Una particolare attenzione va dedicata, nella compilazione della dichiarazione dei redditi, al quadro RS. Tralasciarne la compilazione espone a rischio di controlli del Fisco questi lavoratori.
Il rischio di ricevere controlli da parte del Fisco è dietro l’angolo anche per gli adempimenti di routine. Le verifiche fiscali, infatti, coinvolgono anche quelle che vengono considerate informazioni accessorie e tralasciarne la compilazione potrebbe comportare un’omissione che sarebbe percepita dall’Agenzia delle Entrate come elemento di incoerenza.
In questo contesto rientrano anche i contribuenti forfettari che sempre più spesso scoprono a proprie spese che il quadro RS può diventare molto insidioso. Questo quadro, nella maggior parte dei casi, è visto come una formalità minore senza sapere che l’Agenzia delle Entrate lo controlla in modo sempre più attento.
Controlli a tappeto per questi contribuenti
Da parte del Fisco sono in aumento i controlli formali e richieste di chiarimento sul quadro RS, con il quale l’Agenzia delle Entrate deve ricevere le informazioni giuste per conoscere l’attività svolta. Nel quadro devono essere comprese informazioni settoriali, statistiche e gestionali per il corretto monitoraggio della produzione e per intercettare in modo facile le eventuali anomalie.
Il regime forfettario prevede per il lavoratore autonomo un’imposizione che si basa sul calcolo del reddito imponibile tramite l’applicazione del coefficiente di redditività. In questo regime non si considerano i costi effettivi, ma si assegnano, appunto, deduzioni forfettarie in base al settore in cui l’attività si svolge. Proprio per questo il quadro RS, che solitamente è visto come una formalità, diventa particolarmente importante.
I controlli del Fisco per i forfettari
Nel caso dei forfettari, quindi, i controlli del Fisco non si basano sulla deducibilità dei costi (che non è riconosciuta), ma nella mancata o errata compilazione del quadro RS in cui devono essere indicati dati fondamentali. Anche una sola informazione non trasmessa o inserita in modo errato può far scattare richieste di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In questo caso, quindi, i controlli non scattano per una sospetta evasione fiscale, ma per l’incompleta compilazione della dichiarazione dei redditi che non permette al Fisco di monitorare l’attività.
Cosa si deve indicare nel quadro RS?
Come abbiamo detto, tutte le informazioni richieste nel quadro RS del modello Redditi sono fondamentali per i contribuenti forfettari perché riguardano in modo dettagliato come funziona l’attività svolta. Per ridurre al minimo il rischio di controlli da parte del Fisco, quindi, è necessario prestare una particolare attenzione alla compilazione di questo quadro e assicurarsi che ogni rigo sia correttamente compilato. Inoltre è necessario evitare contraddizioni tra quanto si indica nel quadro RS e l’attività realmente svolta. Quando si hanno utenze e mezzi di trasporto a uso promiscuo è necessario verificare anche la coerenza di quanto indicato nella dichiarazione.
Quali sono i righi essenziali da compilare nel quadro RS? Appurato che non si tratta di un quadro in cui indicare soltanto delle formalità, vanno compilati con particolare attenzione i righi:
- RS375 in cui deve essere riportato il numero dei veicoli e altri strumenti di trasporto impiegati nell’attività e posseduti alla chiusura dell’anno di imposta;
- RS376 in cui il contribuente deve indicare i costi per l’acquisto di merci, materie prime e tutti i servizi strettamente legati alla produzione;
- RS377 in cui si devono riportare le spese per il godimento di beni appartenenti a terzi (ad esempio i canoni di leasing, di locazione, di noleggi, royalties e concessioni);
- RS378 in cui il contribuente deve indicare esattamente la spesa sostenuta per l’acquisto di carburante per i mezzi di trasporto dell’attività;
- RS381 in cui è necessario indicare i consumi annui necessari allo svolgimento dell’attività, come servizi telefonici, consumi di energia elettrica. In caso di attività promiscua svolta da casa è necessario indicare l’importo speso e attribuibile all’attività lavorativa.
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