Buona Scuola, come cambia con le dimissioni di Renzi? Gli scenari possibili

Simone Micocci

06/12/2016

Elezioni anticipate o nuovo Governo tecnico: cosa cambia per la scuola? Ecco quali sono gli scenari possibili dopo le dimissioni di Renzi e come potrebbe cambiare la Buona Scuola.

Buona Scuola, come cambia con le dimissioni di Renzi? Gli scenari possibili

Riforma della scuola: con le dimissioni di Renzi abrogata la legge 107/2015?

Molti insegnanti si stanno chiedendo cosa succede adesso che Renzi si è dimesso. La maggior parte di questi sperano nell’abrogazione della Buona Scuola ed è per questo che al referendum costituzionale gli insegnanti hanno votato compatti per il No.

Il futuro della Buona Scuola al momento è in mano a Sergio Mattarella perché molto dipenderà da quello che deciderà di fare il Capo dello Stato.

Al momento gli scenari sono diversi; si va dalla nomina di un nuovo esecutivo alle elezioni anticipate. A seconda di quale sarà la decisione del Presidente della Repubblica ci potrebbero essere delle conseguenze differenti per la Buona Scuola. Vediamo quali sono gli scenari possibili e cosa potrebbe cambiare per la scuola italiana.

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Buona Scuola, cosa cambia se Mattarella nomina un nuovo Governo?

Sergio Mattarella ha davanti a sé due soluzioni possibili per risolvere la crisi di governo scaturita dalle dimissioni di Matteo Renzi. Nel dettaglio, o il Capo dello Stato decide di nominare un nuovo Presidente del Consiglio a cui affiderà il compito di formare un Governo, oppure scioglierà le Camere. In questo caso verrebbero indette le elezioni anticipate.

Vediamo come potrebbe cambiare la riforma della scuola nel caso in cui Mattarella decidesse di incaricare un nuovo Presidente del Consiglio.

Molto dipenderà da chi sarà la figura individuata dal Capo dello Stato. Probabilmente si tratterà di una persona interna al Governo Renzi che verrebbe sostenuta dall’attuale maggioranza parlamentare. Al momento i nomi più accreditati sono quelli di Graziano Delrio e di Carlo Padoan, ma è anche possibile che venga designato l’attuale Presidente del Senato Pietro Grasso.

Il nuovo Presidente dovrà formare un nuovo Governo quindi dovrà scegliere anche il Ministro dell’Istruzione. Viste le polemiche di questi ultimi mesi e i problemi riscontrati per il Concorso Scuola e per le operazioni di mobilità, difficilmente verrà confermata Stefania Giannini. Ne sapremo di più su chi sarà il nuovo Ministro dell’Istruzione nelle prossime settimane, dopo che Mattarella concluderà il primo giro di consultazioni.

Se verrà incaricato un nuovo Governo difficilmente ci sarà l’abrogazione della Buona Scuola, il cui impianto verrebbe confermato almeno fino al 2018 quando si tornerà nuovamente al voto (sempre se le Camere non vengano sciolte prima).

Al momento comunque sembra improbabile che il prossimo Governo possa approvare i decreti governativi previsti dalla Buona Scuola entro il prossimo gennaio. Infatti, vi ricordiamo che nei prossimi mesi la riforma della scuola sarebbe andata avanti tramite l’approvazione di alcuni decreti legislativi. Ecco quali:

Quindi almeno per il momento questi decreti restano in stand-by e probabilmente la loro approvazione slitterà di 6 mesi. Sempre se non verrà annullata.

Buona Scuola, cosa cambia se si torna a votare?

In questo caso molto dipenderà da quale sarà la nuova maggioranza parlamentare. Infatti, nel caso in cui il Partito Democratico dovesse raggiungere la maggioranza in Parlamento dando così la fiducia al nuovo Governo (con Renzi a capo?) il progetto di riforma della Buona Scuola potrebbe essere ripreso dal punto in cui è stato lasciato. Quindi ci potrebbe essere l’introduzione di nuove norme per il reclutamento, oltre alla tanto temuta riforma della Maturità.

I sondaggi politici elettorali, però, al momento danno avanti il Movimento 5 Stelle. In questo caso per i pentastellati potrebbe essere l’occasione giusta per mettere in atto il loro programma di riforma della scuola, che tra i primi punti prevede l’abrogazione della Legge Gelmini. Inoltre, anche con il Movimento 5 Stelle cambierebbero le regole per diventare insegnanti, ma il piano di riforma sarebbe comunque differente da quello pensato dal Governo attuale.

Per saperne di più su come potrebbe cambiare la scuola con il Movimento 5 Stelle al Governo ti consigliamo di leggere:

Fino a quando non verrà risolta questa crisi di Governo comunque non si potrà andare avanti con il progetto di riforma della scuola. Quindi, mentre per il TFA Sostegno il decreto attuativo è stato emanato giusto in tempo, per il TFA III Ciclo bisognerà aspettare ancora diversi mesi. Ma c’è il rischio che venga persino annullato.

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# Scuola

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