Pensioni oggi: la retroattività dell’Ape volontaria, concessa per Ape social e precoci, è allo studio dei tecnici. Quali le ultime notizie per il decreto attuativo?
Il cantiere pensioni oggi vede ancora in fase di elaborazione l’Ape volontaria e il relativo decreto attuativo. La retroattività della norma, garantita per Ape social e Quota 41, è ancora in fase di definizione.
In tema di Ape volontaria l’Anief ha nella giornata di ieri posto in evidenza le criticità legate all’approvazione ancora incompleta del decreto attuativo. A finire sotto osservazione anche i tempi di attuazione della novità.
Ecco le ultime notizie per l’Ape volontaria sul decreto attuativo atteso e, in particolare, le news pensioni dell’ultima ora sulla retroattività della norma al 1° maggio 2017.
Decreto attuativo senza retroattività?
In materia di pensioni oggi una possibile retroattività della norma si è resa necessaria a fronte dei ritardi nell’elaborazione del decreto attuativo per l’Ape volontaria. Come noto, la novità della riforma delle pensioni sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° maggio 2017; ipotesi disattesa dal prolungarsi dei tempi di elaborazione del decreto.
L’opzione rimasta sul tavolo è stata quindi quella di garantire ai beneficiari la possibilità di accedere all’Ape volontaria ‘retrodatando’ l’avvio dell’indennità fino alla data prevista originariamente. Per la riforma pensioni oggi questa ipotesi è già attuata per Ape social e per la pensione anticipata per precoci (Quota 41).
Per l’Ape volontaria le ultime notizie sul decreto attuativo hanno però concretizzato la possibilità di non reiterare
“una norma che assicuri la retroazione degli effetti attraverso il riconoscimento del diritto all’anticipo pensionistico – una volta accertata la sussistenza delle condizioni previste dalla legge – dalla data di maturazione dei relativi requisiti (o, se anteriore, a far data comunque dal 1° maggio 2017)”.
Le parole sono quelle del parere del Consiglio di Stato sul decreto attuativo per l’Ape volontaria. Il ragionamento seguito parte dalla sostanziale differenza tra Ape sociale e per precoci e quella volontaria, quest’ultima onerosa per il richiedente.
Le notizie su pensioni che provengono da Palazzo Spada si dimostrano in ogni caso favorevoli alla previsione di una retrodatazione di Ape social a richiesta per alcuni soggetti.
La novità sarebbe da includere nel decreto attuativo al fine di tutelare alcune fasce di richiedenti, come chi è in situazioni di difficoltà uguali o simili a quelli richiesti per Ape social e Quota 41, ma che non hanno raggiunto i requisiti contributivi richiesti dalle misure (rispettivamente 30/36 anni per la prima, 41 per la seconda).
L’Ape volontaria per pensioni oggi richiede unicamente 20 anni di versamenti di contributi, una cifra di molto inferiore a quella delle due gemelle Ape social e per precoci.
Per Ape volontaria decreto attuativo a settembre
L’analisi del ragionamento proposto dal Consiglio di Stato sulla novità della riforma pensioni oggi è allo studio dei tecnici dell’esecutivo, che dovranno decidere se accogliere i suggerimenti inviati.
La forma definitiva del decreto attuativo dell’Ape volontaria si conoscerà in ogni caso a breve. Stando alle ultime notizie delle dichiarazioni del Ministro Poletti il testo sarà pronto per gli inizi di settembre.
La roadmap per l’attuazione della misura inclusa nella Legge di Bilancio 2017 potrebbe essere più lunga. Rimane infatti ancora da sottoscrivere il documento di intesa tra Ania e Abi che permetterà di fornire la struttura definitiva all’Ape volontaria.
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