Pensioni, a settembre arriva l’aumento. Ma solo se hai fatto questa richiesta

Simone Micocci

6 Agosto 2025 - 09:30

Pensioni, nuovo aumento a settembre. Ma non per tutti: ecco cosa devi aver fatto per assicurartelo.

Pensioni, a settembre arriva l’aumento. Ma solo se hai fatto questa richiesta

Il mese prossimo si apre con una buona notizia per molti pensionati italiani: in arrivo un aumento della pensione di settembre, grazie al rimborso 730.

Si tratta di un accredito che l’Inps riconosce direttamente sul cedolino mensile, ma solo a determinate condizioni. L’aumento di settembre, infatti, non spetta a tutti, ma riguarda esclusivamente quei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi tramite modello 730/2025, indicando l’Inps come sostituto d’imposta, e che risultano a credito Irpef.

In pratica, se nel corso del 2024 sono state trattenute imposte superiori a quelle effettivamente dovute e si è richiesto il rimborso Irpef direttamente in pensione, l’Inps provvede a versare l’importo spettante in un’unica soluzione. Un’operazione che, secondo le indicazioni fornite dallo stesso Istituto, viene effettuata già con la pensione di settembre per tutti coloro i cui flussi 730 sono stati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2025.

A tal proposito, è importante precisare che il cedolino della pensione non è ancora stato pubblicato. Come da prassi, l’Inps lo renderà disponibile negli ultimi giorni del mese, circa una settimana prima della data di pagamento, fissata per lunedì 1 settembre. Solo allora i pensionati potranno visualizzare l’effettivo aumento della pensione di settembre, verificando l’importo lordo, le singole voci che lo compongono e la presenza del rimborso Irpef derivante dal 730.

Ricordiamo che chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei redditi ha comunque tempo fino al 30 settembre, ma in quel caso il rimborso slitterà più avanti, probabilmente a ottobre o novembre. Lo stesso vale per chi ha trasmesso la dichiarazione dopo il 30 giugno: anche in questo caso, il pagamento avverrà nei mesi successivi secondo il calendario stabilito dall’Inps.

Rimborso 730 nella pensione di settembre: ecco per chi

Come anticipato, il rimborso 730 sarà accreditato sulla pensione di settembre soltanto a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025, scegliendo l’Inps come sostituto d’imposta. Fondamentale, inoltre, è che la dichiarazione sia stata trasmessa entro il 30 giugno 2025, termine entro il quale i flussi sono stati ricevuti dall’Agenzia delle Entrate e trasmessi all’Inps.

A queste condizioni, se dalla dichiarazione è emerso un credito Irpef, cioè un’imposta versata in eccesso lo scorso anno rispetto al dovuto, l’Istituto provvederà a rimborsare l’importo direttamente nel cedolino. Nella maggior parte dei casi, il rimborso riguarda pensionati che non hanno altri redditi oltre la pensione o che hanno diritto a detrazioni fiscali non applicate correttamente durante l’anno, come quelle per familiari a carico o spese sanitarie.

Va tenuto presente che se l’importo del rimborso supera i 4.000 euro, l’accredito potrebbe slittare ulteriormente: in questo caso, infatti, l’Agenzia delle Entrate può disporre un controllo preventivo, posticipando l’erogazione di alcune settimane o mesi.

Pensioni, a settembre altre novità

Settembre rappresenta anche un mese decisivo per il futuro del sistema previdenziale italiano. Con la ripresa dei lavori parlamentari, infatti, entrerà nel vivo il confronto sulla riforma delle pensioni, in vista della prossima legge di Bilancio.

Tra le ipotesi più discusse c’è il possibile superamento di Quota 103 e la contestuale introduzione di una Quota 41 flessibile, con requisiti rivisti e penalizzazioni legate all’età anagrafica. Ma non solo: entro fine mese è attesa anche la nota di aggiornamento al Def, documento fondamentale per aggiornare le previsioni su inflazione e spesa pubblica.

Proprio dall’inflazione dipenderà la misura dell’aumento delle pensioni 2026, grazie alla rivalutazione annuale degli assegni che scatterà da gennaio. Dunque, il mese di settembre sarà decisivo non solo per chi riceve l’aumento oggi, ma anche per chi vuole capire cosa cambierà domani.

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