Test di Medicina, Maturità, esami di Terza Media: la Buona Scuola è un flop? Cosa cambia davvero nel 2015

Valentina Brazioli

6 Febbraio 2015 - 19:46

Test di Medicina, Maturità, esami di Terza Media: dietro lo slogan “la Buona Scuola” solo vuoti annunci? A guardare, in concreto, cosa cambierà davvero nel 2015 sembrerebbe proprio di sì, almeno per il momento.

Test di Medicina, Maturità, esami di Terza Media: la Buona Scuola è un flop? Cosa cambia davvero nel 2015

Test di Medicina, Maturità, esami di Terza Media: tutte questioni che quest’anno dovevano subire radicali cambiamenti, sotto l’egida della tanto proclamata “Buona Scuola”. Tuttavia, tra dietrofront e rinvii, nel 2015 di novità se ne vedranno pochine. Ecco, in sintesi, che cosa cambia e cosa no.

Nuove commissioni d’esame per la Maturità? Dal 2016, forse

Iniziando la nostra carrellata con l’appuntamento più temuto dagli studenti italiani, nella legge di Stabilità si parlava di un apposito decreto del ministero per disciplinare, a partire dall’anno 2015, i nuovi criteri per le definizioni della composizione delle scuole secondarie di secondo grado. Per settimane si sono accavallate voci sulla possibilità di sostituire i membri esterni con quelli interni, consentendo al massimo scambi di professori tra sezioni diverse dello stesso istituto, utilizzando solo un preside esterno come figura a garanzia della terzietà. Un’operazione all’insegna del risparmio, che ha tenuto con il fiato sospeso circa mezzo milione di studenti. Alla fine, però, il tutto si è risolto con il classico nulla di fatto all’italiana: se ne riparla, forse, nel 2016.

Nessuna novità per gli esami di Terza Media

Altri cambiamenti attesi erano quelli riguardanti il vecchio esame di Terza Media: si era parlato di un alleggerimento delle prove previste, e qualcuno aveva addirittura azzardato la possibilità di abolirlo del tutto. Anche qui, tutto rimandato a data da destinarsi.

Abolizione Test di Medicina? No, grazie

Uno dei cavalli di battaglia della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini è stata sicuramente la paventata abolizione dei test d’ingresso per le facoltà di Medicina. Una prova da sempre molto contestata dagli aspiranti dottori, scettici sulla capacità di un quiz di riuscire a sondare davvero attitudini e preparazione personale. I buoni propositi della Ministra sono durati appena l’arco di qualche mese: davanti alle croniche carenze strutturali dei nostri Atenei, è stata recentemente costretta a fare dietrofont. I test non si toccano.

Da segnalare, tuttavia, che qualcosa è cambiato per le scuole di specializzazione medica. Il resto, al momento, è ancora tutto da vedere.

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