Assegno unico, nuova data di pagamento a dicembre in attesa dei nuovi importi

Simone Micocci

1 Dicembre 2025 - 11:58

Quando arriva l’Assegno unico universale di dicembre? Ecco tutte le date in attesa degli aumenti che scattano a gennaio 2026.

Assegno unico, nuova data di pagamento a dicembre in attesa dei nuovi importi

Quando viene pagato l’Assegno unico è una domanda ricorrente che ovviamente si ripete anche a dicembre, ultimo accredito dell’anno per le famiglie prima che queste possano conoscere il nuovo importo della misura che verrà aggiornato l’anno prossimo sulla base delle tabelle ufficializzate dall’Inps.

A tal proposito, proprio in questi giorni è stato comunicato il tasso di rivalutazione che viene applicato sull’Assegno unico universale per aumentarne l’importo: questo è pari all’1,4%, il che porterà, vi anticipiamo, a un aumento che complessivamente tra quota fissa e maggiorazioni non supera i 10 euro al mese per figlio.

Di seguito trovate gli importi aggiornati che tuttavia, come successo negli scorsi anni, non dovrebbero essere caricati già con la mensilità di gennaio. Mentre per le pensioni l’Inps non attende che venga ufficializzato il tasso definitivo, informazione nota solamente a inizio del nuovo anno, per l’Assegno unico preferisce farlo così da evitare dei conguagli successivi. Ebbene, per questo motivo l’aggiornamento dell’importo dell’Assegno unico universale solitamente avviene a febbraio, con il pagamento degli arretrati per le mensilità precedenti.

Nell’attesa possiamo comunque anticipare gli importi. Ma prima non guardiamo troppo oltre e concentriamoci sull’informazione più prossima, ossia il pagamento dell’Assegno unico a dicembre, quando in vista del Natale potrebbe esserci un piccolo cambiamento nelle date di accredito.

Assegno unico, a dicembre nuove date di pagamento?

Per dicembre 2025 l’Assegno unico universale verrà pagato regolarmente, ma il calendario potrebbe essere leggermente adattato a causa delle festività natalizie.

Di norma i versamenti per le famiglie senza variazioni nella domanda o nell’Isee partono nella seconda metà del mese, ma la presenza del 24, 25 e 26 dicembre spinge spesso l’Inps e gli istituti bancari ad anticipare le operazioni. Per questo motivo i primi accrediti sono attesi tra il 17 e il 19 dicembre, con prosecuzione nei giorni immediatamente successivi fino al completamento delle disposizioni.

Come sempre, i tempi possono cambiare in base al canale di pagamento e alle procedure interne della banca. Per i nuclei che hanno aggiornato l’Isee, segnalato una nascita o modifiche della composizione familiare, è possibile un leggero slittamento: in questi casi l’erogazione viene generalmente elaborata dopo Natale, con pagamenti che tendono ad arrivare tra il 27 e il 30 dicembre, salvo ritardi dovuti alla chiusura dell’anno contabile.

I nuovi importi

Con la rivalutazione dell’1,4% confermata dall’Istat, dal 1° gennaio 2026 l’Assegno unico sarà aggiornato in tutte le sue componenti. Le soglie Isee di riferimento crescono leggermente: per ottenere l’importo massimo si passerà a 17.468,51 euro, mentre la soglia oltre la quale spetta il minimo salirà a 46.230,35 euro. Come anticipato, si tratta di incrementi modesti, ma comunque sufficienti ad ampliare la platea delle famiglie che rientrano nelle fasce più favorevoli e a mantenere stabile il valore reale della misura.

Anche gli importi mensili aumentano in misura proporzionale. La quota base massima raggiungerà 203,81 euro, mentre quella minima sarà pari a 59,83 euro.

Crescono, seppur di poco, anche tutte le maggiorazioni: dai contributi aggiuntivi per i figli con disabilità alle somme riconosciute per i figli successivi al secondo, passando per il bonus alle mamme under 21 e per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano.

L’importo destinato ai figli tra i 18 e i 21 anni sarà compreso tra 99,06 e 30,42 euro, in linea con l’adeguamento generale.

Come anticipato, però, l’aggiornamento non scatterà subito a gennaio ma solamente a febbraio, una volta che l’Istat comunicherà anche il tasso definitivo di rivalutazione (che dovrebbe essere sempre dell’1,4%). In quell’occasione l’Inps erogherà anche gli arretrati di gennaio.

Ricordiamo infine che entro il 28 febbraio 2026 sarà anche necessario l’aggiornamento dell’Isee visto che l’attestazione corrente cesserà di validità dall’1 gennaio prossimo.

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