Riduzione tasse e lotta all’evasione: l’incontro di Conte con i sindacati

Rosaria Imparato

18 Settembre 2019 - 17:13

Riduzione delle tasse e lotta all’evasione: questi i punti chiave dell’incontro che si è svolto tra Conte e i sindacati a Palazzo Chigi il 18 settembre. Previsto nella Legge di Bilancio 2020 anche un piano per il Mezzogiorno.

Riduzione tasse e lotta all’evasione: l’incontro di Conte con i sindacati

Riduzione delle tasse e lotta concreta all’evasione fiscale: sono questi due dei temi principali affrontati durante l’incontro tra Giuseppe Conte e i sindacati si è svolto il 18 settembre 2019 a Palazzo Chigi.

È stato proprio il Presidente del Consiglio dei Ministri a convocare il vertice con CGIL, CISL e UIL per mostrare la rilevanza che i sindacati e le associazioni avranno durante il suo secondo Governo.

All’incontro hanno partecipato anche il Ministro dell’Economia Gualtieri e il Ministro del Lavoro Catalfo, mentre i sindacati erano rappresentati dai tre segretari generali Maurizio Landini (CGIL), Annamaria Furlan (CISL) e Carmelo Barbagallo (UIL).

I punti chiave del vertice sono stati la necessità di ridurre la pressione fiscale, anche sul lavoro, la lotta all’evasione e un piano strutturale per il Mezzogiorno.

Riduzione tasse e lotta all’evasione: l’incontro di Conte coi sindacati

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato i sindacati a Palazzo Chigi il 18 settembre 2019 per discutere dei punti fondamentali che dovranno esserci nella Legge di Bilancio 2020.

Tra gli aspetti chiave che sono stati evidenziati da Giuseppe Conte la necessità di ridurre la pressione fiscale che affligge gli italiani e la lotta all’evasione.

Meno tasse e seria lotta all’evasione fiscale sono strettamente collegati, perché, come ha detto Giuseppe Conte, “Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno”.

In programma nella nuova legge di bilancio, che inizierà ad avere una forma più precisa una volta che il Governo presenterà la Nota di aggiornamento al DEF entro il 27 settembre, anche investimenti green e un piano strutturale per interventi nel Mezzogiorno.

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che continueranno a esserci sia il reddito di cittadinanza che “quota 100” sulle pensioni.

Conte, inoltre, ha annunciato ai sindacati che ci sarà una priorità del suo secondo Governo anche la sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di potenziare le misure preventive degli incidenti che si verificano sempre più spesso.

A tal proposito il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha dichiarato la sua intenzione di coinvolgere le parti sociali insieme al Ministero della Sanità per iniziare un percorso costruttivo sulla sicurezza sul lavoro.

I sindacati soddisfatti dell’incontro con Conte, dubbi su quota 100

Il vertice che si è svolto a Palazzo Chigi è durato circa un’ora e mezza e ha lasciato soddisfatti i sindacati, che hanno visto nel secondo Governo di Conte un modo di lavorare positivo e a lungo termine.

Questo quanto dichiarato da Maurizio Landini, rappresentante della CGIL, e ripreso da Adnkronos:

«Ed è un metodo positivo perché vuol dire voler riaprire quel canale ascolto e discussione con chi nel paese rappresenta le organizzazioni sociali. (...) C’è proprio l’impegno, nei prossimi giorni, a definire un calendario in vista della presentazione della manovra entro metà ottobre».

Previsti quindi ulteriori incontri con le parti sociali nei giorni a venire per discutere di altri punti, oltre quelli toccati oggi 18 settembre, che faranno parte della Legge di Bilancio 2020.

Il segretario generale della CGIL ha anche commentato quota 100 e reddito di cittadinanza, parlando della necessità di un’analisi approfondita di entrambe le questioni per capire se le due misure sono state efficaci o hanno bisogni di miglioramenti.

Il tema pensioni preoccupa anche Carmelo Barbagallo, segretario UIL, seppur contento dell’invito di Giuseppe Conte a remare tutti nella stessa direzione.

Per Anna Maria Furlan, segretario della CISL, il programma esposto dal Presidente del Consiglio è un buon punto di partenza ma sono necessari segnali forti da inserire nella manovra, a partire dal taglio delle tasse ai pensionati fino all’aumento delle buste paga dei lavoratori.

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