Mercati mondiali a rischio bolla. Le parole degli esperti

Vittoria Patanè

25/05/2013

Mercati mondiali a rischio bolla. Le parole degli esperti

È allerta. Wall Street e Tokyo in primis, ma a ruota anche gli altri listini europei ed asiatici, tutti potrebbero essere in pericolo bolla.

Dopo le parole di Ben Bernanke che non ha escluso una futura riduzione del programma di acquisto bond e il crollo di giovedì di cui è stata protagonista la borsa nipponica le preoccupazioni aumentano.

Nonostante ieri il listino americano abbia chiuso in sostanziale parità e quello Giapponese abbia tentato un rimbalzo dopo il crash del giorno prima, la tensione è ancora alta.

E ormai gli esperti sembrano sicuri: il mercato azionario internazionale è destinato al tracollo.

Andiamo quindi a leggere l’opinione degli analisti.

Parola agli esperti

Mark Spitznagel, presidente e capo Universa investments, è praticamente certo, tanto da decidere di comprare centinaia di milioni di dollari delle cosiddette “crash protections”, cioè opzioni che porteranno guadagni enormi nel momento in cui il mercato azionario inizierà a perdere oltre il 20%.

“Le persone stanno iniziando a riconoscere che gli attuali movimenti del mercato sono anomali e distorti”.

Ha dichiarato Spitznagel, ribadendo che secondo lui l’azionario andrà incontro ad un calo pari ad un quinto del suo valore entro i prossimi 6 mesi, un anno al massimo.

Secondo lui, il tracollo di giovedì che ha coinvolto i titoli asiatici ne è la prova, nonostante molti si ostinino a considerarlo come un caso, un semplice incidente di percorso.

Da qui deriva la decisione di Universa di “assicurarsi contro la caduta”. Non è la prima volta che l’azienda sceglie di farlo. Nel 2008 infatti, durante il crollo dell’indice S&P 500, Universa mise in atto una strategia simile, facendo guadagnare ai propri investitori il 115%.

Focus USA

Tyler Durden, famosissimo blogger di zerohedge.com, parla di buco nero. Secondo lui infatti l’economia americana è attualmente caratterizzata dai segnali tipici di una bolla economica e Wall Street ne è il simbolo.

L’ondata di investimenti che ha colpito il mercato azionario statunitense non è suffragata da una corrispondenza con l’economia reale che, alla lunga, non sarà in grado di reggere i volumi di scambio presenti attualmente in borsa.

Gli analisti, secondo Durden, continuano ad ignorare il fatto che le prime 25 banche americane sarebbero esposte ai derivati per la cifra record di 212.000 miliardi di dollari, a fronte di un PIL annuale di 15 miliardi. Uno squilibrio che porterà gli USA sull’orlo del baratro.

I consigli di Bill Gross

Tutti continuano a dargli torto, ma forse, arrivati a questo punto, la strategia che Bill Gross sta mettendo in atto per PIMCO non è poi così sbagliata.

Secondo lui i movimenti messi in atto da Fed e BoJ negli ultimi tempi non eviteranno che bolle speculative scoppino nei mercati di tutto il mondo. Quello che è in atto è solo un tentativo di rimandare l’esplosione di altre bolle, nella speranza che quelle già in corso si sgonfino.

Gli occhi adesso sono tutti puntati su Tokyo. Se la situazione in terra nipponica dovesse precipitare, c’è il rischio che si porti dietro i listini di tutto il mondo. Ricordiamo infatti che quello giapponese è il secondo mercato obbligazionario al mondo.

Gli esperti dunque avvertono: continuare a sottovalutare la situazione potrebbe rivelarsi un errore catastrofico.

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