Riunione BCE: cosa è successo nell’ultima conferenza di Draghi

C. G.

24/10/2019

24/10/2019 - 15:48

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Riunione BCE ottobre 2019: al setaccio l’ultima conferenza stampa di Mario Draghi

Riunione BCE: cosa è successo nell’ultima conferenza di Draghi

La riunione BCE di ottobre 2019 e la conferenza stampa di Mario Draghi si sono ufficialmente concluse.

Come previsto, la banca centrale non ha toccato il costo del denaro lasciando invariati tutti i tassi di interesse di riferimento.

A prescindere dalle decisioni di politica monetaria, comunque, quello di oggi è stato un evento atteso dal mercato intero. L’odierna riunione BCE è stata l’ultima di Mario Draghi ed è soprattutto per questo che la sua conferenza stampa è risultata così attesa.

D’altronde negli ultimi 8 anni il governatore si è trovato a fronteggiare eventi di portata epocale, dalla crisi finanziaria globale fino ad arrivare alla guerra commerciale e al nuovo indebolimento dell’economia.

Nelle righe che seguiranno Money.it ha seguito la conferenza stampa di Draghi e tutta la riunione BCE tramite aggiornamenti tradotti in italiano in tempo reale.

Riunione BCE e conferenza stampa - Aggiornamenti LIVE

Di seguito gli aggiornamenti in tempo reale sull’odierna riunione BCE a cominciare dalle decisioni sui tassi di interesse fino ad arrivare al termine della conferenza stampa di Draghi.

15:37 - Fine della conferenza stampa

Si è conclusa con qualche minuto di ritardo rispetto al solito e senza saluti particolari l’ultima riunione BCE di Mario Draghi. Dopo 8 anni, la palla passerà a Christine Lagarde con cui ci diamo appuntamento al prossimo 12 dicembre.

15:36 - L’importanza delle banche nazionali

Le banche centrali nazionali sono fondamentali per la nostra comunicazione costante. La controparte naturale dei banchieri centrali è costituita da coloro che implementano le decisioni prese (come le banche). Allo stesso tempo l’indipendenza della BCE si basa proprio sul loro appoggio.

15:33 - Focus su Italia e moneta unica

L’euro è irreversibile. Nonostante in alcune parti del governo italiano si pensi il contrario. La popolarità dell’euro è ai massimi storici.

15:31 - La qualità dello staff

D: “Quanto è stata importante?”

R: “Credetemi per me è stata davvero importante. La qualità delle nostre dichiarazioni viene dalla qualità del lavoro dello staff. È un ingrediente del nostro successo. Dobbiamo essergli grati”.

15:30 - Cosa cambierebbe dell’Eurozona?

C’è una cosa che tutte le unioni monetarie di successo hanno ed è una capacità fiscale centrale. È molto importante avere una cosa del genere. Deve essere creata in modo che non faccia più male che bene.

15:26 - La Grecia

Questo è stato un nostro grande successo. I sacrifici maggiori però sono stati quelli fatti dalla popolazione. Vediamo tutti gli sviluppi in Grecia come uno stimolo a continuare su questa strada.

15:22 - C’è rischio di bolla finanziaria?

Ci sono delle valutazioni particolarmente tirate in alcuni settori come l’immobiliare, ma non vediamo rischi di bolla generalizzati. Al massimo locali (come alcuni segmenti dell’obbligazionario). Comunque sia questi rischi non derivano dalla politica monetaria della BCE.

15:21 - Focus su Germania

Dobbiamo accogliere il nuovo membro tedesco in maniera calorosa.

15:20 - Draghi verso la politica?

Si ipotizza un rientro in patria di Draghi come futuro Presidente della Repubblica, ma il governatore ribadisce che non sa cosa farà una volta lasciata la BCE.

15:18 - SuperMario

D: “Cosa si porterà dietro dopo questa esperienza?”

R: “Non è facile rispondere. È stata intensa, profonda e affascinante. Ma è troppo presto per dirlo.”

15:14 - Tassi e politiche fiscale

Se volete vedere vedere tassi di interesse più alti bisogna far diventare più attive le politiche fiscali.

15:11 - Il peso della politica

Sì, è vero, ci sono pressioni politiche sulle banche centrali. Quelle sulla BCE però non sono mai state paragonabili a quelle sofferte da altri Paesi.

15:09 - Cosa pensa delle critiche che le sono state rivolte?

Spesso le critiche non sono state pertinenti al nostro mandato. Ma noi siamo rimasti fermi in questo senso.

15:08 - Cosa farà adesso?

Non ho idee in merito. Ma se volete dettagli in più chiedete a mia moglie.

15:08 - Come è andato il meeting di oggi?

C’è stato un senso generale di unità.

15:05 - Di cosa va più fiero?

Non c’è nulla di specifico, ma se dovessi scegliere sceglierei il modo in cui io e il Consiglio abbiamo portato avanti il nostro mandato. Di questo dobbiamo essere molto fieri. Mai arrendersi.

15:00 - Rimpianti e consigli

D: “Qual è il suo più grande rimpianto e quale consiglio darebbe a Christine Lagarde?”

R: “Mi spiace ma non posso rispondere a nessuna delle due domande. Non si può cambiare il passato a meno che tu non sia uno storico. E non ci sono consigli da dare, lei sa perfettamente cosa fare”.

14:57 - Uno sguardo al passato

Draghi ha ricordato che durante il 2017 la banca centrale ha modificato la politica monetaria e si è preparata ad abbandonare l’alleggerimento. Poi però le cose sono cambiate e la BCE ha dovuto agire di conseguenza perché è questo quello che fa.

“Come mi sento? Come qualcuno che sta cercando di portare a termine il suo mandato nel modo migliore.”

14:56 - Ancora divisioni nel Consiglio

D: “Date le divisioni interne sente di avere ancora le stesse opzioni di politica monetaria?”

R: “Sfortunatamente ciò che è accaduto dopo la riunione BCE di settembre ha mostrato abbondantemente che la determinazione del Consiglio ad agire è stata giustificata.” Il riferimento è alla progressiva debolezza della Germania.

14:52 - I mercati dopo la riunione di settembre

“Non credo che i mercati abbiano capito male quello che abbiamo detto il mese scorso. Anzi hanno compreso alla perfezione.”

14:50 - Focus su Lagarde

D: “Lagarde ha partecipato all’odierna riunione BCE. Qual è stata la sua visione di politica monetaria?”

R: “Christine Lagarde ha preso parte al meeting ma non ha partecipato alle discussioni.”

14:45 - Di cosa dovremmo avere paura?

Dalla stampa arriva una domanda interessante. Si chiede a Draghi quali potrebbero essere i maggiori rischi (nel breve e nel lungo periodo) da prendere in considerazione in Eurozona. Per il governatore il rischio più grande di tutti è la recessione (sia europea che globale).

14:42 - Il Consiglio è diviso?

Il presidente ha ricordato che non è la prima volta che emergono differenze all’interno del Board. Nulla di cui preoccuparsi a quanto pare. Le decisioni odierne sono state prese all’unanimità.

14:41 - Al via le domande. Si parte con i tassi

Si chiede a Draghi se tassi di interesse a questi livelli stanno davvero facendo più bene che male. Il Presidente ne è convinto: il loro impatto è positivo. Siamo esattamente nella direzione che volevamo intraprendere. La BCE sta comunque monitorando i rischi. Bisogna distinguere tra diversi soggetti. In generale l’impatto sull’economia è stato positivo, ma a settembre è stato introdotto il tiering proprio per compensare gli effetti negativi sulle banche.

14:39 - Il monito a fare di più

Come di consueto la lettura di Draghi si è conclusa con un monito alle economie dell’Eurozona che dovrebbero fare di più, soprattutto quelle con un debito pubblico più ampio. L’unione bancaria è ancora necessaria.

14:37 - L’inflazione

Secondo Draghi la politica monetaria riuscirà a far innalzare l’inflazione verso il target prestabilito. Un ampio grado di stimolo è ancora necessario.

14:35 - Occhio ai rischi

I dati economici in arrivo continuano a puntare verso una crescita comunque positiva nonostante i rischi al ribasso tra cui la guerra commerciale e le incertezze politiche. Le costruzioni e i servizi continuano a mostrarsi resilienti. I rischi sono orientati al ribasso a causa dei fattori geopolitici, del protezionismo e delle vulnerabilità nei mercati emergenti.

14:34 - Draghi sul rallentamento

La crescita dell’occupazione e dei salari sta aiutando a contrastare gli effetti derivanti da un rallentamento economico ormai evidente.

14:33 - La BCE è sempre pronta

Il Consiglio Direttivo è pronto a cambiare in ogni momento i propri strumenti per accertarsi la convergenza dell’inflazione verso il target.

14:31 - Si parte

Come di consueto Draghi ha iniziato la riunione BCE leggendo il comunicato stampa inerente le decisioni prese nel meeting, al quale hanno partecipato anche Lagarde e Dombrovskis.

Ore 14:24 - Sale l’attesa

Il mercato intero attende Mario Draghi, l’uomo che per 8 anni ha guidato la politica monetaria del blocco. L’euro dollaro sta viaggiando intorno alla parità su quota 1,112.

Ore 13:45 - Tassi fermi a ottobre

Come previsto dalla maggior parte del mercato la Banca Centrale Europea non ha toccato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali né quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale, rimasti rispettivamente allo 0,00% e allo 0,25%. Invariati anche i tassi sui depositi, gli stessi che nell’ultima riunione BCE sono stati portati da -0,4% a -0,5%.

Il costo del denaro, si legge nel comunicato, rimarrà su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché l’inflazione non raggiungerà un livello vicino ma inferiore all’agognato 2%.

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Il contenuto seguente è stato redatto prima della riunione BCE e ha riguardato le attese del mercato sul meeting e sulla conferenza stampa
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Le previsioni

Quello di oggi si rivelerà un meeting solenne visto l’addio di Mario Draghi. Secondo la maggior parte del mercato, la politica monetaria verrà in qualche modo messa da parte e la riunione BCE di ottobre finirà per assumere un tono più cerimoniale che sostanziale.

D’altronde, il mese scorso il Consiglio Direttivo ha annunciato diverse misure di stimolo che hanno fatto riflettere. Innanzitutto l’istituto centrale ha tagliato i tassi sui depositi (già negativi) dal -0,4% al -0,5% introducendo il cosiddetto Tiering.

Poi è stato il turno del Quantitative Easing, che dopo neanche un anno di stop è stato nuovamente introdotto, stavolta senza alcun tipo di scadenza.

Insomma, la riunione BCE di settembre è stata carica di novità per cui è probabile che nella giornata odierna non verranno comunicati cambiamenti di rilievo. Questo però non esulerà il mercato dal monitoraggio della conferenza stampa di Draghi al quale verranno sicuramente poste domande interessanti.

Tra gli argomenti più scottanti:

  • la Brexit;
  • la Legge di Bilancio 2020 dell’Italia;
  • la guerra commerciale USA-Cina;
  • gli stimoli fiscali in Eurozona.

Come di consueto la riunione BCE si svilupperà in due fasi: alle ore 13:45 verranno comunicate le decisioni su tassi e QE, mentre alle 14:30 inizierà l’ultima conferenza stampa di Mario Draghi.

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