Le previsioni shock della CGIL sulla possibilità di tornare ai livelli occupazionali pre-crisi nel 2076 riguardano l’Italia, ma la disoccupazione è un’emergenza che accomuna tutta l’Europa. In un incontro a Palazzo Chigi con il Premier Letta, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha ribadito che in Europa:
“Ci sono più di sette milioni di giovani che non seguono un percorso lavorativo o di istruzione. E’ questa una sfida economica, politica e sociale per le nostre società, una sfida impellente che dobbiamo affrontare’’.
Combattere la disoccupazione è una sfida comune in nome della crescita e di un futuro che sembra sempre più nebuloso. E’ una lotta comune fatta di azioni concrete e responsabilità sociale. Alla luce di ciò Herman Van Rompuy ha annunciato un Piano europeo contro la disoccupazione in 5 punti. Quali sono?
Piano lavoro UE: ecco i 5 punti
Quali sarebbero i 5 punti del Piano lavoro UE per combattere la disoccupazione?
- anticipare il cofinanziamento dei progetti regionali per contrastare la disoccupazione ai primi mesi del 2014;
- accelerare l’introduzione della “Garanzia Giovani” in tutti i Paesi UE;
- valutare la possibilità di risorse provenienti dalla Banca di Investimenti Europea e dal Fondo di Globalizzazione europeo;
- sensibilizzare i partner sociali (datori di lavoro, sindacati) nella messa a punto di “best practice”;
- aumentare la mobilità transfrontaliera. In tal senso Van Rompuy ha ricordato che il portale EURES ha più di 1,3 milioni di posti vacanti e ha incluso nella possibilità di mobilità transfrontaliera anche il programma Erasmus, nonostante il rischio inerente ai finanziamenti, a causa di un buco miliardario nella casse UE.
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