Cresce il partito di chi punta a un rallentamento nel rialzo dei tassi, sostituendo l’emergenza prezzi con la recessione. Epilogo? Nuovo target al 3% e inflazione come off-setting al Qe. Ma i salari?
Cosa farà la Fed al meeting del FOMC in programma domani e dopo? Proseguirà imperterrita nel suo ciclo di turbo-rialzi, a fronte di un’inflazione ancora da anni Ottanta oppure comincerà un rallentamento degli stessi? Di più, davvero è possibile che, forse influenzata dal clima di dolcetto o scherzetto di Halloween, lancerà i prodromi del vero e proprio pivot, cioè un assist macro all’economia reale (e agli indici azionari) che presupponga un cambio di priorità fra inflazione e recessione?
Nell’attesa (breve), ecco una scenario. Tanto ipotetico quanto sorretto, con il passare delle ore, da indizi di criticità che si fanno sempre più solidi. Stando agli indicatori di Bloomberg, il quadro attuale a cui si sta per approcciare la Federal Reserve sarebbe quello tratteggiato da questi due grafici,
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