Elezioni 2018: che tipo di influencer sono i candidati

Giulia Adonopoulos

1 Marzo 2018 - 15:38

Dimmi come comunichi sui social e ti dirò chi sei: da Berlusconi “il Poliedrico” a Di Maio “l’Antagonista” ecco le personalità dei principali candidati alle elezioni 2018 nell’analisi di Reputation Manager.

Elezioni 2018: che tipo di influencer sono i candidati

I social network ormai sono uno strumento indispensabile per i politici: i tweet e i post di ministri e deputati non seguono solo le notizie, ma sono le notizie. Soprattutto in campagna elettorale, e lo sanno bene i nostri politici candidati alle elezioni del 4 marzo.

Reputation Manager, principale istituto italiano nell’analisi e misurazione della reputazione online di brand e figure pubbliche, ha passato allo scanner le modalità comunicative di Berlusconi, Di Maio, Renzi, Grasso, Meloni e Salvini, analizzando i loro post e tweet nel mese di gennaio per tracciarne la personalità social. Quello che è emerso è piuttosto esilarante.

Silvio Berlusconi: Il Poliedrico

Il leader di Forza Italia è tornato alla ribalta in splendida forma. A Facebook il Cavaliere preferisce Twitter, anche se è sul social di Zuckerberg che i suoi post ottengono più like e interazioni. Sui suoi profili ufficiali Berlusconi intrattiene i fan parlando di tutto, ma i suoi argomenti preferiti sono l’Italia, la famiglia e riduzione delle tasse. Talvolta lancia frecciatine ai suoi rivali, Di Maio e Renzi in primis. Per questo motivo Silvio Berlusconi sui social è Il Poliedrico.

Luigi Di Maio: L’Antagonista

Se dovessimo usare un hashtag per descrivere il programma elettorale di Luigi Di Maio sui social sarebbe #antagonismo. I suoi contenuti si costruiscono su due concetti: 1) il “contro” - contro i “dinosauri” della politica, gli inciuci e i privilegi della casta; 2) i “cittadini”, concetto assente nel linguaggio dei suoi avversari.
Argomenti cari a Di Maio la scuola, la qualità della vita, l’abolizione delle leggi inutili e sprecone. La personalità social del leader M5S è “l’Antagonista”.

Pietro Grasso - L’Istituzionale

Tono pacato, argomentazioni costruttive e non distruttive, idee programmatiche e valori ai primi posti fanno guadagnare a Pietro Grasso il profilo social dell’“istituzionale”. Non a caso è lui stesso a definirsi “Uomo delle istituzioni” e predilige il social istituzionale per eccellenza: Twitter. Tra i candidati è l’unico a usare la parola “giovani” ed è quello con il più alto tasso di engagement del suo pubblico. La sua comunicazione social è antagonistica solo marginalmente, e quando critica gli avversari non punta il dito contro uno specifico ma contro il diverso modo di fare campagna elettorale.

Giorgia Meloni - La Pasionaria

Giorgia Meloni sui social è La pasionaria in quanto donna particolarmente legata a una causa o a un’ideologia. La leader di Fratelli d’Italia si divide quasi equamente tra gli attacchi (soprattutto a chi è pro-immigrazione) e i discorsi incentrati sul suo cavallo di battaglia, ovvero ’’Prima gli italiani’’. Tra Facebook e Twitter è più attiva su quest’ultimo, anche se in generale è la sua fanpage il mezzo di comunicazione preferito dalla Meloni.

Matteo Renzi - Il Concreto

Il profilo social dell’ex premier Matteo Renzi è “Il concreto” Perché? Il motivo è semplice: fa spesso riferimento a idee programmatiche parlando soprattutto di tasse, vaccini, lavoro e ricerca, e tra i politici presi in esame è quello che dedica più spazio ai risultati, tanto che una delle parole che appaiono più spesso sui suoi post è ’’fatto’’. Anche Renzi punta discretamente sull’antagonismo, specie contro Di Maio e Berlusconi. Le sue parole d’ordine sono Italia, cultura e concretezza.
Il candidato PD è anche quello che dedica più spazio alla sua sfera personale: pensiamo solo che il post sul suo compleanno ha guadagnato più di 72mila like tra Facebook e Twitter.

Matteo Salvini - Il Bulimico

Dall’analisi di Reputation Manager Matteo Salvini è risultato essere “Il bulimico”.

Per Salvini i social network sono il mezzo ottimale per affermare la sua leadership e comunicare le sue idee programmatiche, spesso e volentieri in maniera autoreferenziale (usa molto hashtag come #Salvini e #4marzovotolega). Egualmente attivo su Twitter e Facebook, è qui che la sua fanpage è esplosa, registrando quasi 2 milioni di interazioni. La sua comunicazione è pregna di antagonismo (il nemico numero uno è Renzi), ma nei suoi messaggi mette anche un po’ di slogan e di vita privata.

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