Elezione Presidente della Repubblica 2022: quando e come si vota, favoriti e sondaggi

Alessandro Cipolla - Stefano Rizzuti

21/01/2022

Il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali a inizio 2022 dovranno eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Ecco come viene eletto, quando si vota e chi sono i favoriti.

Elezione Presidente della Repubblica 2022: quando e come si vota, favoriti e sondaggi

Si avvicina il momento dell’elezione del Presidente della Repubblica, con la scelta del successore di Sergio Mattarella che avverrà lunedì 24 gennaio anche se appare scontato un allungamento dei tempi visto che un accordo tra le varie forze politiche non sembrerebbe essere all’orizzonte.

Al momento questo voto per il Colle, che non a caso è stato ribattezzato Romanzo Quirinale, appare essere un autentico enigma considerando le machiavelliche trame di Palazzo che da settimane si insinuano nelle discussioni tra i partiti.

Del resto la posta in palio è alta e gli aspiranti alla presidenza della Repubblica di prim’ordine: da Mario Draghi fino a Pier Ferdinando Casini passando per gli inossidabili Giuliano Amato, Gianni Letta e Marcello Pera.

Se però in queste elezioni del Presidente della Repubblica dovesse regnare il caos tra i partiti, vista la delicata situazione sanitaria in Italia non sarebbe da escludere un mandato bis per Sergio Mattarella nonostante la contrarietà a riguardo del Capo dello Stato.

Ma come si elegge il Presidente della Repubblica? Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa corsa per il Colle, dalle modalità del voto alle funzioni del Capo dello Stato fino agli immancabili sondaggi e a chi sono i candidati in campo.

Quando ci saranno le elezioni del Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella ha giurato come presidente della Repubblica il 3 febbraio 2015. Le votazioni invece si sono svolte tra il 29 e il 31 gennaio. Ci sono voluti infatti quattro scrutini per arrivare all’agognata fumata bianca.

Il voto nel 2015 fu necessario dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, attuale presidente emerito che all’epoca decise di lasciare l’incarico due anni dopo la sua seconda elezione al Quirinale.

Il 4 gennaio il Presidente della Camera Roberto Fico ha ufficializzato la data del voto: il Parlamento si riunirà lunedì 24 gennaio alle ore 15.00, ma l’elezione potrà durare anche più giorni nel caso non dovesse arrivare una fumata bianca alla prima votazione.

Il semestre bianco

Bisogna ricordare che dal 3 agosto è scattato il semestre bianco, periodo in cui non è possibile sciogliere le Camere fino a quando non verrà eletto il nuovo Presidente della Repubblica. Si tratta degli ultimi sei mesi di mandato del capo dello Stato: in questo periodo può sciogliere le Camere solamente se i sei mesi coincidono con gli ultimi sei mesi di legislatura. Non è però questo il caso.

Il ruolo e le funzioni del Presidente della Repubblica

Il Capo dello Stato è il garante della Costituzione e il suo mandato dura sette anni. Un periodo lungo e che non coincide con quello di una legislatura (cinque anni) per evitare che ci sia sovrapposizione politica tra la maggioranza di turno e il Presidente della Repubblica.

Il presidente della Repubblica può sciogliere le Camere (tranne che nel semestre bianco), indire le elezioni e i referendum e nominare fino a cinque senatori a vita. È suo compito anche nominare il presidente del Consiglio: secondo la prassi questo avviene dopo le consultazioni.

Tra le funzioni del Capo dello Stato c’è anche la firma e la promulgazione delle leggi (o il loro rinvio alle Camere). Il Presidente della Repubblica presiede il Consiglio supremo di difesa, ha il comando delle forze armate, presiede il Consiglio superiore della magistratura e nomina un terzo dei componenti della Corte costituzionale.

Come funziona l’elezione del Capo dello Stato

Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune con l’integrazione dei delegati delle Regioni: si tratta di tre consiglieri (due di maggioranza e uno di opposizione) per ogni Regione con l’unica eccezione della Valle d’Aosta (solo uno). In totale i delegati regionali sono 58.

Il Parlamento è invece composto da 630 deputati e 321 senatori (compresi quelli a vita). La votazione avviene alla Camera a scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è necessario ottenere la maggioranza di due terzi dei voti per l’elezione. Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.

Nei primi tre scrutini, stando ai numeri attuali, servono almeno 673 voti per l’elezione del capo dello Stato. Dal quarto scrutinio sono invece sufficienti 505 voti tra parlamentari e delegati regionali.

Chi sono stati tutti i Presidenti della Repubblica

Dal 1948 sono stati dodici i Presidenti della Repubblica per un totale di tredici mandati. Vediamo chi sono stati e quando:

  • Enrico De Nicola 1948
  • Luigi Einaudi 1948-1955
  • Giovanni Gronchi 1955-1962
  • Antonio Segni 1962-1964
  • Giuseppe Saragat 1964-1971
  • Giovanni Leone 1971-1978
  • Sandro Pertini 1978-1985
  • Francesco Cossiga 1985-1992
  • Oscar Luigi Scalfaro 1992-1999
  • Carlo Azeglio Ciampi 1999-2006
  • Giorgio Napolitano 2006-2013
  • Giorgio Napolitano 2013-2015
  • Sergio Mattarella 2015

Gli unici Presidenti della Repubblica dimissionari sono stati Segni e Napolitano durante il suo secondo mandato. Al primo scrutinio sono stati eletti solamente Cossiga e Ciampi, oltre a De Nicola. Hanno avuto invece bisogno di più scrutini Pertini (16), Scalfaro (16), Saragat (21) e Leone (23).

I favoriti per il 2022

A meno di assenze in Transatlantico causa Covid, per eleggere il Presidente della Repubblica serviranno 673 voti alle prime due chiamate e 505 dalla terza in poi. Stando a una elaborazione di YouTrend, questo sarebbe il peso dei vari partiti.

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Fonte YouTrend

Visti i numeri, senza un accordo trasversale sembrerebbe difficile anche giungere alla semplice maggioranza assoluta. Vista l’ampia coalizione che sostiene il suo Governo, Mario Draghi potrebbe essere eletto anche al primo scrutinio.

Difficilmente però Draghi il prossimo febbraio potrà lasciare il suo incarico di Presidente del Consiglio. Questa è la speranza anche dei tanti parlamentari al primo mandato che, in caso di elezioni anticipate, non riuscirebbero a maturare i requisiti per la pensione.

Al tempo stesso, vista la grande frammentazione appare difficile che un candidato politico come Silvio Berlusconi (che non ha caso ora si è tirato indietro) o Dario Franceschini possa trovare una maggioranza assoluta in Transatlantico.

L’unico che potrebbe riuscirci è Pier Ferdinando Casini, visto che la sua storia politica lo ha portato a lavorare fianco a fianco sia con il centrodestra sia con il centrosinistra. Tra i profili tecnici invece, i nomi più chiacchierati sono quelli di Marta Cartabia, Giuliano Amato, Gianni Letta e Marcello Pera.

L’unico candidato ufficiale al momento è il giurista Paolo Maddalena, che sarà sostenuto dagli ex 5 stelle di L’alternativa c’è e da altri parlamentari vicini a Rifondazione e al mondo ecologista.

I sondaggi

L’ultimo sondaggio in merito alla elezione del Presidente della Repubblica è stato effettuato da Bidimedia in data 17 gennaio. Come si può vedere sarebbe Mario Draghi il Capo dello Stato ideale per gli italiani.

Alle spalle dell’attuale Presidente del Consiglio c’è il ministro Marta Cartabia, con a seguire il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Fonte La7

In precedenza un altro sondaggio è stato effettuato da Ipsos e diramato, in data 9 novembre, dal programma televisivo DiMartedì. Anche in questo caso il Presidente della Repubblica ideale sarebbe Mario Draghi.

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