Il ministro dell’Economia Padoan è stato ascoltato dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla nota di aggiornamento del Def 2017 che domani arriva in Parlamento.
Crescita, investimenti, promozione sociale, occupazione e giovani. Sono alcuni dei temi sui quali il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si è ampiamente soffermato nel corso della sua audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla nota di aggiornamento al Def 2017.
Il titolare del Mef si è mostrato ottimista e ha assicurato che la situazione in termini di occupazione migliorerà perché “ci sono le condizioni per un ulteriore rafforzamento della crescita nel terzo trimestre”.
Prima di lui, le commissioni riunite a Palazzo Madama hanno ascoltato l’intervento dell’Istat, i rappresentanti della Banca d’Italia, della Corte dei conti e dell’Ufficio parlamentare di Bilancio.
Crescita e lavoro
Ottimista sull’occupazione – forte anche dei dati illustrati dall’Istat - ma prudente sulla crescita del Pil, il ministro dell’Economia ha affermato che “persiste la fase di significativo miglioramento del mercato del lavoro” che fa ben sperare anche per il futuro visto anche che si registra 1 milione di posti in più rispetto al punto minimo di settembre del 2013.
Padoan ha assicurato anche “misure selettive di impulso alla crescita, agli investimenti pubblici e privati, di promozione sociale e per i giovani” che dovrebbero produrre una crescita del Pil dello 0,3% (e non più dello 0,8% come prospettato ad aprile).
Questo perché una eccessiva restrizione dell’aggiustamento dei conti pubblici rischierebbe di la ripresa e la coesione sociale del Paese.
Debito e conti pubblici
Davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ministro ha sottolineato lo sforzo di consolidamento degli ultimi 10 anni che risulta tra più significativi nell’area euro, ricordando che dopo 7 anni di aumenti, il debito ha registrato una prima flessione nel 2015.
Uno scenario che tenderà a migliorare visto che Padoan prevede una riduzione per l’anno in corso e una accelerazione “poi nel 2018 e negli anni successivi”.
C’è poi il lavoro fatto sui conti pubblici che permetterà di assorbire la fase di aumento dei tassi di interesse. Un percorso che dovrà prevedere non una “eccessiva restrizione” ma un “graduale aggiustamento” concordato con l’Unione Europea “a patto di continuare ad attuare il programma di riforme strutturali”.
Banche e web tax
Nel corso della sua audizione, Padoan ha parlato anche di Banche e di web tax. Il sistema bancario è “sano nel suo insieme”, registra una riduzione delle sofferenze – al momento ampiamente gestibili - e “grazie agli interventi del Governo” potrà “guadagnare in solidità ed efficienza”.
A introdurre il tema web tax, è stato il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, da sempre sostenitore dell’introduzione di una tassa per le multinazionali del web. Padoan ha risposto che il Governo sta portando avanti una “riflessione” in materia anche in seguito al “nuovo clima maturato in Europa”.
Le prossime tappe del Def
A passo spedito, dunque, verso la presentazione della Manovra di Bilancio prevista entro il 20 ottobre prossimo.
Intanto mercoledì 4 ottobre, la nota di aggiornamento del Def 2017 arriverà in Parlamento. Per autorizzare il Governo a sforare la regola del pareggio di bilancio servirà la maggioranza assoluta ed è in Senato che pesa l’incognita Mdp con i suoi 16 senatori.
“Abbiamo avviato un percorso con le forze di governo, Pd, Mdp, Ap e gli altri gruppi, volto a definire le ipotesi di intervento per investimenti, lavoro, lotta alla povertà e salute”
ha detto il ministro.
Proprio ieri, infatti, il premier Paolo Gentiloni aveva incontrato il leader di Campo Progressista Giuliano Pisapia e i capigruppo Mdp, Maria Cecilia Guerra e Francesco Laforgia.
Tra le priorità indispensabili poste al Governo “mai più mance elettorali, intervenire con investimenti importanti sulla salute” e “nuove assunzioni con più tutele".
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