Salvini diventerà il premier italiano nel 2023?

Alessandro Cipolla

27 Settembre 2019 - 16:00

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Finito ora all’opposizione, su Quora ci si chiede se Matteo Salvini possa diventare il premier nel 2023: anche se tutti i sondaggi danno la Lega primo partito e il centrodestra oltre il 40%, non è detto che l’ex ministro possa essere il prossimo inquilino di Palazzo Chigi.

Salvini diventerà il premier italiano nel 2023?

Il suo obiettivo in fondo è scritto nel nome del suo partito, Lega-Salvini Premier, ma nonostante sia il leader della forza politica che ha vinto alla grande le elezioni europee dello scorso maggio, Palazzo Chigi al momento può aspettare per l’ex ministro.

Senza dubbio Matteo Salvini ci ha messo molto del suo per complicare le cose, facendo cadere il governo gialloverde proprio alla vigilia della sessione di bilancio, dando così il perfetto alibi a Matteo Renzi per aprire a una per certi versi clamorosa alleanza del Partito Democratico con il Movimento 5 Stelle.

Tramontata l’ipotesi di elezioni anticipate, il segretario del Carroccio si ritrova adesso all’opposizione dopo aver nei precedenti quindici mesi fatto il bello e il cattivo tempo nel primo governo Conte, riuscendo a raddoppiare i consensi del suo partito rispetto alle politiche del 2018.

Sul popolare social Quora ci si chiede quindi se Matteo Salvini possa diventare Presidente del Consiglio quando nel 2023 ci saranno le prossime elezioni politiche: nonostante la forza della Lega e del centrodestra, ci sono altri fattori che potrebbero allontanare questa possibilità, tanto che il leader del Carroccio è pronto a chiedere un referendum per modificare la legge elettorale.

Salvini premier nel 2023?

Se l’attuale legislatura che ha preso il via a marzo 2018 non dovesse terminare in maniera anticipata, a prescindere da quella che sarà la durata dell’attuale governo per quanto riguarda le elezioni politiche l’Italia tornerà al voto nella primavera del 2023.

Vedendo i sondaggi e i risultati delle europee tutto farebbe pensare in questo momento a una ampia vittoria del centrodestra, con Matteo Salvini nuovo premier in quanto leader riconosciuto della coalizione vista la crescita della Lega.

Niente però può essere dato per scontato, con molti fattori che potrebbero cambiare quelle che sono le carte in tavola. Per prima cosa infatti c’è la questione della legge elettorale, che a breve dovrà essere modificata visto il taglio dei parlamentari.

Quando la riforma sarà approvata in maniera definitiva, il 7 ottobre ci sarà il voto finale alla Camera, si dovrà cambiare il Rosatellum con i vari collegi che dovranno essere ridisegnati vista la sforbiciata a deputati e senatori.

L’attuale maggioranza di governo gialloverde vorrebbe però cambiare totalmente il sistema di voto, approvando una legge elettorale puramente proporzionale che sarebbe una iattura per la Lega: Salvini infatti sarebbe costretto a stringere alleanze post voto per formare un proprio governo, legandosi così a doppio filo a Forza Italia che a quel punto diventerebbe vitale.

Con il proporzionale ogni partito correrebbe per conto proprio, senza coalizioni, rendendo necessarie delle trattative tra partiti per formare una maggioranza dove l’ex ministro potrebbe incontrare dei veti sul suo approdo a Palazzo Chigi, un po’ come successo con i 5 Stelle dove si è scelto poi di virare verso un premier tecnico.

Non è un caso che il Carroccio ha fatto votare in diversi consigli regionali la proposta per un referendum abrogativo: ottenuti ora i sì di cinque regioni, chiederà alla Corte Costituzionale di far tenere una consultazione popolare per togliere la parte proporzionale dal Rosatellum.

Se così fosse, la legge elettorale diventerebbe totalmente maggioritaria e quindi tutta incentrata sui collegi uninominali dove viene eletto chi prende più voti: la Lega così potrebbe ottenere una maggioranza anche senza Forza Italia, che infatti è molto restia ad appoggiare questo referendum.

Sistema di voto a parte, da qui al 2023 molte cose politicamente parlando potrebbero cambiare per Matteo Salvini. Di recente infatti l’elettorato italiano si è dimostrato molto volatile, con partiti che anche a distanza di pochi mesi hanno guadagnato o perduto tantissimi voti.

Si dovrà capire se stare all’opposizione farà crescere ulteriormente la Lega oppure la farà scendere nei consensi. A riguardo, molto può dipendere dall’efficacia dell’azione di governo del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico.

Matteo Salvini al momento ha grandi chance di diventare premier nel 2023, se non anche prima, ma molto dipenderà da come cambierà il sistema di voto e dalla tenuta elettorale del Carroccio ora finito all’opposizione.

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