Oltre al premio fedeltà, il BTP Valore conta ora anche su un altro premio, appena arrivato. L’Italia ormai in serie A.
Parte oggi, lunedì 20 ottobre 2025, la sesta edizione del BTP Valore, il Titolo di Stato italiano dedicato esclusivamente alla platea degli investitori retail, ovvero dei piccoli risparmiatori, espressione massima del piano della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di sostenere e incrementare la partecipazione degli italiani al debito pubblico dell’Italia.
La domanda che tutti i piccoli risparmiatori, aspiranti BTP People si stanno ponendo in queste ore, è se conviene acquistare questo nuovo Titolo di Stato italiano.
Sicuramente, oltre al premio fedeltà che questa sesta edizione riconosce, c’è un altro fattore che fa da assist in generale a tutti i BTP e, nel caso specifico, a questo nuovo bond sovrano ai nastri di partenza.
Tempismo perfetto, il rating dell’Italia in serie A appena annunciato da DBRS. Assist per il BTP Valore
L’altro ’premio’ per il BTP Valore si riassume in una sola parola: il rating dell’Italia. Rating dell’Italia che ora è entrato anche in serie A, come ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti l’ultimo upgrade arrivato dall’agenzia DBRS:
“Frutto del lavoro costante di questi tre anni di governo, l’Italia torna in serie A con grande orgoglio”.
Dopo che per diverse settimane gli economisti si erano chiesti se il rating dell’Italia sarebbe stato tornato addirittura alla categoria A, quello che sembrava impensabile fino a poco tempo fa è accaduto.
Nello specifico, venerdì scorso 17 ottobre 2025 l’agenzia di rating DBRS ha alzato il rating dell’Italia da ’BBB (high)’ a ’A (low)’, a fronte di un trend stabile.
L’upgrade, ha spiegato DBRS, “riflette l’opinione di Morningstar DBRS secondo cui la riduzione cumulativa delle vulnerabilità nel settore bancario e il miglioramento del settore estero si sono tradottti in un’economia più resiliente”.
Non solo: per l’agenzia di rating “ il consolidamento fiscale proseguirà e contribuirà almeno a stabilizzare il rapporto tra debito pubblico e PIL nel medio termine”.
DBRS e il tempismo perfetto del rating A sul debito pubblico dell’Italia
Così, ancora, l’agenzia di rating DBRS:
“Nonostante il rallentamento della crescita e le pressioni sulla spesa nel medio termine, la stabilità e i risultati ottenuti dal governo conferiscono credibilità al suo piano di consolidamento dei conti nel medio termine (..) Il governo resta impegnato al consolidamento nonostante la crescita più lenta e l’aumento delle pressioni sulla spesa”.
Tempismo perfetto, visto che l’upgrade di DBRS è arrivato a poco meno di tre giorni dall’emissione di questo nuovo sesto BTP Valore, già forte in partenza della fiducia riposta dai mercati nei confronti dell’Italia, come dimostra la stessa performance dei BTP scambiati sul mercato secondario, su cui hanno continuato a fioccare, quest’anno, i buy degli investitori.
Il risultato è che il calo conseguente dei rendimenti (i BTP, come i bond in generale, sono caratterizzati dalla relazione inversamente proporzionale tra prezzi e rendimenti) ha fatto letteralmente affondare soprattutto nel corso dell’estate lo spread BTP-Bund a 10 anni, parametro del rischio Italia (sebbene non tutti siano più convinti, in una situazione in cui i debiti pubblici di tutte le economie europee aumentano, dell’affidabilità di questo indicatore, citandone altri che sarebbero più attendibili).
Detto questo, la corsa ai BTP è stata dimostrata anche dallo shopping che più volte gli investitori hanno fatto di Italia nelle emissioni di nuovi Titoli di Stato lanciate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, preferendo i bond sovrani made in Italy ad altri Titoli dell’area euro, sia per i rendimenti ancora appetibili che presentano, in un contesto di tassi di interesse in discesa con i tagli della BCE (che però ora, attenzione, sarebbero forse finiti), sia in quanto simbolo di un governo stabile (quello di Meloni), rispetto, per esempio agli OAT di una Francia continuamente allo sbando.
Doppio premio rating per l’Italia e per il BTP Valore
Ciliegina sulla torta, le ottime notizie arrivate dal mondo delle agenzie di rating, che hanno premiato l’Italia. Prima della grande promozione di DBRS che ha portato i BTP nella categoria tanto agognata pari ad A, in evidenza, un mese fa venerdì 19 settembre 2025, il premio sul rating del debito pubblico italiano firmato da Fitch Ratings, che ha promosso il giudizio, facendolo salire dal livello precedente pari a “BBB” a “BBB+”, con outlook stabile.
Gli upgrade di Fitch e di DBRS hanno alzato sostanzialmente il merito creditizio dell’Italia, rendendola ancora più appetibile agli occhi dei potenziali investitori: di per sé, il miglioramento del rating indica infatti che un Paese è più affidabile. Di conseguenza, anche i bond diventano più affidabili.
E questo è sicuramente un premio che potrebbe convincere i BTP People più recalcitranti, che magari hanno già acquistato i BTP di Meloni in passato o che hanno qualche dubbio riguardo alla convenienza ad acquistare il Titolo - che rimane comunque espressione di un debito pubblico italiano ancora monstre - ad acquistare questo nuovo BTP Valore, come era stato anticipato già dopo la promozione di Fitch.
Praticamente, è molto probabile che dopo il doppio premio sul rating dell’Italia da parte di Fitch e di DBRS, la percezione dei piccoli risparmiatori sulla solidità dell’Italia sia migliorata, e che a essere migliorata sia anche la fiducia verso i Ttitoli di Stato italiani come investimento a medio-lungo termine.
Vale la pena rispolverare le caratteristiche salienti di questo BTP Valore ai blocchi di partenza.
BTP Valore, il codice ISIN e i tassi minimi garantiti
Con scadenza a 7 anni, il 28 ottobre 2032, codice ISIN IT0005672016, a fronte di un prezzo di emissione alla pari, (100), il nuovo BTP di Meloni presenta i seguenti tassi minimi garantiti, così come annunciato dal MEF lo scorso venerdì 17 ottobre:
- 2,60% per il 1°, 2° e 3° anno.
- 3,10% per il 4° e 5° anno.
- 4,00% per il 6° e 7° anno.
Agli investitori che acquisteranno il titolo durante il periodo di collocamento e lo deterranno fino alla scadenza il MEF riconoscerà un premio extra finale pari allo 0,8% (da calcolarsi sull’importo nominale acquistato).
L’emissione del nuovo Titolo di Stato avverrà in via diretta a prezzo fisso sul MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana, tramite i dealer selezionati dal MEF tra gli specialisti in Titoli di Stato, a partire dalle 9 di stamattina, lunedì 20 ottobre 2025.
Il collocamento andrà avanti per 5 giorni lavorativi del calendario di Borsa Italiana, da oggi 20 ottobre al 24 ottobre 2025, salvo chiusura anticipata.
La chiusura anticipata non potrà in ogni caso avere luogo, come ha precisato il MEF, prima delle ore 17:30 del terzo giorno di collocamento, ovvero di mercoledì 22 ottobre.
In assenza di chiusura anticipata, l’emissione si concluderà alle ore 13 di venerdì 24 ottobre 2025, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze che annuncerà i tassi definitivi del BTP Valore, confermando o rivedendo al rialzo i tassi minimi garantiti appena annunciati e rendendo noti anche i risultati del collocamento.
BTP Valore, la data del regolamento, la tassazione agevolata, come acquistarlo. Il vademecum
E ancora, riguardo a ciò che c’è da sapere, dal giorno del regolamento/godimento fissato dal MEF di Giorgetti alla data 28 ottobre 2025, il BTP Valore sarà negoziabile sul MOT, con la liquidità che verrà garantita attraverso l’impegno dei Dealer e dei Co- Dealer selezionati dal MEF tra gli aderenti al MOT che sono più attivi sul comparto dei titoli di Stato italiani.
Prevista la consueta tassazione agevolata per tutti i titoli di Stato al 12,5% su cedole e premio finale extra, l’esenzione dalle imposte di successione, nonché l’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.
Il BTP Valore potrà essere acquistato facilmente dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato
alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli.
L’investimento minimo è pari a 1.000 euro e non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini.
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