Guerra commerciale, Trump vuole escludere le compagnie cinesi da Wall Street

Mario D’Angelo

28/09/2019

28/09/2019 - 13:26

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Il presidente USA sta valutando l’esclusione di società quotate come Alibaba e Baidu dalle borse statunitensi

Guerra commerciale, Trump vuole escludere le compagnie cinesi da Wall Street

Una mossa che potrebbe mettere il freno ai colloqui Washington-Pechino. La Casa Bianca starebbe pianificando di bloccare gli investimenti finanziari statunitensi in Cina, rivelano i media americani. Questo potrebbe implicare anche l’esclusione delle compagnie cinesi dalle borse USA. Le azioni di Alibaba, Baidu e altre società sono crollate dopo la notizia.

Trump cerca una nuova leva sui negoziati con Pechino

Le conseguenze della decisione dell’amministrazione Trump, ancora nelle prime fasi di discussione, avrebbe ripercussioni su miliardi di dollari d’investimenti nei maggiori indici, hanno rivelato fonti vicine al dossier.

Il dialogo fra funzionari della Casa Bianca sta avendo luogo mentre Washington e Pechino negoziano su una potenziale tregua dalla guerra commerciale che ha scosso l’economia delle due più grandi potenze mondiali. E proprio in questo periodo Pechino sta rimuovendo limiti agli investimenti stranieri sui propri mercati finanziari.

Il blocco degli investimenti americani, quindi, fornirebbe a Donald Trump una nuova leva per la negoziazione nella trade war, che potrebbe avere effetti anche più distruttivi dei dazi che le due parti hanno alzato da più di un anno a questa parte. Sarà per questo che Trump si è detto fiducioso su una imminente risoluzione del conflitto?

Compagnie cinesi escluse da Wall Street?

Nello specifico, l’amministrazione Trump sta considerando l’esclusione delle compagnie cinesi dagli scambi di mercato USA per limitare l’esposizione delle società americane al mercato cinese. Trump ha dato il via libera alla discussione, ma tempi e modi sono ancora da vedere.

In cima alle preoccupazioni di Washington c’è la grande influenza cinese sulle compagnie private, e il fatto che il governo di Pechino limiti le informazioni finanziarie su marchi quotati.

Depennarli dai listini, per Trump, vorrebbe dire rinforzare le leggi sulla trasparenza, nonché eliminare timori riguardanti la sicurezza nazionale. Su alcune di queste compagnie sono già state imposte sanzioni. La capitalizzazione di mercato delle 156 società cinesi - 11 delle quali sono di proprietà dello Stato - quotate nelle tre borse USA più grandi (NASDAQ, New York Stock Exchange e NYSE American), a Febbraio valeva 1,2 migliaia di miliardi.

Dopo la diffusione della notizia, inizialmente a opera dell’agenzia Bloomberg, i titoli cinesi sono crollati. Alibaba ha perso il 5,2%, JD.com Inc il 6%, Baidu Inc. il 3,7%.

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