Novità pensioni: nella riforma che sta per essere presentata sarà presente la proroga dell’Ape Social dove saranno previsti anche alcuni sconti alle donne.
Novità pensioni: non ci dovrebbero essere brutte sorprese per quanto riguarda la proroga dell’Ape Social e dell’Ape Volontaria, che saranno anche in parte modificate e allargate per venire maggiormente incontro ai lavoratori.
In una riforma delle pensioni più che deludente le novità maggiori andranno a riguardare soprattutto l’Ape Social, con i sindacati che sono pronti alla mobilitazione visto che tutte le altre loro proposte al momento sono state cestinate dal governo.
Novità pensioni: ecco la proroga dell’Ape Social
Le uniche novità pensioni che fanno sorridere le parti sociali sono quelle riguardanti l’Ape Social. La misura infatti è partita in maniera sperimentale il 1 maggio 2017, con la sua conclusione che è prevista al momento per il 31 dicembre 2018.
Nella riforma delle pensioni che a breve verrà ufficializzata ci dovrebbe essere, salvo clamorose sorprese dell’ultim’ora, la proroga dell’Ape Social fino a tutto il 2019. La stessa cosa poi dovrebbe riguardare anche l’Ape Volontaria.
Per facilitare l’accesso poi alla fine si è deciso per concedere sei mesi di “sconto” alle donne per ogni figlio fino a un massimo di due anni. Anche se i sindacati avevano proposto un anno per ogni figlio fino a un massimo di tre anni, alla fine il governo anche su questo punto è stato irremovibile.
Altra novità sarà la possibilità di accedere all’Ape Social anche per quei lavoratori che si sono visti scadere un contratto a termine, a patto però che negli ultimi tre anni abbiano lavorato almeno diciotto mesi.
In totale questi provvedimenti dovrebbero pesare sulle casse dello Stato per circa 75 milioni nel 2018 per poi aumentare leggermente nell’anno successivo. Viste le poche risorse a disposizione per la riforma delle pensioni, alla fine i sindacati si dovranno accontentare soltanto di questi provvedimenti oltre ad alcuni sgravi per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.
Le parti sociali da giorni quindi ribollono e sono pronte a scendere di nuovo in piazza. La partita però ormai sembrerebbe essere già stata decisa, anche se ci sono ancora delle flebili speranze che da qui fino all’approvazione definitiva possano essere apportate delle modifiche e ulteriori concessioni.
L’iter della riforma delle pensioni
Come ormai è consuetudine, le novità più importanti per quanto riguarda le pensioni verranno inglobate nella legge di Bilancio 2018. Dopo l’approvazione del Def, ora il governo sta ultimando quella che sarà di fatto l’ultima Finanziaria di questo esecutivo.
Prima però c’è la nuova legge elettorale da dover approvare, quindi prima dell’arrivo del testo a Palazzo Madama prima si dovrà dare il via libera definitivo al Rosatellum-bis che è previsto per questa settimana.
Ci sono ancora dei giorni di tempo quindi prima che la riforma delle pensioni venga ufficializzata, periodo in cui i sindacati sperano di poter riuscire a far inserire alcune delle loro proposte che al momento invece sembrerebbero essere state accantonate.
Escluse le novità per l’Ape Social e per i giovani, in pratica tutte gli altri punti del documento unitario recapitato sul tavolo dell’esecutivo sono stati messi d aparte per la mancanza di fondi e la ferrea volontà, dettata anche da Bruxelles, di non creare ulteriore debito pubblico.
L’iter della riforma comunque ormai è stato deciso. Entro il 6 novembre potranno essere presentati in commissione Bilancio gli emendamenti, che saranno votati nella sede a partire dal 14 novembre.
La settimana successiva poi ci dovrebbe essere l’approdo al Senato, con il Parlamento che poi avrà circa un mese di tempo per approvare in maniera definitiva la manovra Finanziaria entro la fine dell’anno come necessario che sia.
Il tempo e lo spazio per delle modifiche alla riforma delle pensioni quindi ci sarebbero. Le speranze che grosse novità dell’ultima ora possano far sorridere i lavoratori al momento sembrerebbero essere molto ridotte ma, essendo ormai in un clima da campagna elettorale, le sorprese potrebbero anche non mancare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA