Coronavirus: abolizione tasse universitarie per tutti?

Teresa Maddonni

23/03/2020

27/08/2020 - 12:49

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Coronavirus: abolizione tasse universitarie per tutti? Il decreto Cura Italia mette in campo delle misure, ma al momento è previsto solo uno slittamento nelle date dei pagamenti. Intanto degli studenti inviano una lettera aperta al ministro Gaetano Manfredi con precise richieste.

Coronavirus: abolizione tasse universitarie per tutti?

Coronavirus: abolizione delle tasse universitarie per tutti? Al momento no, solo uno slittamento del pagamento delle rate per venire incontro a famiglie e studenti con l’emergenza coronavirus.

Ciò però non sembra ancora sufficiente per alcuni tanto che dagli studenti universitari arriva una lettera aperta al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, che con Lucia Azzolina si divide la sede di Viale Trastevere.

Nella lettera si chiede l’abolizione delle tasse universitarie in tempi di emergenza allargando i requisiti per la no tax area dal momento che il decreto Cura Italia non sembra dare risposte su questo particolare aspetto.

Vediamo cosa dice il decreto Cura Italia in merito e cosa chiedono al contrario gli studenti.

Coronavirus: tasse non abolite, ma rimandate

Per far fronte al coronavirus le tasse non sono abolite, ma rimandate e a prevederlo sono i singoli Atenei che in tutto il Paese stanno accogliendo l’invito del ministro Manfredi.

Nel decreto Cura Italia si fa riferimento sì all’Università, con i soldi stanziati a suo sostegno, ma non si parla di abolizione delle tasse universitarie.

Molti rettori tuttavia, sulla scia della richiesta di Manfredi, hanno fatto slittare al momento il pagamento delle tasse alla fine del mese di maggio.

Nel decreto a slittare sono tuttavia le scadenze amministrative per salvare le sedute di laurea e andare incontro agli studenti e alle loro famiglie. L’articolo 101 del decreto del 17 marzo è dedicato alle ““Misure urgenti per la continuità dell’attività formativa delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale” e al comma 1 si stabilisce che:

“In deroga alle disposizioni dei regolamenti di ateneo, l’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio relative all’anno accademico 2018/2019 è prorogata al 15 giugno 2020. È conseguentemente prorogato ogni altro termine connesso all’adempimento di scadenze didattiche o amministrative funzionali allo svolgimento delle predette prove.”

Tuttavia, pur ritenendo ammirevoli le disposizioni in merito, studenti e rappresentanti ritengono non siano sufficienti per far fronte alle difficoltà di molti e così, per l’emergenza coronavirus, chiedono l’abolizione delle tasse universitarie, o meglio un accesso ai più alla no tax area, e altre misure in una lettera a Manfredi.

Abolizione tasse universitarie necessaria: la lettera

E così dopo lo slittamento in una lettera gli studenti chiedono l’abolizione delle tasse universitarie rivedendo l’accesso alla no tax area. La richiesta arriva dall’Università Magna Graecia di Catanzaro a firma dei rappresentanti degli studenti e indirizzata al ministro Manfredi.

Pur ringraziando per gli adempimenti finora messi in campo per aiutarli, gli studenti ritengono che con le ulteriori misure restrittive e un probabile prolungarsi dell’emergenza, le misure messe in campo non siano tuttavia sufficienti. Pertanto chiedono:

“misure sulla sospensione dei canoni di locazione nei riguardi degli studenti fuori sede che sono dovuti rientrare nelle proprie città, per impossibilità sopravvenuta, lasciando cosi vuoti gli appartamenti presi in affitto; interventi di revisione in merito ai requisiti di accesso e di merito per la no tax area e la borsa di studio contestualmente a un intervento di revisione anche sulle fasce di reddito, sui Cfu e sulla fascia temporale entro il quale lo studente è tenuto a maturare i crediti formativi previsti per soddisfare il requisito, cosi da permettere l’accesso e il mantenimento di agevolazioni e benefici ad un numero maggiore di studenti.”

Le misure messe in campo al momento con il decreto Cura Italia, per quanto apprezzabili risultano quindi insufficienti. Si legge ancora nel comunicato:

“La situazione economica è già fortemente compromessa e con le eventuali future restrizioni, inevitabili per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19 e per la tutela della salute - ci troveremmo di fronte una chiara situazione di impossibilità per le famiglie che non saprebbero dove e come finanziarsi, sostenere spese anche per malattie o acquistare anche bene di prima necessità. A quel punto anche la proroga delle tasse risulterebbe una misura superflua, in assenza di possibilità di lavoro, e dovrebbero essere prese in considerazione nuovi interventi mirati come l’abbassamento drastico delle rate – permettendone la rateizzazione – o l’abrogazione fino alla durata dell’emergenza.”

Maggiori provvedimenti per il sostegno alle famiglie e il diritto allo studio sono necessari per affrontare i mesi che verranno di emergenza coronavirus.

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