Assegno unico universale, Money.it può anticipare in anteprima i nuovi importi che decorrono da gennaio 2026.
Come noi di Money.it abbiamo anticipato, il tasso di rivalutazione da applicare nel 2026 sarà pari all’1,4%, un valore leggermente inferiore rispetto alle previsioni dei mesi scorsi e che riflette un quadro inflazionistico ormai stabilizzato.
Si tratta di un dato molto importante, perché da questa percentuale dipendono non solo gli aumenti delle pensioni, ma anche l’aggiornamento automatico di alcune prestazioni economiche riconosciute alle famiglie.
Tra queste rientra l’Assegno unico universale, la misura cardine introdotta nel 2022 per sostenere i nuclei con figli e che, per legge, viene rivalutata ogni anno in base all’andamento dei prezzi. Una revisione che riguarda tanto gli importi mensili erogati per ciascun figlio quanto le soglie Isee che determinano la fascia di spettanza, ampliando la platea di chi può beneficiare degli importi più elevati.
Prima di conoscere gli importi ufficiali, però, occorrerà attendere l’aggiornamento delle tabelle Inps, che come da prassi saranno pubblicate solo a inizio del prossimo anno. Nel frattempo, grazie al tasso di rivalutazione già definito dall’Istat, è possibile stimare in modo piuttosto preciso quali saranno gli importi aggiornati dell’Assegno unico dal 1° gennaio 2026.
Ecco dunque cosa cambierà, quanto aumenteranno gli importi, quali saranno le nuove soglie Isee e come si modificheranno le maggiorazioni riconosciute alle famiglie con figli con disabilità, alle mamme under 21 e ai nuclei con entrambi i genitori lavoratori.
Assegno unico, i nuovi limiti Isee da gennaio 2026
Quindi, come ogni anno, anche nel 2026 gli importi dell’Assegno unico e le soglie Isee utilizzate per il calcolo verranno adeguati al costo della vita, prendendo come riferimento il tasso d’inflazione accertato dall’Istat per il 2025.
Questo aggiornamento riguarda tutti i valori della misura: non solo gli importi base e le maggiorazioni, ma anche le soglie Isee che determinano la fascia di spettanza dell’assegno. Trattandosi di una misura «universale», infatti, l’Assegno unico spetta a tutti indipendentemente dall’Isee, ma la condizione economica è comunque determinante per quantificare quanto spetta.
Oggi la soglia Isee da non superare per avere diritto al massimo dell’importo è pari a 17.227,33 euro. Con l’incremento stimato dell’1,4%, dal prossimo gennaio salirà a 17.468,51 euro. Allo stesso modo, cresce anche la soglia oltre la quale spetta l’importo minimo, che passerà da 45.595,02 euro a 46.230,35 euro.
Un aumento lieve, di poco superiore ai 240 euro nel primo caso e ai 630 euro nel secondo, che tuttavia permette di ampliare la platea di coloro che beneficiano del massimo dell’importo, nonché di preservare il valore reale dell’Assegno unico in un contesto economico in cui l’inflazione si è ormai stabilizzata sotto la soglia di controllo del 2%.
Assegno unico, ecco come cambiano gli importi nel 2026
Una volta chiarite le nuove soglie di riferimento, è possibile calcolare gli importi aggiornati dell’Assegno unico per il 2026.
La quota base, che oggi va da un massimo di 201 euro a un minimo di circa 59 euro, crescerà lievemente in virtù della rivalutazione all’1,4%. Dal prossimo gennaio, quindi, l’importo massimo dovrebbe salire a 203,81 euro, mentre quello minimo raggiungerà 59,83 euro.
Naturalmente, la rivalutazione interesserà anche le maggiorazioni previste per particolari categorie di beneficiari. Ad esempio, nel caso dei figli con disabilità i nuovi importi saranno i seguenti:
- per i non autosufficienti si passa da 120,6 a 122,28 euro
- per la disabilità grave da 109,1 a 110,63 euro
- per la disabilità media da 97,7 a 99,06 euro.
Ecco invece i valori aggiornati delle altre maggiorazioni:
- Figli successivi al secondo: l’importo massimo salirà anch’esso da 97,7 a 99,06 euro.
- Mamme under 21: la maggiorazione passerà da 23,0 a 23,32 euro.
- Genitori entrambi lavoratori (secondo percettore di reddito): l’importo massimo crescerà da 34,4 a 34,88 euro.
Infine, anche l’Assegno unico per i figli maggiorenni, oggi compreso tra 97,7 e 30 euro circa, beneficerà dell’aumento, passando a valori compresi tra 99,06 e 30,42 euro.
A tal proposito, ecco una tabella riepilogativa con tutte le novità nell’attesa che l’Inps pubblichi - a inizio del prossimo anno - quella con gli importi aggiornati in base alla fascia Isee di appartenenza.
| Voce | Importo 2025 | Rivalutazione 1,4% | Importo 2026 |
|---|---|---|---|
| Soglia Isee per importo massimo | 17.227,33€ | +241,18€ | 17.468,51€ |
| Quota base massima | 201,00€ | +2,81€ | 203,81€ |
| Soglia Isee per importo minimo | 45.595,02€ | +635,33€ | 46.230,35€ |
| Quota base minima (Isee alto) | 59,00€ | +0,83€ | 59,83€ |
| Figli 18-21 anni - massimo | 97,70€ | +1,37€ | 99,07€ |
| Figli 18-21 anni - minimo | 30,00€ | +0,42€ | 30,42€ |
| Soglia ISEE per importo minimo | 45.595,02€ | +635,33€ | 46.230,35€ |
| Disabilità non autosufficiente | 120,60€ | +1,68€ | 122,28€ |
| Disabilità grave | 109,10€ | +1,53€ | 110,63€ |
| Disabilità media | 97,70€ | +1,36€ | 99,06€ |
| Figli successivi al secondo | 97,70€ | +1,36€ | 99,06€ |
| Mamma under 21 | 23,00€ | +0,32€ | 23,32€ |
| Genitori entrambi lavoratori | 34,40€ | +0,48€ | 34,88€ |
© RIPRODUZIONE RISERVATA