Avvocati, nuovi controlli per la verifica dell’effettiva presenza agli eventi di formazione: la decisione del Consiglio dell’Ordine di Roma.
Avvocati, ultime novità: d’ora in poi la frequenza agli eventi formativi sarà controllata in maniera più precisa. Per i professionisti presenti agli eventi utili per ottenere i crediti formativi previsti dall’obbligo di formazione degli avvocati saranno controllati sia in entrata che in uscita.
Questo per risolvere l’annoso problema di quegli avvocati che si recano a questi eventi solamente per sottoscrivere la loro presenza, salvo poi andare via subito, o dopo qualche ora, per svolgere nuovamente la loro attività.
Il solito problema “all’italiana” al quale il Consiglio dell’Ordine di Roma sembra aver trovato una soluzione.
Avvocati, nuovi controlli per i corsi di formazione
Il Consiglio dell’Ordine di Roma ha deciso di mettere fine alla pratica diffusa di presentarsi ai corsi di formazione solamente per mettere la “presenza”, così da poter tornare al proprio lavoro entro poche ore.
D’ora in avanti, infatti, gli avvocati saranno controllati all’entrata, all’uscita e anche durante lo svolgimento delle attività.
Un vero e proprio controllore con il compito di scovare quei “furbetti” che hanno trovato una scorciatoia per eludere il regolamento della formazione continua degli avvocati.
Per tutti gli eventi in “materia di deontologia, ordinamento professionale e previdenza forense” ci sarà un’apposita commissione per l’accreditamento delle attività formative, la stessa che cura le pratiche da sottoporre all’ordine per l’evento.
E per gli avvocati che non rispetteranno le regole è prevista una pesante sanzione che può arrivare persino alla revoca dei crediti formativi maturati.
Al momento è il solo Consiglio dell’Ordine di Roma ad aver preso questo provvedimento che quindi riguarderà solo i corsi di formazione che si terranno nella Capitale; ma non è escluso che nei prossimi giorni anche gli altri CDO d’Italia prendano degli accorgimenti in merito a questo diffuso fenomeno.
Avvocati, cosa prevede l’obbligo di formazione?
Ricordiamo che l’obbligo della formazione continua degli avvocati è sancito dall’articolo 11 della Legge n°247/2012 (ordinamento professionale forense). Il Consiglio Nazionale Forense ne ha disciplinato le modalità di attuazione stabilendo che l’avvocato ogni triennio deve maturare 60 crediti formativi, con almeno 15 ogni anno.
Di questi 60 crediti almeno 9 devono riguardare “l’ordinamento e previdenza forensi e deontologia ed etica professionale”, con almeno tre ogni anno. Le iniziative utili per l’ottenimento dei crediti, tra le quali figura anche la pubblicazione di saggi o articoli a carattere giuridico, sono elencati nell’articolo 13 del regolamento.
Tra questi ci sono naturalmente anche i convegni e i corsi accreditati dal Consiglio Nazionale Forense, ma è possibile ottenere i crediti anche a distanza con i cosiddetti FAD, i corsi e-learning. Anche in questo caso, però, c’è un vincolo molto importante: i crediti perseguiti con queste modalità non possono superare il 40% del totale.
Insomma, per ottenere una buona parte di crediti sarà obbligatorio seguire un corso; e d’ora in avanti non si potrà “scappare” in alcun modo da quest’obbligo poiché con i nuovi controlli introdotti dal Consiglio dell’Ordine di Roma l’effettiva presenza sarà controllata e verificata continuamente.
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