Il cambio prosegue la sua fase di congestione disegnando una serie di candele doji. Impostiamo le strategie operative privilegiando il lato short
| Valori | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ultimo prezzo | 1,0003 | |||
| Variazione | 0,04% | Max (52 settimane) | 1,0128 | |
| Min (52 settimane) | 0,93 |
| Indicatori | ||||
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| MM200 | 0,99 | |||
| RSI 14 | 52,18 | |||
| MACD | 0,003 | Performance | ||
| 1 settimana | 0,07% | |||
| 1 mese | -0,85% | |||
| 3 mesi | -0,20% |
USD/CHF si attesta a 1,0002 proseguendo la fase di congestione iniziata nella precedente ottava. Dopo il rimbalzo effettuato in prossimità della resistenza statica a 1,0056 il cambio ha infatti disegnato una serie di candele doji, denotando una certa incertezza.
Il trend rialzista rimane ancora valido dai minimi registrati il 10 gennaio a contatto con la trendline ascendente di lungo periodo, tuttavia il forte ostacolo resistenziale a 1,0056 ha impedito ancora una volta ai prezzi di spostarsi su livelli superiori.
Alla luce della struttura tecnica di breve periodo si potrebbero quindi implementare strategie ribassiste. In particolare, la rottura dei minimi di ieri a 0,9983 darebbe spazio agli orsi per arrivare quantomeno al test della media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 0,9911. Un target finale potrebbe invece essere collocato a contatto con il supporto statico a 0,9858.
Lo stop loss potrebbe essere posizionato a 1,0056. Per il fronte rialzista una chiusura sopra la resistenza statica precedentemente menzionata darebbe il via ad operazioni long con primo obiettivo a 1,0150 e successivo a 1,0200.
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