Reddito di cittadinanza nell’ISEE 2022: quando si considera, perché e conseguenze

Simone Micocci

10 Gennaio 2022 - 09:30

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ISEE più alto delle aspettative? La colpa potrebbe essere del reddito di cittadinanza: ecco quali sono le conseguenze sui bonus famiglia.

Reddito di cittadinanza nell’ISEE 2022: quando si considera, perché e conseguenze

In questi giorni è corsa all’ISEE 2022 in quanto il rinnovo dell’indicatore della situazione economica equivalente è necessario per presentare domanda per i nuovi bonus famiglia - come l’assegno unico per figli a carico - come pure per continuare a fruire delle prestazioni già erogate lo scorso anno, quale appunto può essere il reddito di cittadinanza.

A proposito di reddito di cittadinanza, è qualche anno ormai che quanto percepito viene considerato ai fini ISEE. D’altronde è la normativa stessa a stabilire che nonostante il reddito di cittadinanza non faccia reddito questo vada comunque considerato ai fini ISEE. Ciò significa che il reddito di cittadinanza percepito nel 2019 è confluito nell’ISEE 2021, mentre quello percepito nel 2020 verrà considerato nell’ISEE di quest’anno: va ricordato, infatti, che ai fini del calcolo dell’indicatore della situazione economica si considerano redditi e patrimoni riferiti ai due anni prima.

Di conseguenza, il reddito di cittadinanza viene percepito come un reddito a tutti gli effetti - esclusivamente ai fini ISEE - e di conseguenza contribuisce a rendere più alto il valore dell’indicatore. Ma ci sono comunque delle precisazioni da fare a riguardo.

ISEE 2022 più alto a causa del reddito di cittadinanza

Avete appena ritirato il nuovo ISEE e siete stupiti del valore finale dell’indicatore: nonostante redditi percepiti zero e patrimoni quasi nulli, questo è più alto di quanto vi aspettavate. Il motivo potrebbe essere appunto quello che vi abbiamo appena spiegato: se avete percepito il reddito di cittadinanza nel 2020, questo viene considerato ai fini ISEE.

D’altronde, come da normativa vigente - DPR 159/2019 - nell’ISEE vengono considerati anche i redditi esenti da IRPEF, quali possono essere tutti i “trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche laddove non siano già inclusi nel reddito complessivo”. Nessuna eccezione per il reddito di cittadinanza, il quale appunto confluisce nei redditi considerati ai fini ISEE, contribuendone ad aumentare l’importo.

ISEE più alto a causa del reddito di cittadinanza: su quali prestazioni incide?

Se temete che l’ISEE più alto a causa del reddito di cittadinanza percepito nel 2020 possa avere delle ripercussioni sugli importi dei bonus famiglia da voi richiesti vi importerà sapere che questo verrà considerato solamente per alcune prestazioni.

Ad esempio, questo non ha alcuna conseguenza per l’importo del reddito di cittadinanza, il quale verrà calcolato al netto di quanto percepito dalla stessa prestazione nel 2020. La normativa sul RdC - decreto 4/2019 convertito dalla legge 26/2019 - stabilisce infatti che né per l’accertamento dei requisiti, né tanto meno per calcolare l’ammontare della prestazione, si considera la componente del reddito di cittadinanza indicata nell’ISEE.

Diversamente, però, avere un ISEE alto a causa del reddito di cittadinanza ha conseguenze per tutti gli altri bonus famiglia. Pensiamo al più importante, ossia all’assegno unico che debutta da marzo 2022. Questo ha un importo di massimo 175,00€ per figlio, con l’aggiunta di maggiorazioni a seconda dei casi, ma solamente per coloro che hanno un ISEE inferiore ai 15.000,00€. Se l’indicatore risulterà superiore, anche se a causa del reddito di cittadinanza, l’importo dell’assegno unico si riduce fino ad arrivare a 50,00€ nel caso di chi ha un ISEE da 40.000,00€ o superiore (traguardo comunque impossibile da raggiungere per chi ha percepito del reddito di cittadinanza).

Questo vale anche per tutti gli altri bonus famiglia, come per esempio per chi ha percepito del bonus bebè nel 2021 e deve rinnovare l’ISEE per continuare a fruirne.

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