L’elezione del presidente del Senato e il foglietto di Berlusconi hanno aperto una pagina di crisi nella formazione del governo. Si formerà senza Forza Italia?
Gli incontri, gli scontri, gli scambi di opinioni, non il testo della canzone di Caparezza, ma quanto sta accadendo tra la leader di Fratelli d’Italia e Silvio Berlusconi. Secondo il co-fondatore di FdI Guido Crosetto non ci sono dubbi: non ci sarà un governo senza Forza Italia. “Nessuno vuole fare un governo senza Forza Italia o che non sia di centrodestra”, commenta Crossetto in un’intervista a Quotidiano Nazionale. Tra i due leader si è giocato un braccio di ferro per le cariche, ma dopo la rottura al Senato la ricomposizione è già stata visibile alla Camera, con l’elezione di Lorenzo Fontana votato anche da Forza Italia.
È vero, gli appunti di Berlusconi su Giorgia Meloni hanno avuto l’effetto di un terremoto d la risposta della leader di FdI, che ha dichiarato la mancanza di un punto, ovvero che non è ricattabile, non ha aiutato a sgonfiare la pressione. Tanto che Berlusconi ha dichiarato che resterà ad Arcore fino alla prossima seduta del Senato, prevista per mercoledì. Eppure Forza Italia, come ha dichiarato lo stesso Silvio Berlusconi, è decisiva per il successo del centrodestra e determinante per la formazione del prossimo governo. Non c’è maggioranza senza Forza Italia, ha detto Berlusconi e per questo è probabile che un punto di incontro verrà trovato.
Anche senza Forza Italia, è bene ricordarlo, Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato e questo con un voto in più rispetto alla maggioranza teorica del centrodestra. Infatti 16 su 18 senatori di Forza Italia, come ricorda l’Espresso, non hanno partecipato al voto e quindi ci sono stati altrettanti, se non di più, senatori di altri gruppi che hanno votato allineati con Lega e Fratelli d’Italia. Con o senza Forza Italia quindi il governo Meloni potrebbe avere la maggioranza, anche se scricchiolante.
La maggioranza del centrodestra scricchiola? Un Governo senza FI
Dopo le elezioni del 25 settembre il centrodestra vede un’ampia maggioranza tanto alla Camera quanto al Senato, un dato importante soprattutto alla luce della diminuzione della rappresentanza delle camere che vede 400 deputati anziché 630 alla Camera e 200 senatori anziché 315 al Senato (più i 6 senatori a vita). La coalizione di centrodestra ha raggiunto la maggioranza assoluta, fissata a 201 seggi, ottenendone 237 alla Camera e una maggioranza ampia al Senato, con 115 senatori su una maggioranza assoluta fissa da 101. In altre parole i numeri per governare ci sono, ma margini non sono così ampi.
Il capogruppo uscente al Senato, Edmondo Cirilli ha commentato la possibilità di un retromarcia di Forza Italia spiegando che “se qualcuno si sfilasse si assumerebbe un enorme responsabilità innanzitutto verso gli elettori”. Intanto su Repubblica si legge un virgolettato rifilato a Berlusconi che smuove l’ennesima critica a FdI e Meloni: “Vuole fare un governo senza di noi? E la fiducia chi gliela dà, Calenda?”.
Sono ore decisive per il centrodestra - che senza Forza Italia rimarrebbe solo destra - e secondo le affermazioni di Crosetto non ci può essere un governo senza il centrodestra. A tal proposito Matteo Salvini ed altri stanno svolgendo un ruolo da mediatori per ricucire il rapporto umano e politico tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Dopo lo strappo in Senato e l’incidente del foglio con la descrizione secondo Silvio Berlusconi di Giorgia Meloni, negli ambienti di Fratelli d’Italia si attende un punto di incontro e dialogo. Meloni non sembra però intenzionata ad altre concessioni a Forza Italia e c’è chi non esclude uno scenario di governo senza Forza Italia.
Senza Forza Italia il governo ha bisogno di una quarta (terza gamba)
Anche se nel prossimo futuro dovesse ricucirsi la frattura tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, la possibilità di vedersi diminuire le possibilità di manovra in Parlamento ha creato la necessità di trovare una “quarta gamba” che sorregga il tutto. Una quarta gamba che in futuro potrebbe, in caso di ulteriori rotture, divenire una terza gamba. Al momento l’unico governo possibile, a detta di diversi deputati della coalizione di centrodestra, è quello con Forza Italia. Sono in molti infatti ad appellarsi al senso di responsabilità verso gli elettori affinché tale coalizione non si rompa. Un modo come un altro, da ogni rappresentante di partito, per liquidare una possibile coalizione con il Terzo polo.
Nel caso la crisi dovesse continuare si potrebbe iniziare anche a definire una spaccatura all’interno di Forza Italia, con Antonio Tajani che guiderebbe una lista più vicina e moderata a Fratelli d’Italia. Non a caso si parla già della nascita di un gruppo di Noi moderati che ha aperto le trattative con Fratelli d’Italia per formare un nuovo gruppo parlamentare. In ogni caso è improbabile che il governo crolli su se stesso per l’assenza di Forza Italia, poiché ci sono già delle ipotesi su come sostituire o proseguire con nuovi volti.
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