Bernie Sanders e mercati: disastro totale con sua elezione?

Violetta Silvestri

12 Febbraio 2020 - 22:33

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Bernie Sanders e i mercati: quale relazione tra il candidato democratico e il settore economico-finanziario? Si teme una rivoluzione anti-capitalista con il socialista vittorioso alle presidenziali USA 2020. Ma sarà davvero un disastro una sua elezione?

Bernie Sanders e mercati: disastro totale con sua elezione?

Bernie Sanders e i mercati non sono proprio un connubio perfetto. L’aspirante presidente USA, vittorioso alle primarie in New Hampshire, ha più volte additato le ricche società quotate a Wall Street. Ma gli investitori in Borsa lo temono davvero?

In queste settimane di grande interesse nei confronti della sfida dem per scegliere il candidato che correrà contro Trump, azionisti e analisti stanno studiando le idee e i programmi di Sanders, uno dei più rivoluzionari politici degli ultimi tempi.

Quali Stati Uniti aspettarsi nel caso di un trionfo alle primarie e alle presidenziali USA dell’anziano e combattivo socialdemocratico? Il quesito ruota soprattutto intorno alla sopravvivenza dell’approccio capitalista, attaccato dal primato del Welfare State nella visione di Sanders.

Ci si chiede, quindi, se davvero i mercati hanno paura di una vittoria contro Trump di un democratico così poco ortodosso per gli USA.

Sanders e i mercati: una prospettiva di guadagno c’è

La reazione di Wall Street all’avanzata di consenso per Sanders è stata piuttosto calma. Se si domanda agli investitori quale opinione hanno dell’ascesa del più socialista dei dem rispondono che il candidato non ha alcuna possibilità di battere Donald Trump a novembre. Quindi perché preoccuparsi di lui?

Eppure, c’è chi comincia a considerare l’ipotesi di una vittoria del fronte progressista non solo alle primarie, ma anche alle elezioni presidenziali. E, soprattutto, a valutare in modo più approfondito gli effetti sui mercati. Mentre pochi azionisti incoraggerebbero la sua vittoria, alcuni stanno ora sostenendo che alcuni settori potrebbero prosperare.

Per trovare un lato positivo, gli investitori devono guardare proprio il più controverso punto del suo programma: il piano Medicare for All . L’ampliamento della sanità pubblica a tutti suona come una rivoluzione dell’intero sistema economico statunitense, con implicazioni importanti per banche e assicuratori.

Ma ci sarebbero anche dei vincitori, secondo alcuni strateghi. Il più ampio settore dell’assistenza sanitaria, compresi gli amministratori ospedalieri e i produttori di dispositivi medici, potrebbe ottenere significativi guadagni.

Inoltre, la riforma radicale dell’assistenza sanitaria porterebbe ad una totale riorganizzazione del mercato. I datori di lavoro non sarebbero più obbligati a fornire un’assicurazione sanitaria e questo potrebbe far aumentare i salari e il reddito delle famiglie. Alcuni analisti hanno sottolineato come uno dei motivi per cui i salari sono rimasti piuttosto depressi è il costo sanitario in aumento, anche per le imprese.

Infine, l’assistenza sanitaria universale potrebbe ridurre i premi individuali assicurativi e mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori che guadagnano meno. Causando, così, una maggiore propensione a spendere e una crescente domanda di beni e servizi.

Elezioni USA 2020: i timori dei mercati per Sanders

Nonostante queste valutazioni più ottimistiche, restano forti dubbi su un impatto realmente positivo sui mercati - e sull’economia in generale - di una vittoria di Sanders.

A Wall Street, infatti, si mantiene una certa prudenza e preoccupazione. Lloyd Blankfein, ex capo di Goldman Sachs Group Inc., ha avvertito in un tweet che Sanders potrebbe: rovinare la nostra economia e non si preoccuperebbe dei nostri militari”.

Il punto maggiormente controverso è l’effetto a lungo termine sul debito della riforma sanitaria, che accolla completamente allo Stato le spese sanitarie, e degli investimenti per la sostenibilità ambientale e altre forme di assistenza (come l’eliminazione di tasse per studenti).

In sostanza, a spaventare maggiormente è il generale cambiamento dello status quo che Sanders promette. Gli Stati Uniti - e Wall Street - sono davvero pronti a una rivoluzione così profonda della visione della politica, dell’economia, dello Stato?

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