Multe per i no vax: non servono controlli, la sanzione arriva direttamente a casa

Rosaria Imparato

1 Febbraio 2022 - 10:24

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Multe per i no vax over 50 dal 1° febbraio 2022: la cartella dell’Agenzia delle entrate arriva direttamente a casa. Dal 15 febbraio iniziano i controlli sul lavoro, con sanzioni fino a 1.500 euro.

Multe per i no vax: non servono controlli, la sanzione arriva direttamente a casa

Multe per i no vax a partire dal 1° febbraio 2022: da oggi entra in vigore la sanzione per gli over 50 che non si sono ancora vaccinati. Ma come funziona? Non c’è bisogno di fare i controlli, perché la multa arriva direttamente a casa, inviata dall’Agenzia delle entrate e su segnalazione del ministero della Salute.

Non ci saranno quindi controlli per strada o simili: è tutto automatizzato, grazie all’interoperabilità e alla cooperazione delle banche dati del ministero della Salute e dell’Amministrazione finanziaria. Gli over 50 che alla data del 1° febbraio non si sono ancora vaccinati si vedranno recapitare la sanzione all’interno di una cartella dell’Agenzia delle entrate. Dal 15 febbraio invece inizieranno i controlli sul posto di lavoro.

Multe per i no vax: non servono controlli, la sanzione arriva direttamente a casa

A stabilire l’obbligo vaccinale per gli over 50 a partire dal 1° febbraio è stato il Dl 1/2022. La multa è pari a 100 euro, una tantum, e in generale riguarda chi ha compiuto 50 anni e chi li compirà entro il 15 giugno.

Scendendo più nello specifico, a ricevere la multa saranno gli over 50 che:

  • non hanno ancora fatto la prima dose di vaccino;
  • non hanno fatto la seconda dose (o il booster) entro la scadenza prevista.

Tutti dati in possesso del ministero della Salute, che si occuperà di predisporre gli elenchi dei soggetti inadempienti anche acquisendo direttamente dal sistema tessera sanitaria le informazioni relative alla somministrazione dei vaccini acquisite giornalmente dall’anagrafe vaccinale nazionale. Queste informazioni verranno usate anche per escludere dall’elenco degli inadempienti i soggetti esenti.

Queste informazioni vengono trasmesse all’Agenzia delle entrate, che a sua volta invia la cartella, con la sanzione da 100 euro, direttamente a casa di chi non ha rispettato le regole o le scadenze.

L’unico modo per evitare di pagare la multa è fare ricorso, documentando i motivi (che secondo il decreto devono essere oggettivi, per esempio non c’erano posti negli slot vaccinali) per cui non si è riusciti a rispettare l’obbligo.

Multe per gli over 50 no vax: dal 15 febbraio controlli sul lavoro

Se una persona interessata dall’obbligo decide di vaccinarsi dopo aver ricevuto la multa deve comunque pagare la sanzione di 100 euro.

I controlli partiranno dal 15 febbraio: i lavoratori over 50 si potranno presentare sul luogo di lavoro solo se muniti di green pass rafforzato (quello che, appunto, si ottiene solo con la vaccinazione). Per chi ha meno di 50 anni, invece, basterà il green pass base (che si ottiene con un tampone negativo).

I lavoratori over 50 che si presentano al lavoro senza green pass rafforzato vanno incontro alle stesse sanzioni previste per chi è sprovvisto di green pass base, cioè una multa dai 600 ai 1.500 euro.

Come mai è stata scelta la data del 15 febbraio per far partire i controlli? Il motivo è semplice: i controlli e le sanzioni, abbiamo visto, scattano dal 1° febbraio, ma il green pass rafforzato viene emesso 14 giorni dopo aver ricevuto la prima dose. Di conseguenza, il 15 febbraio è la prima utile per poter effettuare i controlli.

L’obbligo vaccinale è stato introdotto dal Governo affinché più persone, soprattutto nelle fasce a rischio, si vaccinino. Ha funzionato? Secondo gli ultimi dati, in realtà, sono circa 1,7 milioni gli over 50 che ancora non si sono vaccinati, numeri che traslati in multe significano un “tesoretto” di circa 170 milioni di euro, destinato al Fondo per le emergenze.

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