Pensioni news: ecco tutte le novità ufficiali della riforma, qual è il bilancio?

Alessandro Cipolla

22 Dicembre 2017 - 10:18

Pensioni news: la riforma inserita nella legge di Bilancio 2018 sta per essere approvata, vediamo allora tutte le novità presenti per capire se ci si può ritenere soddisfatti.

Pensioni news: ecco tutte le novità ufficiali della riforma, qual è il bilancio?

Pensioni news: è ormai in dirittura d’arrivo, con un’autentica corsa contro il tempo, l’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2018, che contiene anche la riforma a lungo oggetto di trattative tra governo e sindacati.

Le ultime pensioni news quindi ci parlano di un tempo scaduto per le modifiche e gli emendamenti, con la riforma che quindi adesso può essere valutata nella sua stesura definitiva. Qual è quindi il bilancio che si può tracciare?

Pensioni news: ecco la riforma

Con ogni probabilità arriverà nella mattinata di sabato 23 dicembre l’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2018. Il governo infatti, dopo aver messo la fiducia, ha incassato il via libera da parte della Camera con 296 sì e 160 no.

Adesso il testo passa al Senato dove anche qui, per accelerare i tempi, ci sarà il voto di fiducia. Tra seconda e terza lettura quindi, a meno di clamorosi colpi di scena, il via libera arriverà proprio a poche ore dalla vigilia di Natale.

La fretta del Parlamento è giustificata da un duplice motivo. Per prima cosa, in maniera tassativa la legge di Bilancio deve essere approvata entro la fine dell’anno, disinnescando così le clausole di salvaguardia che tra le altre cose potrebbero portare all’aumento dell’Iva nel 2018.

Poi c’è la questione riguardante le elezioni politiche, che il Presidente Mattarella vorrebbe che si tenessero il prossimo 4 marzo. Per far si che questo possa accadere, deve sciogliere le Camere prima della fine dell’anno.

Appena dunque la legge di Bilancio sarà approvata, arriverà lo scioglimento. Un eventuale ritardo farebbe slittare tutti i programmi, bisogna quindi fare in fretta e portare a casa il via libera prima di Natale.

La legge di Bilancio naturalmente contiene anche delle preziose pensioni news. Dopo lunghi mesi di trattative tra governo e sindacati, la riforma è stata definita con l’approvazione degli ultimi emendamenti proprio nei giorni scorsi.

La novità più importante è senza dubbio l’allargamento a 15 delle categorie di lavori considerati usuranti. Una misura questa che andrà a riguardare sia l’Ape Social che il meccanismo di innalzamento dell’età pensionabile, dal quale i lavoratori gravosi saranno esonerati.

Per quanto riguardo l’Ape Social, ecco che ci sarà uno sconto per le lavoratrici di un anno per ogni figlio, anche adottato, fino a un massimo di due anni. A breve inoltre l’Inps dovrebbe anche iniziare a elargire i primi assegni dopo i ritardi dei mesi scorsi.

Oltre al via libera per il cumulo gratuito, l’altra novità riguarda il pagamento delle pensioni. Da adesso infatti tutti gli assegni previdenziali e le rendite vitalizie Inail saranno pagate il primo giorno del mese oppure, se festivo o non bancabile, quello successivo.

Che riforma è stata?

Come espresso nell’intervista che ci ha rilasciato Luciano Cecchin del gruppo Facebook “41 X Tutti Lavoratori Uniti”, in pratica si può dire che la riforma delle pensioni non esista. Sarebbe infatti più corretto parlare di alcune misure adottate in materia previdenziale.

Le aspettative per questa cosiddetta Fase 2 erano ben altre. La quasi totalità delle proposte presentate dai sindacati sono state alla fine disattese. L’elenco delle misure cestinate, se confrontato con quello delle approvate, è chilometrico.

Cisl e Uil comunque alla fine hanno stretto la mano al governo nella convinzione di aver fatto il possibile con i fondi che erano a disposizione. Soprattutto le prime modifiche al meccanismo dell’età pensionabile sono state considerate come un buon passo iniziale verso lo smantellamento della riforma Fornero.

Di parere contrario la Cgil, che vedendo quanto non è stato fatto ha abbandonato il tavolo tecnico di novembre sulle pensioni. Il problema di fondo è che dei 20 miliardi destinati agli investimenti nella legge di Bilancio, più di 15 miliardi sono stati usati per disinnescare le clausole di salvaguardia, ovvero per pagare debiti pregressi.

Per tutto il resto quindi sono rimaste le autentiche briciole. La riforma delle pensioni quindi è scarna, ma con Bruxelles attenta a vigilare su eventuali buchi di bilancio e pochi soldi a disposizione era difficile fare meglio.

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