Riversamento spontaneo ricerca e sviluppo: come compilare il modello per la richiesta

Caterina Gastaldi

15 Giugno 2022 - 12:07

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È possibile procedere con il riversamento spontaneo in caso di utilizzo indebito del bonus ricerca e sviluppo: ecco come compilare il modello.

Riversamento spontaneo ricerca e sviluppo: come compilare il modello per la richiesta

Nel caso in cui si fosse in una situazione in cui si è usufruito del bonus di ricerca e sviluppo senza averne diritto allora è possibile procedere con il riversamento spontaneo, evitando così di incorrere in problematiche e sanzioni.

Non è un’opzione possibile in tutti i casi, ma per coloro che rispettano le caratteristiche richieste è disponibile il modello per procedere con la sanatoria.

Il modello in questione è suddiviso in tre parti principali che sarà necessario compilare prima di inviarlo per procedere con la richiesta di riversamento spontaneo. Di seguito tutte le istruzioni necessarie in questo caso.

Chi è escluso dalla possibilità di riversamento

Non tutti hanno la possibilità di accedere a questa opzione, infatti la richiesta di riversamento non può essere presentata nel caso in cui sia accertato o constatato che il credito d’imposta utilizzato in compensazione sia il risultato:

  • di frodi e condotte fraudolente;
  • di fattispecie oggettivamente o soggettivamente simulate;
  • di mancanza della documentazione idonea a dimostrare il sostenimento delle spese ammissibili al credito d’imposta;
  • di false rappresentazioni della realtà attraverso documenti falsi e/o fatture che documentano operazioni inesistenti.

Non solo, a non poter presentare la richiesta per la procedura sono anche i casi in cui sia già stato accertato con un atto di recupero crediti o con altri provvedimenti impositivi, resi definitivi alla data 22 ottobre 2021.

Compilazione del frontespizio

La prima parte da cui è composto il file per la richiesta di riversamento spontaneo ricerca e sviluppo è il frontespizio.

All’interno di questa sezione, che occupa la prima facciata dopo le informazioni relative al modulo e al trattamento dei dati, è necessario andare a inserire tutte le informazioni riguardanti l’istanza, la persona che fa richiesta, e il periodo di maturazione del credito.

È anche presente un rigo destinato ai dati dell’intermediario che si occuperà dell’invio telematico del modello, e altri due per gli eventuali dichiaranti diversi dal contribuente, come eredi o curatore, che ha usufruito dei fondi senza averne effettivo diritto.

Sarà necessario inserire codice fiscale, nome, cognome, sesso, data e comune di nascita, sigla della provincia e i propri recapiti. Nel caso in cui a fare la richiesta non fosse una persona fisica, allora bisognerà inserire la denominazione o la ragione sociale che risulta dall’atto costitutivo, oltre alla natura giuridica.

All’interno del modello sarà necessario utilizzare alcuni codici specifici, reperibili nel file Pdf delle istruzioni. Si ricorda comunque che si può presentare una sola istanza.

All’interno del frontespizio sarà anche necessario inserire la propria firma.

Modello richiesta di accesso alla procedura
Richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo

Compilazione delle sezioni dalla I alla V

All’interno delle sezioni dalla I alla V bisogna andare a indicare tutte le informazioni relative alla maturazione del credito che si intende restituire. Ogni sezione, composta da due facciate, è dedicata a un periodo d’imposta differente, ovvero: 2015, 2016, 2017, 2018, e 2019.

Si dovranno compilare solo le sezioni di interesse, ed è possibile inserire moduli aggiuntivi nel caso in cui lo spazio a disposizione per ogni sezione non dovesse risultare sufficiente.

Sarà inoltre necessario selezionare, per ogni sezione che si va a compilare, almeno una delle seguenti cause che hanno portato all’appropriazione indebita del credito di ricerca e sviluppo (è comunque possibile selezionarne più di una):

  • rideterminazione della media di riferimento;
  • errata applicazione del comma 1-bis dell’articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013;
  • spese che, anche in parte, non sono ammissibili al credito d’imposta:
  • spese relative ad attività ammissibili determinate in violazione dei principi di pertinenza e congruità.

Sarà poi necessario inserire tutti i dati richiesti e procedere anche con la compilazione di una dichiarazione analitica.

Compilazione della sezione VI

L’ultima sezione è un riepilogo di quanto si è andato a inserire in precedenza. Inoltre, è la zona in cui è necessario inserire la modalità di pagamento da utilizzare tra le due diverse opzioni disponibili.

Infatti è possibile versare quanto dovuto sia in un’unica soluzione, sia in tre diverse rate annuali, inserendone l’importo.

Come ed entro quando presentare il modello

La modalità di presentazione accettata è solo quella digitale, attraverso il portali Entratel o Fisconline da parte di personale abilitato. Il modello per la richiesta si può presentare entro il 30 settembre 2022.

Il pagamento (o pagamenti nel caso in cui si sia scelta la modalità rateizzata) è da fare utilizzando il modello F24 Elide, rispettando le seguenti date:

  • nel caso in cui si sia scelto di versare tutto il dovuto in un’unica soluzione, allora il pagamento sarà da fare entro il 16 dicembre 2022;
  • per chi decidesse di utilizzare la rateizzazione, il primo versamento dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2022, il secondo il 16 dicembre 2023, e il terzo entro il 16 dicembre 2024.

Si ricorda che, nel caso in cui si scegliesse l’opzione rateizzata, a partire dal 17 dicembre 2022 si dovranno anche aggiungere gli interessi ai due pagamenti seguenti.

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