalla dichiarazione modello Redditi, il contribuente può comunicare all’Agenzia il codice Iban del proprio conto corrente sul quale desidera che venga accreditato il rimborso. In questo modo si accorciano tempistiche che sono già lunghe a prescindere.

Come comunicare alle Entrate il codice Iban e avere prima il rimborso

Ci sono tre modi possibili per comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio codice Iban: online, con pec o recandosi presso uno degli sportelli.

Per fare la comunicazione online basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e accedere all’area riservata con le proprie credenziali Spid, la carta d’Identità elettronica, la Carta Nazionale dei Servizi o con le credenziali dell’Agenzia.

Dopo l’autenticazione occorre selezionare:

“Servizi per” - “Richiedere” - “Accredito rimborso ed altre somme su c/c” e seguire le istruzioni.

In alternativa, si può inviare una pec, l’indirizzo va cercato sull’apposita pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate, selezionando la regione e la direzione provinciale della città.

Nella pec va allegato il modello per la richiesta di accredito dei rimborsi sul conto corrente, firmato digitalmente e senza possibilità di delega.

L’ultimo modo per comunicare il proprio Iban è portare il modello compilato presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

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