La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 7 al 13 settembre)

Ufficio Studi Money.it

7 Settembre 2020 - 09:07

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Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Il settore tecnologico americano con l’indice Nasdaq100 in prima linea. Dal Platino al Petrolio, dal Bitcoin ad Ethereum fino ai titoli azionari USA.

La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 7 al 13 settembre)

I listini dell’eurozona restano assenti e oscurati dalla fase laterale in cui oscillano da più di un mese. L’indice Dax30 avrebbe provato una timida accelerazione che alla fine si sarebbe rivelata solo una falsa partenza dopo il rientro del prezzo nella banda di oscillazione. I mercati principali del Vecchio Continente sembrano bloccati dalla paura e dalla preoccupazione legata alla ripresa e non accennano a prendere una decisione chiara in merito all’andamento. Negli Stati Uniti la situazione appariva più definita fino a mercoledì della scorsa settimana, con tutti i listini in forte rally. Dopo le ultime due sedute adesso aleggiano i primi timori di una correzione.

Occhi puntati sull’indice Nasdaq dopo il Labor Day

Questa settimana tutti i riflettori saranno puntati sull’indice tecnologico e sui colossi che sostengono i listini americani i cosiddetti FAANG (Facebook, Amazon, Alphabet, Netflix e Google). Le ultime due sedute di borsa, che hanno lasciato sul terreno il 6,5% della performance lanciano i timori di una correzione e di una bolla sul settore tech già considerato sovra performato.

Il Nasdaq quindi affonda per due giornate e la domanda che tutti si pongono riguarda le prese di beneficio e la possibile rotazione settoriale. Gli operatori potrebbero puntare su altri comparti “meno costosi”, anticiclici oppure su alcuni titoli value ed eseguire maggiore stock picking sul mercato. Potrebbe arrivare anche la tanto attesa rotazione sui mercati europei, al momento in difficoltà, ma questo dovrebbe dipendere anche dal non trascurabile andamento del cambio eur/usd.

Indubbiamente la politica della Federal Reserve, che implicherebbe tassi di interesse bassi ancora a lungo e forte liquidità sui mercati, dovrebbe garantire ancora una certa spinta ai listini azionari rispetto al mercato del credito che soffre dei bassi rendimenti e della preferenza degli investitori per i metalli preziosi come bene rifugio e protezione da un rialzo plausibile dell’inflazione. Adesso bisognerà quindi capire dove la liquidità che continua a inondare il mercato di direzionerà.

Da non sottovalutare l’importanza del settore tecnologico nella digital transformation che devono ancora ancora molte aziende per adeguarsi al nuovo scenario economico e alla necessità ancora impellente dettata dalla crisi sanitaria di Covid19 delle tecnologie in remote e del cloud.

Queste due giornate negative potrebbero quindi rappresentare solo delle prese di beneficio del rally che dura da marzo 2020 e niente più di questo, ma da martedì, dopo la giornata del Labor Day, si dovrebbe capire con più chiarezza le intenzioni del mercato.

Monitor sui metalli preziosi: Oro e argento in laterale. Palladio e Platino alla rottura dei livelli

L’oro si trova ancora in una fase di banda di oscillazione laterale dalla barra di ritracciamento dell’11 agosto 2020 tra un minimo a quota 1.900$ ed un massimo a 1.985$. Ad oggi il trend di medio periodo si può considerare ancora rialzista con il prezzo ancora sopra la trendline dinamica positiva, ma lo scenario futuro appare incerto. Lo stesso quadro tecnico resta valido anche per l’argento, che si trova in una fase di compressione laterale più volatile, tra i 26,15$ e i 28$ con un range di circa il 6,79%.

Un discorso diverso invece si potrebbe fare per il Palladio (Future Full1220) che avrebbe rotto a rialzo la fase laterale in chiusura di sessione e sarebbe spinto in direzione del test a quota 2.470 e il Platino (Future Full1020) che invece avrebbe rotto a ribasso la trendline di medio periodo e avrebbe chiuso, nella giornata di venerdì, sotto la resistenza statica di medio termine. Il mantenimento del prezzo sotto quota 900 potrebbe portare il metallo prezioso verso valori inferiori con un test prima del supporto in area 870 e poi in zona 820.

Energia: Il Petrolio si “risveglia” in fase ribassista mentre il Natural Gas cerca di reagire a rialzo

Il Petrolio si risveglia dal torpore nel quale era precipitato da qualche mese con un forte calo della volatilità e un movimento in leggera crescita ma con candele narrow range di forte compressione. Le ultime sedute sembrano avere destato l’oro nero che ha provato un’accelerazione a ribasso nelle ultime due sessioni. Se la discesa dovesse continuare il primo supporto statico importante si troverebbe in area 36 per il Wti Crude Full1020 e in area 40 per il Brent Crude Oil Full1120.

Il movimento del Natural Gas continua ad essere interessante. Nonostante le prese di beneficio in area 2,75, il prezzo ha mantenuto il supporto a 2,402 reagendo con una candela ad ampio body nella sessione di venerdì. La trendline dinamica positiva partita con l’allungo della giornata del 3 agosto 2020 non sarebbe ancora stata violata. Il quadro tecnico quindi resta positivo. Un cambio di scenario sarebbe possibile solo alla rottura a ribasso del supporto in zona 2,4.

Forex: Eur/Usd ancora in fase laterale. Il Cable ritraccia ma tiene il supporto a 1,32

Il cambio EUR/USD chiude la settimana a 1,1838 e resta nella banda laterale che ha distinto il movimento dalla fine di luglio ad oggi tra un minimo a quota 1,1752 e un massimo a 1,19. Per il momento il trend appare rialzista, con l’indebolimento del dollaro nel medio periodo. Le cause principali del deprezzamento del biglietto verde sarebbero da attribuire alla ingente liquidità immessa sul mercato da parte della Fed, le elezioni presidenziali di novembre in forte avvicinamento, lo scontro commerciale con la Cina e la crisi sanitaria da Covid19 ancora impellente. Ad oggi si avrebbe una pausa di consolidamento, ma gli elementi chiave che avrebbero portato l’indebolimento del dollaro sarebbero ancora presenti. Il colpo di grazia infine lo avrebbe dato Jerome Powell con le indicazioni sulle nuove linee guida della Fed in termini di inflazione target media al 2%.

Da seguire anche l’andamento del Cable GBP/USD, con la tenuta del supporto statico a quota 1,32 e il riassorbimento del minimo sul livello nella giornata di venerdì. La trendline dinamica rialzista di breve e medio periodo restano inviolate e la sterlina sembra ancora in territorio positivo. Il prezzo si trova anche sopra la Ema(21) e al SMA a 200 periodi. Si potrebbe vedere un rimbalzo su questo livello per poi riprovare il test di area 1,35. Cambio di view solo alla rottura del supporto statico a quota 1,30.

Gli asset sotto i riflettori della settimana

Tra i titoli della settimana si evidenzia Abbott Laboratories che resta interessante dopo aver ricolmato il gap up della giornata di giovedì 27 agosto e si trova al test del supporto statico in area 102,5$. La sessione di venerdì, nonostante la chiusura in rosso, ha mostrato una certa forza del titolo nel tenere il livello. L’azione aveva accelerato dopo il via libera della Food and Drug Administration (FDA) per il test rapido nell’individuazione del coronavirus.

Tra i titoli di non tecnologici resta interessante Accenture che presenta un forte trend direzionale, nonostante le prese di beneficio delle ultime due sedute e Nike che ha mantenuto il supporto a quota 110$ dopo avere registrato il massimo storico e si trova adesso a fare i conti con le ultime due sedute negative in un trend positivo di breve periodo.

Tra i colossi americani un evidenza spetta alla Long Tail Bar di Facebook con il mantenimento del supporto statico a 280$. Pin Bar interessante sul supporto anche per MercadoLibre. Sotto la lente anche Broadcom con la inside bar di venerdì sotto il massimo storico.

Tra le valute, nei cambi contro euro, interessante il movimento dell’EUR/JPY al test del supporto in area 125,40. Una rottura a ribasso porterebbe il cambio verso area 124. Il trend ripartirebbe a rialzo solo alla violazione del massimo in area 127,20. Tra i cambi contro dollaro invece sotto la lente USD/CHF. La rottura della parte alta della banda di oscillazione a quota 0,9180 potrebbe portare ad un’inversione del trend a rialzo.

Tra le criptovalute da evidenziare il movimenti ribassista del Bitcoin (BTC/USD) con una candela di forte accelerazione nella giornata del 3 settembre che ha visto il prezzo stabilizzarsi sul supporto in area 10.180 e di Ethereum (ETH/USD) che ha rotto in allungo la fase laterale di breve periodo.

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