Sondaggi politici, oggi questo sarebbe il nuovo governo in Italia

Simone Micocci

10 Settembre 2025 - 11:10

Sondaggi politici, cosa succede se si votasse oggi? Ecco quale sarebbe il «nuovo» governo in Italia.

Sondaggi politici, oggi questo sarebbe il nuovo governo in Italia

Con la fine dell’estate riprendono i sondaggi politici di Swg per il Tg di La7, un appuntamento fisso in quanto ci offre una panoramica sullo stato di salute dei vari partiti presenti in Italia. Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle: chi ha guadagnato maggiori consenti nell’ultimo periodo? Chi vincerebbe le elezioni nel caso in cui si votasse oggi considerando anche il supporto di altri partiti come Lega e Forza Italia?

Il governo Meloni attualmente è il quarto più longevo della storia e a oggi non sembrano esserci ragioni che potrebbero portare a una fine anticipata del mandato. Ma anche laddove si rivotasse oggi la composizione delle Camere non sarebbe tanto diversa da quella attuale, confermando la maggioranza di Centrodestra che tuttavia non supera il 50% delle preferenze, almeno stando a quanto rivelato dagli ultimi sondaggi politici.

Anche perché rispetto all’ultima settimana il Centrodestra non può sorridere visto che c’è stata una lieve, seppur irrilevante flessione di Fratelli D’Italia, mentre la Lega resta stabile. Solo Forza Italia guadagna qualcosa, mentre più tangibile è la crescita di Pd e M5s che tuttavia ancora oggi restano lontani dal primato del partito di Meloni.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono oggi le intenzioni di voto in Italia come riportate dagli ultimi sondaggi, un’informazioni molto importante anche alla luce delle prossime elezioni regionali che si terranno nel 2025 in Italia.

Gli ultimi sondaggi politici, bene Pd e M5s, flessione per Fratelli d’Italia

Dall’ultima rilevazione Swg per il Tg La7, andata in onda nella serata di lunedì 8 settembre, Fratelli d’Italia resta nettamente al comando con il 30% dei consensi, anche se segna un piccolo arretramento dello 0,2% rispetto alla settimana precedente. Un calo che seppur minimo è significativo, in quanto testimonia come il partito di Giorgia Meloni si trovi ormai su una quota di consenso molto alta, probabilmente vicina al tetto massimo, con margini di crescita sempre più ridotti.

Alle sue spalle, il Partito Democratico conferma il suo trend positivo: con una crescita dello 0,2% si porta al 22,2%, consolidando il ruolo di principale forza di opposizione. La segretaria Elly Schlein può leggere questo risultato come un segnale incoraggiante, che conferma la capacità del Pd di recuperare terreno e di rafforzare la sua posizione nello scenario politico nazionale. Anche il Movimento 5 Stelle compie un passo avanti: con un incremento dello 0,3% raggiunge il 13,6%, consolidandosi così come la terza forza politica in Italia, continuando così a giocare un ruolo chiave in qualsiasi ipotesi di ricomposizione del campo progressista.

Ritornando al fronte del Centrodestra, la Lega resta ferma all’8,3%, confermando una fase di stabilità ma anche di difficoltà nel recuperare i livelli di consenso che aveva raggiunto durante la leadership di Matteo Salvini nei suoi momenti di massimo splendore. Meglio va a Forza Italia, che cresce dello 0,1% e raggiunge anch’essa l’8,3%, segnando così una sostanziale parità con il Carroccio.

Sondaggi politici SWG dell'8 settembre Sondaggi politici SWG dell’8 settembre Fonte immagine: Tg La7

Segnali positivi arrivano anche dal versante della sinistra radicale: Verdi e Sinistra salgono al 6,8%, consolidando la loro presenza nello scenario politico e garantendo un apporto non trascurabile nelle future alleanze di centrosinistra. Più indietro restano invece le forze centriste e liberali: Azione si attesta al 3,3%, Italia Viva al 2,4%, +Europa al 2% e Noi Moderati all’1%, valori che confermano la difficoltà dei partiti minori a ritagliarsi uno spazio significativo.

Sondaggi politici SWG dell'8 settembre (altri partiti) Sondaggi politici SWG dell’8 settembre (altri partiti) Fonte immagine: Tg La7

Cosa succederebbe se si votasse oggi?

Se oggi si andasse alle urne, il quadro parlamentare non sarebbe molto diverso da quello attuale. Sommando i consensi, il Centrodestra (FdI, Lega, Forza Italia e Noi Moderati) si attesterebbe poco sotto il 48%, garantendo comunque la maggioranza relativa e la possibilità di governare. Dall’altra parte, il campo progressista (composta da Pd, M5S, Verdi-Sinistra, +Europa e Azione) arriverebbe a circa il 47%, confermando - in caso di un’alleanza tra le singole forze politiche - un sostanziale equilibrio.

Il dato più evidente, però, è che Fratelli d’Italia da sola raccoglie quasi quanto Pd e M5S messi insieme, mantenendo Giorgia Meloni in una posizione di forza indiscutibile. Allo stesso tempo, la crescita parallela di dem e pentastellati lascia intravedere un’opposizione sempre più competitiva, che potrebbe sfruttare le prossime elezioni regionali d’autunno 2025 come banco di prova per testare alleanze e programmi comuni.

In altre parole, se anche oggi non ci sarebbero i presupposti per un cambio di governo, i numeri raccontano comunque di una sfida politica sempre più serrata: da un lato una maggioranza che tiene, dall’altro un’opposizione che, pur lontana, guadagna terreno e potrebbe rendere più complessa la partita in vista delle elezioni politiche del 2027.

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