Pensioni oggi, arriva l’assegno di cittadinanza. Tutte le novità dalla riforma

Anna Maria D’Andrea

7 Agosto 2017 - 10:35

Pensioni oggi notizie per i giovani: arriva l’assegno di cittadinanza. Ecco la proposta di Cesare Damiano che potrebbe trovare spazio nella fase 2 della riforma.

Pensioni oggi, arriva l’assegno di cittadinanza. Tutte le novità dalla riforma

Pensioni oggi, focus sui giovani nella fase 2 della riforma con l’introduzione dell’assegno di cittadinanza.

A proporre tra le novità del sistema previdenziale una pensione minima per i giovani andati in pensione dopo il 1° gennaio 1996 è Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, al centro del dibattito sulla riforma delle pensioni oggi.

L’obiettivo è quello di introdurre, accanto alle misure di pensione anticipata per donne, precoci e disoccupati, anche strumenti a tutela di chi rischia di non poter contare su un assegno pensionistico degno.

La pensione di cittadinanza diventerebbe quindi una delle novità della riforma delle pensioni che oggi è al centro delle polemiche: l’Ape social e le misure di pensione anticipata introdotte dalla riforma rischiano di far lievitare il debito pensionistico e di danneggiare proprio i più giovani.

Pensioni oggi, arriva l’assegno di cittadinanza. Tutte le novità dalla riforma

L’assegno di cittadinanza è una delle novità sulla riforma delle pensioni oggi. Si tratta di una delle misure previste dalla proposta di legge 2100 Gnecchi-Damiano, rivolta ai giovani che hanno cominciato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 e che con il passaggio al sistema contributivo si troverebbero ad avere pensioni da fame.

La pensione di cittadinanza proposta oggi in vista dell’avvio della fase 2 della riforma previdenziale prevede che per tutti i giovani che hanno iniziato a lavorare dopo il ’92 e che quindi andranno in pensione con il sistema contributivo venga garantito un assegno minimo di 500 euro.

Si tratta di una novità che consentirebbe anche a chi ha avuto carriere di lavoro discontinue di avere un assegno di almeno 1.500 euro. Si tratta di una delle novità di cui Governo e sindacati dovranno tornare a parlare a partire da settembre, quando si riaprirà il tavolo della riforma pensioni nella Legge di Bilancio 2018.

Pensioni oggi, tutte le novità della fase 2 della riforma

La proposta di Damiano, al centro delle notizie sulle pensioni oggi, chiede di introdurre una sorta di tutela di base, finanziata dallo Stato, al quale ciascun lavoratore aggiungerà poi i propri contributi.

Per Damiano la novità che si cercherà di inserire nella Legge di Bilancio 2018 e con la fase 2 della riforma delle pensioni è innanzitutto “una misura di dignità”, pensata per tutelare le pensioni di chi oggi rischia di dover lasciare il mondo del lavoro senza alcuna garanzia sul fronte previdenziale.

Dopo la prima parte della riforma che, come sappiamo, ha introdotto forme di pensione anticipata per i lavoratori maggiormente in difficoltà (precoci, disoccupati e lavoratori impegnati in mansioni usuranti) accanto ad Ape social e a Quota 41 il sistema previdenziale italiano verrebbe ad essere completato con una misura a vantaggio dei più giovani.

Ecco le parole di Cesare Damiano in merito all’assegno di cittadinanza al centro delle novità sulle pensioni oggi:

E una misura di civiltà, si evita che ci sia un esercito di nuovi poveri, prendendo come standard di dignità un assegno di 1500 euro lordi e integrando la parte mancante a tale soglia. Lo stesso principio è contenuto nel verbale firmato da governo e Cgil, Cisl e Uil lo scorso settembre. Chi ha alle spalle una carriera fatta di contratti a termine, licenziamenti, voucher, stage, non avrà i contributi sufficienti per un assegno dignitoso. Le risorse si possano trovare anche modificando i meccanismi interni allo stesso sistema previdenziale. Ad esempio con il contributivo non esiste più l’integrazione al minimo: reinvestiamo quei miliardi per la pensione dei giovani di oggi.

Pensioni oggi, poco spazio per novità su Ape social e Quota 41

Ormai sembra sempre più certo che il focus della fase 2 della riforma sulle pensioni sarà sui giovani. Stando alle novità sulle pensioni oggi pare che i margini di intervento su Ape social e Quota 41 per i lavoratori precoci saranno notevolmente limitati.

Ad affermare, inoltre, che il punto focale della prossima Legge di Bilancio 2018 e dei prossimi investimenti dello Stato sarebbero stati i giovani era stato negli scorsi giorni lo stesso Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: 15 miliardi di euro e poco spazio per le novità sulle pensioni richieste a gran voce.

Intanto è attesa: a settembre dovrà essere pubblicato il decreto attuativo sull’Ape volontaria che renderà attiva una delle novità maggiormente attesa tra le misure di pensione anticipata 2017.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it