Assegno unico universale, quando viene pagato a ottobre? Tutte le date aggiornate.
Con l’inizio del nuovo mese, cresce l’attesa per una delle domande più frequenti tra le famiglie italiane: quando verrà pagato l’Assegno unico universale (Auu) di ottobre 2025?.
L’Inps, anche questa volta, si prepara a rispettare il calendario dei pagamenti della misura di sostegno economico destinata ai nuclei con figli a carico, introdotta per semplificare e unificare tutti i precedenti bonus famiglia.
Come ogni mese, la data di riferimento resta quella del 20 ottobre, giorno in cui partono gli accrediti per la maggior parte dei beneficiari. Questo mese cade di lunedì, condizione che dovrebbe garantire la piena regolarità dei versamenti, senza ritardi o slittamenti. Tuttavia, non si può escludere che l’Inps - come spesso accade - distribuisca i pagamenti su più giornate consecutive, con accrediti che potrebbero proseguire fino a mercoledì 22 ottobre, in base agli istituti bancari e alle piattaforme di pagamento coinvolte.
L’Assegno unico per figli a carico, ricordiamo, rappresenta oggi una delle principali misure di welfare familiare in Italia: spetta a tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito, con importi che variano in base all’Isee e alla composizione del nucleo.
A ottobre non ci saranno particolari cambiamenti negli importi, ma questo mese è comunque importante visto che il governo sta definendo i parametri che determineranno la rivalutazione dell’Assegno unico dal 2026. Secondo le stime contenute nel Documento programmatico di finanza pubblica, l’aggiornamento sarà pari a circa l’1,6%, percentuale che consentirà di adeguare gli importi e le soglie Isee al costo della vita. Vi anticipiamo che si tratterà di un incremento moderato, ma comunque sufficiente a garantire qualche euro in più ogni mese per milioni di famiglie italiane.
Nei prossimi paragrafi vedremo quindi quando arriva l’Assegno unico universale a ottobre 2025, come saranno distribuiti i pagamenti Inps, e soprattutto quali aumenti sono previsti dal gennaio 2026.
Quando arriva l’Assegno unico a ottobre 2025
Buone notizie per le famiglie che attendono l’accredito dell’Assegno unico universale: il pagamento di ottobre 2025 arriverà regolarmente, senza particolari ritardi.
Secondo quanto previsto dal calendario Inps, la data di riferimento è lunedì 20 ottobre, giorno in cui partiranno i primi accrediti sui conti correnti dei beneficiari.
A differenza di quanto accaduto in altri mesi, quando il 20 cadeva di sabato o in un giorno festivo, questa volta non ci sono ostacoli di calendario: ciò significa che i versamenti potranno iniziare puntualmente all’inizio della settimana, con accrediti che - come di consueto - si completeranno nel giro di due o tre giorni. Le tempistiche, come sempre, possono variare a seconda dell’istituto bancario o della modalità di pagamento scelta, ma la sostanza non cambia: tra il 20 e il 22 ottobre la maggior parte delle famiglie vedrà l’importo accreditato sul proprio conto.
Restano invece possibili piccoli scostamenti per quei nuclei che hanno recentemente aggiornato l’Isee, comunicato la nascita di un figlio o segnalato cambiamenti nella composizione familiare. In questi casi, l’Inps effettua controlli aggiuntivi che possono comportare uno slittamento di qualche giorno, con accrediti che solitamente arrivano tra la fine del mese, intorno al 27 o 28 ottobre.
I possibili aumenti in arrivo
Ottobre è anche il mese in cui si cominciano a delineare le prime certezze sulle novità dell’Assegno unico per il 2026. Come ogni anno, da gennaio gli importi saranno rivalutati in base all’inflazione accertata dall’Istat, così da mantenere stabile il potere d’acquisto delle famiglie.
Il Documento programmatico di finanza pubblica stima per il 2025 un’inflazione dell’1,6%, percentuale che sarà applicata agli importi dell’Assegno unico e alle relative soglie Isee. Ciò significa che dal prossimo anno le famiglie riceveranno qualche euro in più al mese, grazie all’adeguamento automatico delle somme e dei limiti di reddito.
La soglia Isee per ottenere l’importo massimo passerà da 17.227,33 a circa 17.503,97 euro, mentre quella oltre la quale spetta la quota minima salirà da 45.595,02 a 46.322,54 euro. Parallelamente, l’importo massimo per figlio aumenterà da 201 a 204,22 euro (ricordiamo che siamo partiti da una cifra di 175 euro), mentre il minimo raggiungerà 60,15 euro.
Anche le maggiorazioni saranno leggermente più alte: per i figli con disabilità fino a 122,53 euro, per i figli successivi al secondo fino a 99,26 euro, per le madri under 21 circa 23,37 euro e per i genitori entrambi lavoratori fino a 34,95 euro.
Un adeguamento moderato ma importante (trovate qui tutti gli importi), che conferma la volontà di mantenere l’Assegno unico in linea con l’andamento dei prezzi.
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