Affrancamento: domani scade il termine per evitare la stangata sulle rendite finanziarie. Tutte le informazioni

Vittoria Patanè

29/09/2014

29/09/2014 - 13:54

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Domani scade il termine per esercitare l’affrancamento, il meccanismo che consente di usufruire dell’aliquota al 20% sulle rendite finanziarie. In caso contrario, la stangata è in arrivo

Affrancamento: domani scade il termine per evitare la stangata sulle rendite finanziarie. Tutte le informazioni

Scade domani, martedì 30 settembre, il termine ultimo per comunicare alla propria banca o al proprio intermediario l’intenzione di esercitare l’affrancamento, il meccanismo che consente di applicare l’aliquota del 20% sui guadagni calcolati in base al prezzo in vigore al 30 giugno 2014.

In caso contrario su titoli, obbligazioni, azioni, fondi comuni ecc. scatterà l’aliquota del 26% prevista dalla nuova tassazione sulle rendite finanziarie entrata in vigore lo scorso 1°luglio e introdotta dal Decreto Legge n.66 del 2014.

Il Governo Renzi ha infatti deciso di aumentare le tasse sulle rendite finanziare allo scopo di adeguare le aliquote italiane alla media europea e contrariamente trova i fondi necessari per finanziare il taglio dell’IRAP e far ripartire l’imprenditoria del nostro Paese.

Affrancamento
L’affrancamento a conti fatti rappresenta l’unica possibilità di sfuggire alla stangata causata dall’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie.

Esso consiste nella cessione «figurativa» del titolo che consente di pagare l’imposta sui capital gain di azioni, obbligazioni e derivati con l’aliquota al 20%. La cessione essendo fittizia permette comunque al risparmiatore di mantenere e portare avanti il proprio investimento.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

L’affrancamento è però un opzione, sarà quindi il risparmiatore in regime amministrato a richiederne l’utilizzo. Quest’ultimo dovrà infatti inviare una comunicazione scritta all’intermediario o alla banca. L’istituto provvederà quindi a versare l’imposta sostituiva entro il 17 settembre. Questo per quanto riguarda il regime amministrato.

Nel caso in cui invece il risparmiatore sia in regime dichiarativo, dovrà pagare l’imposta sostitutiva entro il 17 novembre e indicare successivamente la scelta nel modello Unico 2015.

In ultimo, nel caso in cui ci si trovi in regime di risparmio gestito, non sarà possibile effettuare l’affrancamento poiché i redditi verranno tassati sulla base del momento in cui maturano e non a quelli del realizzo.

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