Denuncia per appropriazione indebita: ecco come fare

Isabella Policarpio

06/11/2019

06/11/2019 - 16:37

condividi

Come si denuncia l’appropriazione indebita e a chi bisogna rivolgersi? Qui tutte le informazioni per denunciare

Denuncia per appropriazione indebita: ecco come fare

Come si riconosce e come si denuncia alle autorità l’appropriazione indebita?
L’appropriazione indebita si verifica quando un soggetto si impossessa di denaro o cose mobili altrui per procurare un profitto a sé stesso, a danno del legittimo proprietario. In base al tipo di appropriazione, la legge prevede due modalità per perseguire il reato: la denuncia e la querela, che avremo modo di chiarire nel dettaglio.

Chi denuncia l’appropriazione indebita compie un gesto molto importante in quanto mette in moto la macchina investigativa e poi giudiziaria volta a verificare che il reato sia stato commesso veramente e a perseguire il o i colpevoli.

Dunque, chi ha subito un’appropriazione indebita, dopo essersi accertato che il fatto configuri concretamente la fattispecie di reato ex articolo 646 del Codice Penale, può rivolgersi agli uffici delle Forze dell’ordine (questure, Polizia postale, Arma dei carabinieri), descrivere il fatto e dare impulso alle indagini. Ecco come fare.

Denuncia per appropriazione indebita: come riconoscere questo reato?

Prima di procedere con l’atto di denuncia/querela per appropriazione indebita, occorre essere certi di aver subito una condotta ascrivibile al delitto in questione. Il reato di appropriazione indebita è disciplinato dall’articolo 646 del Codice Penale, e si verifica quando un soggetto si appropria di denaro o cose mobili altrui su cui ha il possesso per procurare un ingiusto profitti a sé stesso o ad altri.

Occorre fare una distinzione:

  • se il reato è commesso su denaro o cose altrui di cui il colpevole ha il possesso, il fatto è perseguibile a querela dell’interessato (colui che ha subito il danno);
  • se il reato è commesso su beni che il colpevole possiede in virtù di un deposito necessario - non dovuto ad un atto di liberalità delle parti ma a cause di necessità come un incendio o un terremoto - il fatto è perseguibile a denuncia.


Ora che abbiamo chiarito cosa si intende per “appropriazione indebita” ai fini della legge italiana, se ritieni di essere stato vittima di questo reato ti indicheremo come reagire davanti alle Autorità, in entrambe le ipotesi, che si tratti di denuncia o di querela.

Denuncia per appropriazione indebita: a quali autorità bisogna rivolgersi?

Come abbiamo visto, chi è vittima di appropriazione indebita può portare a conoscenza delle autorità il fatto in diversi modi, a seconda del titolo del deposito sul denaro o sulle cose mobili.

Nel caso in cui il deposito era “necessario” (quindi per una forza maggiore) il fatto è perseguibile a denuncia. Per fare una denuncia la vittima può recarsi in uno degli uffici delle Forze dell’ordine. Qui occorrerà compilare l’apposito modulo, indicando tutti gli elementi del fatto il più dettagliatamente possibile. Gli anziani ed i portatori di handicap con difficoltà motorie possono richiedere il servizio di denuncia a domicilio chiamando il 113. La denuncia non è sottoposta ad alcun limite temporale e può essere presentata sia in forma scritta che orale (l’ufficiale in servizio si occuperà di raccogliere le informazioni in un verbale).

Per ulteriori dettagli sulle modalità di presentazione della denuncia consigliamo la lettura del nostro articolo di approfondimento su come fare una denuncia.

In tutti gli altri casi, invece, la vittima dovrà presentare un atto di querela presso uno degli uffici delle Forze dell’ordine, entro 3 mesi dal fatto. Nel dettaglio, la querela per aggressione potrà essere presentata al pubblico ministero, alla polizia giudiziaria (quindi presso una stazione dei Carabinieri o un commissariato di Polizia) o all’ufficio consolare (ma solo se si risiede all’estero).

L’atto di querela deve contenere:

  • la descrizione del fatto;
  • eventuali notizie circa l’autore;
  • eventuali prove;
  • la chiara manifestazione di volontà del querelante perché il colpevole sia punito;
  • la sottoscrizione del querelante o del suo avvocato.

Le conseguenze della denuncia/querela

Dopo aver sporto la denuncia o la querela, indicando tutte le informazioni a disposizione necessarie a circostanziare il fatto, le Forze dell’ordine si mettono in moto per indagare sulla veridicità dell’accusa.

Quindi, le Forze dell’ordine, guidate dal pubblico ministero, devono verificare se il reato che è stato denunciato dalla vittima esiste, cercare eventuali prove e perseguire i colpevoli. Le indagini hanno una durata di 6 mesi, prolungabili quando ci sono particolari difficoltà.

Al colpevole verrà notificato un atto che comunica la conclusione delle indagini e l’intenzione di aprire un processo. In caso di sentenza di condanna, la pena per il delitto di appropriazione indebita è la reclusione fino a 3 anni e la multa fino a 1.032 euro.

Se il fatto è commesso su cose detenute a titolo di deposito necessario, il giudice aumenta la pena fino a ⅓.

Argomenti

# Reato

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO