Previsioni utili Nvidia, il momento della verità per la bolla AI?

Laura Naka Antonelli

18 Novembre 2025 - 18:20

Trimestrale Nvidia, ergo verdetto su bolla AI, in dirittura d’arrivo. Le previsioni del consensus degli analisti e il calcolo della probabile reazione delle azioni.

Previsioni utili Nvidia, il momento della verità per la bolla AI?

Gli utili di Nvidia, ergo il momento della verità per capire se Wall Street sia finita in queste ultime sedute in balìa di una semplice fase di correzione fisiologica o se invece la bolla AI sia appena esplosa, sono ormai alle porte, e la paura degli investitori è a dir poco palpabile.

La borsa USA va giù anche oggi, azzannata dai sell che colpiscono di nuovo le azioni delle Big Tech, note anche come Magnifiche 7: non proprio magnifiche, va sicuramente detto, e da un po’ di sedute a questa parte, dopo gli allarmi sulla bolla AI che sono stati lanciati ripetutamente, a partire dalla fine di ottobre a oggi.

Allarmi che magari, sperano i tori, potrebbero essere smentiti e ridimensionati finalmente domani, mercoledì 19 novembre 2025 quando, dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, Nvidia annuncerà finalmente la propria trimestrale.

La speranza è che il colosso annunci domani numeri che sorprendano al rialzo e che smentiscano la grande paura di una bolla AI che da settimane attanaglia ormai l’azionario di tutto il mondo. In caso contrario, ovvero se il bilancio di Nvidia deludesse, il timore che i buy sul comparto AI siano stati esagerati potrebbe essere avallato, e la fase di sell che si sta abbattendo su Wall Street rischierebbe di intensificarsi ulteriormente.

Alta di conseguenza la trepidazione degli investitori, che già da un po’ hanno messo sotto il loro radar le previsioni sugli utili e sui ricavi del gigante che il consensus degli analisti ha formulato. Di seguito, le previsioni sulle voci principali del bilancio di Nvidia.

Trimestrale Nvidia, le previsioni degli analisti sugli utili, sui ricavi e sul margine lordo del III trimestre 2025

Stando ai dati che sono stati compilati dagli analisti interpellati da LSEG, i ricavi di Nvidia relativi al periodo compreso tra i mesi di agosto e di ottobre dovrebbero essere balzati di oltre il 56%, salendo a quota $54,92 miliardi. Un risultato di tutto rispetto, se non fosse che il colosso in passato ha riportato tassi di crescita dei ricavi decisamente più alti, testimoniati da percentuali a tre cifre.

Va ricordato anche che, negli ultimi 12 trimestri, Nvidia è riuscita a battere sempre le attese sui ricavi.

Per quanto riguarda i margini, le previsioni sono ancora meno entusiasmanti, in un momento in cui Nvidia è al lavoro per incrementare la produzione dei suoi chip Blackwell e per lanciare i suoi nuovi processori Rubin. L’outlook è infatti di un calo del margine lordo, nel corso del terzo trimestre fiscale terminato a ottobre, di quasi due punti percentuali rispetto al 73,6% riportato nello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto del gruppo è previsto invece in crescita del 53% a $29,54 miliardi.

Oltre a queste principali voci di bilancio, gli investitori guarderanno anche ad altro, per la precisione alle conseguenze che avrannno avuto sul bilancio gli accordi che Nvidia ha siglato, relativi nello specifico agli investimenti di 100 miliardi di dollari in OpenAI e all’acquisizione di una partecipazione in Intel per $5 miliardi. A tal proposito va ricordato che, in data 27 luglio 2025, Nvidia aveva a disposizione un ammontare di liquidità e di equivalenti di cash pari a $11,64 miliardi.

Determinanti saranno le dichiarazioni che Nvidia rilascerà sul mercato cinese, dopo il divieto imposto all’azienda di esportare i suoi semiconduttori più avanzati in Cina e dopo che il CEO Huang ha ammesso che al momento non ci sono “discussioni attive” sulla possibilità di vendere i chip Blackwell nel Paese.

Previsioni sulla reazione delle azioni Nvidia post trimestrale. Stimata oscillazione record della capitalizzazione

Le previsioni non sono però ’solo’ sui numeri della trimestrale.

In queste ultime ore Wall Street ha iniziato a calcolare anche la possibile reazione degli investitori alla diffusione dei conti del gigante.

Un articolo di Reuters ha riportato che, stando ai dati sui contratti di opzione sulle azioni Nvidia raccolti dalla società Option Research & Technology Services (ORATS), la pubblicazione dei conti del gigante provocherà una variazione immediata delle azioni, al rialzo o al ribasso, pari al 7%, nelle contrattazioni afterhours della borsa USA.

Questo significa che i possibili buy o sell sul titolo potrebbero in teoria far oscillare la capitalizzazione di mercato del gruppo di 320 miliardi di dollari circa, al record della storia, se si considerano le variazioni che hanno interessato le azioni NVDA, in passato, all’indomani delle pubbllicazionidelle trimestrali.

Se soi avverasse, quella variazione al rialzo o al ribasso del valore di mercato, pari a 320 miliardi di dollari, sorpasserebbe di fatto il record attuale delle oscillazioni, pari al balzo della capitalizzazione di 276 miliardi di dollari segnato a seguito della comunicazione degli utili che avvenne nel febbraio del 2024.

In media, dai dati messi a disposizione da ORATS è emerso che le azioni Nvidia hanno riportato in media variazioni al rialzo o al ribasso nei giorni successivi alla pubblicazione dei conti, e nel corso degli ultimi 12 trimestri, pari al 7,3%.

Azioni Nvidia +1.200% in tre anni, corsa è finita? Quel dubbio terribile su bolla AI che ha messo KO Wall Street

Occhio intanto al trend recente delle azioni, che sono schizzate negli ultimi tre anni di contrattazioni a Wall Street del 1.200%.

I titoli NVDA hanno perso smalto nelle ultime sessioni, soffrendo dall’inizio del mese di novembre una perdita pari all’8% circa, proprio sulla scia della grande paura di una bolla AI, sottoperformando la borsa USA. Per fare un paragone, l’indice S&P 500 ha perso nello stesso arco temporale il 2,5%.

Come andranno le cose, lo sapremo soltanto domani.

Fatto sta che sembra essere granitica a Wall Street la convinzione che la trimestrale di Nvidia decreterà il destino di Wall Street, azzannata ultimamente da una raffica di sell che ha colpito soprattutto le azioni AI.

Il panico sui mercati è esploso soprattutto quando, dopo ben due anni di silenzio, è tornato a farsi sentire Mr. Big Short Michael Burry, profeta e vincitore della crisi finanziaria del 2008.

Passando dalle parole ai fatti, Burry ha lanciato una nuova grande scommessa ribassista contro due nomi altisonanti del settore dell’intelligenza artificiale - di cui una è stata proprio Nvidia - facendo salire il termometro dell’ansia, a Wall Street e, di conseguenza, in tutto l’azionario mondiale.

D’altronde, a fronte dei record inanellati continuamente dalla borsa USA nelle settimane precedenti, c’era stato già qualcuno, ancora prima di Michael Burry, che aveva fatto notare come molti trader avessero iniziato a darsi già alla fuga.

La mossa di Mr. Big Short è stata così, molto probabilmente, la scusa perfetta che gli investitori cercavano da un po’ e il momento propizio per iniziare a liberarsi di quelle azioni schizzate a valori record della storia considerati non più sostenibili, che da un po’ pesavano fin troppo sui portafogli: quelli dell’AI, per l’appunto, gonfiati da acquisti che erano impazzati al punto tale da portare la capitalizzazione di mercato di Nvidia a testare pochi giorni prima addirittura quota $5 trilioni, per la prima volta in assoluto.

Mai, prima di allora, una società quotata in Borsa di qualsiasi parte del mondo, aveva tagliato un tale traguardo.

Traguardo ammirevole, ma forse anche eccessivo in quanto probabilmente - lo sapremo presto - del tutto scollegato dalla realtà dei fatti.

Non per niente proprio quel traguardo si è confermato, guardando a quanto accaduto subito dopo, lo spartiacque tra la fase di sbornia per l’AI e il gelo calato a Wall Street sotto forma di sell scatenati, che sono poi continuati e che stanno continuando tuttora, in attesa del verdetto sull’AI e sulla formazione e/o esplosione della bolla sull’intelligenza artificiale che, secondo gli esperti, arriverà tra poco più di 24 ore. Direttamente da Nvidia, in quanto campione illustre e vincitore, finora, della grande scommessa sull’AI.

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