Sondaggi politici, gli ultimi dati sorridono al Centrodestra. Opposizioni giù, preoccupano le intenzioni di voto a poche settimane dalle regionali.
La fiducia degli italiani nel governo sembra inattaccabile, come confermano gli ultimi dati sulle intenzioni di voto rilevati dal sondaggio Swg per il Tg La7. Dopo la flessione della scorsa settimana, infatti, Fratelli d’Italia torna a crescere, guadagnando un significativo +0,4% che lo mantiene saldamente in vetta. Buone notizie arrivano anche per la Lega, che registra a sua volta un incremento nei consensi.
Sul fronte delle opposizioni, invece, lo scenario è tutt’altro che positivo: i due principali partiti, Partito Democratico e Movimento 5 stelle, risultano entrambi in calo, un duro colpo per chi spera che il cosiddetto campo largo possa rappresentare un’alternativa credibile al governo in vista delle prossime elezioni politiche (che, comunque, non si terranno prima del 2027).
Le ultime intenzioni di voto, inoltre, rappresentano anche un segnale d’allarme in vista delle imminenti elezioni regionali, pur restando le amministrative un banco di prova spesso slegato dai sondaggi nazionali data la pluralità di fattori locali che incidono sul risultato finale.
Vediamo allora nel dettaglio cosa dicono gli ultimi sondaggi politici e come la situazione sia cambiata rispetto alla scorsa settimana.
Sondaggi politici, il centrodestra può esultare
Gli ultimi dati sui sondaggi politici non lasciano spazio a interpretazioni: se si votasse oggi, il governo Meloni avrebbe i numeri per continuare a governare con la stessa alleanza formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.
Secondo il sondaggio realizzato da Swg per il Tg La7, infatti, complessivamente il Centrodestra segna una crescita, mentre gran parte dell’opposizione arretra.
Fratelli d’Italia si conferma il primo partito italiano con il 30,4%, guadagnando nell’ultima settimana uno 0,4% che consolida il suo vantaggio, ormai vicino ai nove punti, sul secondo partito. Una crescita costante, mantenendo la tendenza positiva già registrata nel corso dell’estate.
Sempre nella coalizione di governo, la Lega sale all’8,7% (+0,1), un risultato che conferma una sostanziale stabilità, per quanto comunque il consenso resti pari a meno di un terzo rispetto a quello del partito di Giorgia Meloni. Un distacco che pesa anche nella definizione delle candidature per le regionali in Veneto, dove il Carroccio rivendica un ruolo centrale.
Forza Italia, invece, si attesta all’8,1%, a fronte di un calo di due decimi, e vede aumentare leggermente il divario con la Lega. Tuttavia, lo scarto tra i due resta di poco superiore al mezzo punto e sarà soprattutto la prova delle prossime elezioni regionali a chiarire i rapporti di forza interni alla coalizione.
Chiude il quadro del centrodestra Noi Moderati, stabile all’1%. Nel complesso, la coalizione raccoglie il 48,2% dei voti, una percentuale sufficiente a garantire la guida del Paese anche in caso di elezioni anticipate.

Calo di consensi per l’opposizione
Sul fronte delle opposizioni, invece, la settimana è stata negativa per i maggiori partiti. Il Partito Democratico scende al 21,9% (-0,3), restando comunque su valori più alti rispetto a quelli precedenti alle elezioni europee 2024 ma senza riuscire a ridurre la distanza con la maggioranza.
Il Movimento 5 stelle arretra al 13,3% (-0,3), confermando le difficoltà di costruire, insieme al Pd e all’Alleanza Verdi-Sinistra, una coalizione in grado di insidiare il centrodestra. Quest’ultima forza si ferma al 6,6% (-0,2), portando l’area del centrosinistra al 41,8%.
In controtendenza crescono due partiti minori: Azione di Carlo Calenda sale al 3,4% (+0,1), mentre +Europa raggiunge il 2,1% (+0,1).
Stabile al 2,4% Italia Viva di Matteo Renzi. Sommando IV e +Europa al centrosinistra (ma senza Azione, come avverrà nelle regionali), il risultato arriverebbe al 46,3%, poco meno di due punti sotto il centrodestra. Un distacco non incolmabile, ma che al momento segna un chiaro vantaggio per la maggioranza.

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