Le variazioni nel calendario delle emissioni dei Titoli di Stato inizialmente annunciato dal MEF-Tesoro italiano. BTP e BOT in arrivo ad agosto, le date.
Nuovi BTP, BOT e altri Titoli di Stato italiani in arrivo nel mese di agosto, con alcune novità che sono state annunciate dal MEF Tesoro guidato da Giancarlo Giorgetti.
Rispetto a quanto era stato reso noto con la pubblicazione del calendario delle emissioni di Titoli di Stato italiani previste per il 2025, ci sono state di fatto alcune variazioni, comunicate alla fine di luglio.
Aste BTP, BOT, BTP Short e BTP€i ad agosto 2025
Di seguito il calendario delle emissioni di BTP e BOT che il Tesoro lancerà in questo mese di agosto 2025. Appena tre emissioni: un numero decisamente basso, dopo la scelta del MEF di azzerare due aste.
- Martedì, 12 agosto 2025: Asta BOT.
- Mercoledì, 27 agosto 2025: Asta BOT.
- Giovedì, 28 agosto 2025: Asta Medio Lungo (BTP).
A essere annullate sono state due aste che erano state inizialmente annunciate dal MEF di Giorgetti, con la pubblicazione del calendario delle emissioni dei Titoli di Stato nel 2025. Scompaiono un’asta dei BTP inizialmente prevista e anche un collocamento di BTP€i
Così recita la nota:
“Il MEF comunica che, in considerazione dell’attività di gestione di cassa, non effettuerà l’asta dei titoli a medio-lungo termine prevista per il giorno 13 agosto 2025, nonché l’asta dei BTP€i prevista per il 26 agosto 2025. Tutte le altre aste si terranno regolarmente, compresa l’asta dei BOT del 12 agosto 2025”.

Aste BOT agosto 2025
Le emissioni dei Titoli di Stato italiani partiranno ufficialmente martedì 12 agosto, con l’asta che avrà per oggetto i BOT, buoni ordinari del Tesoro.
La comunicazione al mercato arriverà dal MEF in data 7 agosto, mentre la data per la presentazione delle domande da parte del pubblico è stata fissata all’11 agosto.
La data di regolamento è stata stabilita al 14 agosto 2025.
Per quanto riguarda l’altra asta di BOT a fine mese, in calendario mercoledì, 27 agosto, la comunicazione al mercato arriverà dal MEF in data 22 agosto, mentre la data di presentazione delle domande da parte del pubblico è stata fissata al 26 agosto.
La data del regolamento è stata stabilita al 29 agosto.
I BOT, o anche Buoni Ordinari del Tesoro sono titoli a breve termine, con durata non superiore a 1 anno, privi di cedole.
Il rendimento è dato dallo scarto di emissione, (ovvero dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo pagato).
Nel corso del 2024 le emissioni di BOT sono risultate pari a circa 171 miliardi di euro.
In linea con quanto previsto dalle Linee Guida di gestione del debito pubblico per il 2025, il documento sulle aste dei Titoli di Stato che il MEF ha pubblicato alla fine del 2024, i BOT con scadenza a 12 mesi e quelli con scadenza a 6 mesi saranno offerti nel corso di questo anno 2025, così come è stato così finora, ogni mese, rispettivamente nelle aste di metà e fine mese.
Occhio al nuovo BOT a 6 mesi, possibile alternativa al conto corrente, che è stato collocato dal Tesoro martedì scorso, 29 luglio, per un ammontare di 6,5 miliardi di euro.
Il nuovo BOT, con scadenza al 30 gennaio 2026, ha assistito a una domanda che ha superato quota 9,6 miliardi, con un rapporto di copertura pari 1,48, e un rendimento medio ponderato semplice all’1,993%.
Asta BTP Medio-Lungo agosto 2025
In questo mese agosto 2025 si terrà dunque una unica asta avente per oggetto i i bond con scadenza nel medio-lungo periodo, ovvero i BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, Titoli di Stato caratterizzati da una cedola fissa pagata semestralmente.
Vale la pena di ricordare che, nel corso del 2024, il MEF ha lanciato emissioni di Titoli a medio-lungo termine per un totale poco inferiore ai 377 miliardi di euro, di cui 16 in concambio. Di conseguenza, le emissioni al netto dei concambi sono state pari a 361 miliardi di euro.
Per il 2025 il Tesoro, considerando i prestiti del pacchetto NGEU e dell’attività di gestione delle disponibilità di cassa, ha reso noto alla fine dello scorso anno di stimare emissioni lorde complessive di Titoli a medio lungo termine tra i 330 ed i 350 miliardi di euro, dunque in calo rispetto a quelle del 2024.
Occhio al fattore tassi BCE
Attenzione alle informazioni che sono arrivate di recente dalle ultime aste del Tesoro aventi per oggetto i BTP.
In evidenza, mercoledì scorso 30 luglio, l’asta con cui il MEF ha collocato diversi Titoli di Stato a medio lungo termine, per un valore totale di 9 miliardi di euro.
La grande novità è stata rappresentata dal rialzo dei rendimenti, che è avvenuto a causa dello smorzarsi delle aspettative dei mercati monetari su possibili nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della BCE.
Le speculazioni su nuovi taglli si sono attenuate, dopo la decisione della Banca centrale europea, lo scorso 24 luglio, di lasciare i tassi invariati, per la prima volta dopo le otto sforbiciate che sono iniziate il 6 giugno del 2024 e che sono andate avanti fino alla riunione del 5 giugno del 2025.
Le dichiarazioni rilasciate dalla presidente della BCE Christine Lagarde nella consueta conferenza stampa che segue l’annuncio sui tassi hanno avallato il sospetto che l’Eurotower non abbia fretta di tornare a tagliare i tassi nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo, che ripartiranno nel mese di settembre. (guarda il calendario delle riunioni).
Effetto previsioni tassi BCE su rendimenti BTP in ultima asta
La prospettiva di tassi di interesse nell’area euro ancora fermi ha diminuito a caldo l’appetibilità dei BTP, che hanno reagito di fatto subito male all’ultima riunione della BCE.
Detto questo, sul mercato secondario, la situazione rimane sotto controllo, anche se lo spread BTP-Bund a 10 anni è tornato a superare la soglia degli 80 punti base, dopo averla bucata negli ultimi giorni, capitolando al minimo dal periodo precedente la crisi finanziaria globale del 2008. Sempre sul mercato secondario, i rendimenti dei BTP rimangono sotto pressione, viaggiando attorno al 3,44%, a conferma di come i Titoli di Stato italiani continuino ad avere successo.
Detto questo, il calo delle scommesse su futuri ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE ha fatto sentire i suoi effetti nelle ultime aste di BTP, come ha confermato il rialzo dei rendimenti.
Nell’ultima asta di BTP della scorsa settimana, il MEF ha infatti piazzato BTP a 5 anni con scadenza il 1° ottobre del 2030, per un valore di 2 miliardi di euro, a fronte di un rendimento lordo pari al 2,80%, rispetto al 2,74% della fine di giugno, al record da febbraio.
Collocati anche BTP a 10 anni per un valore di 3,5 miliardi di euro, con scadenza fissata al 1° ottobre 2035 e un rendimento lordo salito al 3,52%, dal 3,48% di giugno, al valore più alto degli ultimi due mesi.
I rendimenti dei CCTeu - emessi per 2 miliardi di euro con scadenza all’aprile del 2034 - sono invece scesi, dal 3,16% precedente al 3,13%. Il Tesoro ha riaperto infine il BTP a 10 anni, con scadenza nell’aprile del 2030, per un importo di 1,5 miliardi di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA