Esame avvocato, se fai questo errore la prova viene annullata

Ilena D’Errico

22 Ottobre 2025 - 22:34

Semplici ma comuni errori che rischiano di farti annullare la prova scritta da avvocato, ecco a cosa fare attenzione.

Esame avvocato, se fai questo errore la prova viene annullata

L’esame avvocato 2025 si avvicina, perciò è importante che chi vuole partecipare non lasci nulla al caso. Sicuramente bisogna studiare, assicurarsi di avere tutto in regola e tenere a mente tutte le scadenze del caso, ma ci sono anche altri elementi da non perdere di vista. Fin troppo spesso ci si preoccupa talmente tanto da sottovalutare alcuni errori banali che rischiano di compromettere tutti gli sforzi e, in questo caso, subire l’annullamento della prova d’esame. Molti aspiranti avvocati, infatti, dimenticano di adottare qualche banale accorgimento per assicurare l’assoluto anonimato dell’esame.

I candidati, assorti dalla complessità e dall’ansia, rischiano così di invalidare l’esame o comunque di subire qualche disagio. Accanto ad alcuni potenziali segni di riconoscimento che pregiudicano indubbiamente il successo dell’esame, c’è un’ampia serie di segni dubbi, che potrebbero destare sospetti indesiderati. La giurisprudenza amministrativa, in particolare, distingue tra i segni identificativi veri e propri, che riconducono appunto all’identità del candidato e quelli convenzionali.

Questi ultimi non violano automaticamente l’anonimato, ma potrebbero comunque far distinguere il suo elaborato dagli altri ed eventualmente inserirsi in un contesto illecito di accordo. I commissari più intransigenti possono quindi contestare diversi elementi dell’esame, anche quelli apparentemente innocui. Certo, le decisioni dei Tar mostrano anche che gran parte di questi annullamenti può essere ribaltata ma vale la pena non correre il rischio, anche solo per non sprecare ulteriori risorse da dedicare piuttosto alla nuova carriera. Rivediamo quindi i segni più problematici e frequenti nella prova scritta da avvocato: ecco tutti gli errori da evitare.

Scrivere il nome e firmare

Potrebbe sembrare scontato, ma intestare l’elaborato con nome e cognome fa spesso parte di un’abitudine di lunga data, un automatismo difficile da rinnegare in un momento di stress. A dispetto della tensione bisogna invece mantenere la mente lucida ancor prima di iniziare la stesura, evitando di scrivere nome e cognome sul foglio. Lo stesso vale per la firma, con l’unica differenza che si trova alla fine del testo, in un momento di conclusione e sollievo che può generare altrettanta confusione.

Usare scorrettamente il foglio protocollo

L’uso scorretto del foglio protocollo non è di per sé un errore che invalida l’esame, ma lo diventa quando interpretabile come segno di riconoscimento nascosto. È quindi opportuno ricordare che:

  • si comincia a scrivere dalla prima riga;
  • il bordo più ampio è in alto nel corretto posizionamento del foglio;
  • eventuali margini devono essere rispettati;
  • non si lasciano spazi ingiustificati.

Simboli, segni e scritte

Tutto ciò che non riguarda strettamente l’elaborato deve essere evitato, sia nella forma che nel contenuto. Simboli non necessari, non usati nella lingua italiana (e lo stesso vale per gli alfabeti) o comunque superflui vanno esclusi. Ciò significa anche non numerare le pagine, non inserire cornici per separare i paragrafi, non indicare che si tratta della bella copia e anche evitare di inserire informazioni non desumibili dalla traccia.

La regola della semplicità si applica anche alle cancellature (bianchetto e similari devono essere evitati), preferendo un semplice cerchio o quadrato che indichi la parte da escludere (meglio ancora se questo lavoro viene fatto sulla bozza escludendo il problema), piuttosto che segni confusi o che nascondono la scritta errata. Di pari passo, niente sottolineature o segni ingiustificati sul foglio.

Come scrivere

Per garantire l’anonimato (ma pure un certo ordine nel testo), sarà meglio assicurarsi di usare sempre lo stesso colore (blu o nero) portando delle penne simili di riserva. La matita non dovrebbe essere presa in considerazione nemmeno per il testo di brutta, per evitare confusioni di sorta. Si scrive in corsivo minuscolo, ovviamente rispettando le regole grammaticali, lasciando in maiuscolo al massimo intestazioni e titoli. La grafia deve essere più semplice possibile, ben leggibile e priva di segni particolari evidenti.

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