Negozio con abiti di marca falsi e commesso con reddito di cittadinanza: la scoperta della GDF in Sicilia

Teresa Maddonni

17 Febbraio 2020 - 12:03

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Un negozio che vendeva abiti di marca falsi e con un commesso «in nero» percettore del reddito di cittadinanza: è quello che ha scoperto in Sicilia la Guardia di Finanza. A Rimini le Fiamme Gialle hanno scovato un artigiano evasore totale titolare del reddito di cittadinanza. Rischia il carcere.

Negozio con abiti di marca falsi e commesso con reddito di cittadinanza: la scoperta della GDF in Sicilia

Scoperto in Sicilia un negozio con abiti di marca falsi e con il commesso con il reddito di cittadinanza, ma che lavorava in nero.

La Guardia di Finanza di Messina ha scoperto il doppio illecito nell’ambito delle operazioni di controllo del territorio per la tutela della sicurezza economica e finanziaria.

Le Fiamme Gialle, questa volta del comando di Rimini, nella stessa giornata del 15 febbraio hanno scovato un altro furbetto del reddito di cittadinanza, un artigiano evasore totale che percepiva il sussidio nella sua cifra massima e che ora rischia il carcere.

Questi sono solo una piccola parte dei controlli che la Guardia di Finanza ha avviato sul territorio nazionale per fermare la folta platea di beneficiari del reddito di cittadinanza che lo percepiscono senza averne diritto.

Commesso con reddito di cittadinanza in negozio di abiti contraffatti: denunciato il titolare

Nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina la Guardia di Finanza ha scoperto un negozio outlet in cui si vendevano abiti contraffatti, di marca ma falsi. La stessa ha poi anche scoperto che il commesso lavorava in nero e con il reddito di cittadinanza.

Il comando delle Fiamme Gialle di Messina ha portato avanti le operazioni di controllo del territorio per la tutela della sicurezza economica e finanziaria, come si legge nel comunicato stampa, scovando anche l’ennesimo furbetto del reddito di cittadinanza.

La GDF ha sequestrato capi di abbigliamento falsi di Ralph Lauren, Fila, Tommy Hilfiger, Emporio Armani, Dsquared2 e Nasa. A insospettire le Fiamme Gialle i prezzi eccessivamente generosi anche per un negozio outlet.

Circa 100 capi di abbigliamento falsi tra scarpe, maglie e pantaloni per un valore commerciale di 5.000 euro erano esposti, con tanto di cartellini, e venivano venduti come originali.

Il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per il commercio ci abiti falsi e ricettazione. Non solo durante le operazioni, come abbiamo anticipato, le Fiamme Gialle hanno scoperto anche irregolarità tra il personale assunto che ha fatto scattare la denuncia del titolare anche presso l’Ispettorato del Lavoro con la relativa sanzione amministrativa di 4.320 euro.

Il commesso dell’outlet lavorava in nero e allo stesso tempo è risultato componente di un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza; questo ha fatto scattare la denuncia all’INPS per la revoca del sussidio.

Ricordiamo infatti che qualora la situazione reddituale del nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza dovesse modificarsi i titolari dello stesso sono tenuti a comunicarlo all’INPS.

Il reddito di cittadinanza infatti viene concesso solo se l’ISEE non supera una certa soglia, motivo per cui la Guardia di Finanza di Rimini ha preso provvedimenti nei confronti di un artigiano percettore del reddito di cittadinanza, ma evasore totale.

Evasore totale con il reddito di cittadinanza: ora rischia il carcere

La Guardia di Finanza, questa volta del comando di Rimini, ha scoperto un evasore totale titolare del reddito di cittadinanza che ora rischia il carcere. I controlli del comando rientravano in quelli volti a contrastare gli illeciti del reddito di cittadinanza e durante una verifica è saltato agli occhi il nome dell’artigiano percettore della cifra massima del beneficio pari a 780 euro da aprile 2019.

Durante le operazioni di verifica fiscale l’artigiano era stato segnalato all’Agenzia delle Entrate che aveva accertato un reddito di 32.000 euro che lo stesso non ha comunicato all’INPS.

Con la mancata comunicazione l’artigiano ha continuato a percepire il reddito di cittadinanza. Inoltre l’artigiano non ha dichiarato la proprietà di un immobile per un valore di 88.000 euro. In particolare il reddito di cittadinanza decade se il reddito del nucleo familiare supera i 6.000 euro, 9.360 euro se in abitazione in affitto.

Inoltre per il patrimonio immobiliare la cifra limite è di 30.000 euro. Qualora l’artigiano avesse comunicato all’INPS la variazione di ISEE il reddito di cittadinanza non gli sarebbe più stato corrisposto.

Così è scattata la segnalazione e denuncia dell’uomo che rischia una pena detentiva dai 2 ai 6 anni. L’INPS ora revocherà il beneficio e l’artigiano evasore sarà tenuto a restituire il reddito di cittadinanza fino a ora indebitamente percepito. Per approfondire l’argomento e scoprire cosa rischia chi fa un uso improprio del reddito di cittadinanza rimandiamo a un articolo di Money.it.

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