Ultime notizie pensioni: Quota 41 e Quota 100, ecco la “rivoluzione” dei 5 Stelle

Alessandro Cipolla

23 Gennaio 2018 - 09:34

Ultime notizie pensioni: Quota 41 e Quota 100 per tutti nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle che vuole superare la legge Fornero.

Ultime notizie pensioni: Quota 41 e Quota 100, ecco la “rivoluzione” dei 5 Stelle

Ultime notizie pensioni: ci sono la Quota 41 e la Quota 100 per tutti i lavoratori nei pensieri del Movimento 5 Stelle, con le due misure che andrebbero a colmare il vuoto che si verrebbe a creare se dovesse concretizzarsi il progressivo superamento della legge Fornero.

Presentato il programma elettorale, il Movimento 5 Stelle scopre le sue carte anche in materia previdenziale. Se della Quota 41 si era parlato già da tempo, le ultime notizie pensioni fanno registrare l’inserimento della Quota 100, della staffetta generazionale, di Opzione Donna e di misure per le categorie usuranti.

Ultime notizie pensioni: Quota 41 e Quota 100 per il M5S

Anche se le prime anticipazioni circolavano già da tempo, l’ufficializzazione del programma elettorale del Movimento 5 Stelle ci ha chiarito una volta per tutte quali siano le intenzioni dei pentastellati sulle pensioni.

Anche se molto più complesso e corposo, i 5 Stelle hanno sintetizzato il loro programma in venti punti fondamentali che per loro possono essere in grado di cambiare in meglio il paese. Le ultime notizie pensioni a riguardo sono adesso più chiare anche se rimangono diversi interrogativi legati soprattutto alle coperture finanziarie necessarie.

L’ultimo punto del documento programmatico del Movimento si intitola proprio “Superamento della legge Fornero”. L’attuale legge quindi nella prossima legislatura verrebbe progressivamente smantellata se i grillini dovessero andare al governo.

Al posto dell’attuale modalità di andare in pensione i pentastellati proporrebbero come linea guida per tutti la Quota 41 e la Quota 100. In sostanza ogni lavoratore potrebbe andare in pensione dopo 41 anni di contributi, a prescindere da quante candeline sono state spente, oppure se la somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati dovessero dare come risultato 100.

Inoltre per le lavoratrici tornerebbe in auge Opzione Donna, provvedimento al momento accantonato per mancanza di fondi, mentre ci sarebbero delle misure anche per i lavori considerati usuranti. Altro principio da introdurre secondo i 5 Stelle sarebbe quello della staffetta generazionale.

Un programma ambizioso

Leggendo le proposte del Movimento 5 Stelle riguardanti le pensioni si notano subito alcune analogie con il programma del centrodestra. Entrambe le forze politiche partono dal presupposto che la riforma Fornero vada cancellata.

Mentre Salvini e Berlusconi però vorrebbero subito mandare in soffitta l’attuale legge, per il carroccio dovrebbe essere il primo provvedimento da fare, i pentastellati propongono un passaggio più soft in un arco di tempo di cinque anni.

Sia il Movimento 5 Stelle che il centrodestra poi propongono come nuovo sistema pensionistico l’estensione per tutti della Quota 41 e della Quota 100. Un punto questo che vede d’accordo entrambi gli schieramenti.

In teoria anche il Partito Democratico non sarebbe contrario a questi due provvedimenti, basti pensare che la Quota 100 è una proposta fatta dal deputato dem e presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano.

Il problema però per il PD è che al momento non sarebbero maturi i tempi per un cambiamento del genere. Tutti gli analisti infatti concordano nell’evidenziare il pericoloso buco di bilancio che si potrebbe creare con una cancellazione della Fornero senza avere prima la certezza della presenza di adeguate coperture finanziarie.

Lo sforbiciamento delle pensioni d’oro e i tagli agli sprechi proposto dal Movimento come modo per trovare i fondi necessari potrebbe non essere del tutto sufficiente. Questo potrebbe bastare nel breve, ma nel lungo periodo si verrebbero a creare diverse problematiche.

Naturalmente c’è sempre modo e tempo per aggiustare la mira e delineare un piano di copertura finanziaria più corposo. La cosa positiva è che al momento ci troviamo di fronte a una idea ben precisa di come si vuole cambiare il sistema previdenziale, toccherà poi agli elettori premiare o meno questa proposta.

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