Wind, Vodafone e TIM: cambia la durata delle offerte, che saranno rinnovate ogni 28 giorni. I costi aumenteranno dell’8%, ma alcune offerte restano vantaggiose
Il mercato delle compagnie telefoniche, in questi giorni è stato colpito da numerose polemiche da parte dei consumatori, poiché le tre principali compagnie, Wind, TIM e Vodafone, hanno cambiato la scadenza delle offerte ricaricabili.
Mentre in precedenza le offerte avevano la durata di un mese, adesso saranno valide, infatti, per quattro settimane.
La compagnia 3 è l’unica che non utilizzerà questo metodo di conteggio, anche se, già da anni, utilizza un sistema di calcolo settimanale delle soglie.
Quali sono le motivazioni di questo cambiamento?
Le compagnie, interpellate sulla variazione apportata al contributo delle tariffe, si sono giustificate dicendo che "si tratta di un’opera di semplificazione e di maggiore trasparenza per gli utenti nella gestione dei rinnovi".
Che cosa cambierà per il cliente?
Questo provocherà un rincaro del canone pari all’8%, quindi a fine anno, è come se si pagasse un mese in più. Insomma, una specie di tredicesima, solamente che a pagarne le conseguenze sarà il consumatore.
La riformulazione delle offerte, vale anche per i vecchi clienti?
Per quanto riguarda i consumatori che già hanno un’offerta mensile, Wind e Vodafone non porranno cambiamenti. A differenza di TIM, che invece ha deciso di rendere retroattiva la nuova formulazione: anche chi ha già un contratto, quindi, vedrà la sua offerta trasformarsi da mensile a quadri-settimanale.
Che cosa fare in caso si è contrari alla rimodulazione?
In questi casi, in cui cambiano i termini di una tariffa già sottoscritta in precedenza da un utente, la legge prevede la disdetta gratuita.
Come variano le offerte in seguito alla rimodulazione?
TIM, per rimediare alla nuova modalità di conteggio delle offerte, ha pensato di regalare tre mesi di chiamate gratis la domenica. Inoltre, la Tim Special Start, che prima al prezzo di 20€ mensili comprendeva 600 minuti di chiamate e 1GB di Internet, adesso comprende 1000 minuti e 2GB di traffico dati, sempre allo stesso prezzo. L’offerta però, anziché durare un mese, scadrà ogni ventotto giorni.
Wind, che entro la fine dell’estate dovrebbe fondersi con 3 Italia, non cambia le proprie offerte. Il consumatore quindi non sarà compensato dai disagi della rimodulazione.
La All Inclusive, offerta che al costo di 12€ mensili offriva 500 minuti, 500 SMS e 1GB di Internet, passa a quadri-settimanale, lasciando invariate le soglie.
Solamente la All Digital, vede il contributo passare dai 14€ mensili a 10€ ogni ventotto giorni, in cui il cliente potrà disporre di 500 minuti, SMS illimitati e 2 GB di Internet.
Anche Vodafone non pone delle migliorie alle proprie offerte, non compensando il danno che il consumatore subisce dalla variazione della durata delle soglie. La Flexi Start, resta al prezzo di 10€, con cui il cliente potrà utilizzare 400 minuti di chiamate, 100 SMS e 1 GB di Internet. Anche in questo caso il contributo diventa quadri-settimanale.
La Vodafone tuttavia prevede l’acquisto di una Summer Card, che permette di avere 6GB di Internet aggiuntivi per tutta la durata estiva, regalando inoltre l’iscrizione al servizio Premium di Spotify, per tre mesi. Il tutto con un contributo, da pagare singolarmente, pari a 10€.
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