Al bonus sociale per l’acqua si affiancano anche una moltitudine di bonus idrici integrativi promossi dai Comuni. Ecco di cosa si tratta e come capire se spetta.
Cos’è il bonus idrico integrativo e a chi spetta? Si tratta di un sostegno economico, che si aggiunge al bonus idrico nazionale previsto nei bonus sociali, per le famiglie che versano in una condizione di disagio economico. Mentre il bonus idrico nazionale, prevede la copertura del costo di 50 litri di acqua al giorno per ogni componente del numero familiare, il bonus idrico integrativo consente di avere un ulteriore beneficio economico.
Il bonus idrico integrativo è riconosciuto dagli enti locali e proprio per questo il suo importo potrebbe variare in base alla zona in cui si risiede. Lo sconto previsto a livello nazionale, dal 2021, non richiede la presentazione di un’apposita domanda e viene riconosciuto in automatico ai nuclei familiare con Isee entro i 9.530 euro (20.000 euro per i nuclei numerosi con almeno 4 figli a carico). Il bonus idrico integrativo come funziona e a chi spetta?
Bonus idrico integrativo, cos’è
Il bonus idrico integrativo è cumulabile con quello nazionale (ma potrebbe avere un beneficio economico di valore differente) e ha lo scopo di ridurre la spesa per il servizio idrico, che comprende acqua, fognatura e depuratore, per le famiglie a basso reddito. La condizione principale per poterne beneficiare è quella di appartenere a un nucleo familiare che si trova in condizione di disagio economico, da dimostrare tramite ISEE.
Il bonus idrico integrativo, a differenza di quello nazionale, necessita di apposita domanda che può essere indirizzata in alcuni casi al Comune di residenza e in altri al fornitore del servizio. Per sapere se si rientra nel beneficio e quali sono le condizioni previste per vederselo riconoscere è necessario visitare il sito del proprio Comune di residenza o informarsi presso gli uffici preposti.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, riportiamo nel seguente elenco alcuni dei Comuni che lo prevedono e le condizioni applicate:
- Prato in Toscana richiede ISEE 2025 ordinario o corrente fino a 15.000 € oppure fino a 16.000 € se nel nucleo almeno un soggetto ha maggiore uso d’acqua; oppure ISEE tra 15.000 € e 20.000 € se ci sono almeno 4 figli a carico. Il beneficio è riconosciuto per utenze dirette e indirette e nel bando si parla di “rimborso economico sui consumi di acqua” fino all’importo della tariffa sostenuta e fino a certe frazioni. Si deve presentare la domanda e le agevolazione sono applicata in bolletta;
- Cagliari in Sardegna richiede ISEE inferiore a 9.000 € oppure ISEE tra 9.000 e 20.000 €, è riconosciuto un beneficio di 25 € per ogni componente del nucleo familiare nel caso dell’ISEE entro 9.000 euro e di 20 € per ogni componente negli altri casi. Il contributo è accreditato in bolletta come sconto;
- Incisa e Figline in Toscana richiede un ISEE fino a 13.000 euro (elevato a 15.700 se è presente un invalido e a 20.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico. La domanda poteva essere presentata entro il 30 maggio 2025
- Vicenza, in Veneto prevede uno sconto di 50 euro per ogni componente del nucleo familiare con ISEE entro 9.530 euro e di 60 euro per ogni componente del nucleo familiare con ISEE tra 9.530 e 20.000 euro.
Come trovare il bonus idrico integrativo?
La prima cosa da comprendere è se il proprio Comune prevede il bonus idrico integrativo. Per trovarlo è necessario cercare il bando sul sito del Comune digitando sul motore di ricerca digita “bonus idrico integrativo [Nome Comune]” o visita la sezione “welfare/servizi sociali/utilità” del sito comunale.
Si può visitare anche il sito del gestore idrico locale che spesso pubblica sia l’elenco dei Comuni serviti, sia i bandi locali.
Una volta trovato il bando verificare i requisiti necessari per avere diritto al beneficio e, se la finestra per la presentazione della domanda è ancora aperta, richiedere il bonus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA