Meno tasse e più detrazioni per chi fa figli, quanto risparmierebbero le famiglie con il nuovo piano del governo Meloni

Giacomo Andreoli

19 Aprile 2023 - 12:01

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Il ministro Giorgetti proporrà di tagliare del tutto alcune tasse per le famiglie con uno o due figli, mentre il sottosegretario al ministero delle Imprese Bitonci parla di nuove maxi detrazioni.

Meno tasse e più detrazioni per chi fa figli, quanto risparmierebbero le famiglie con il nuovo piano del governo Meloni

Un maxi taglio delle tasse per chi ha uno o due figli. Ci sta pensando il governo Meloni, con la presidente del Consiglio che ieri al Salone del mobile ha spiegato che l’esecutivo vuole incentivare la natalità. Il modello potrebbe essere vicino a quello dell’Ungheria di Viktor Orbán, la cui cosiddetta ’Orbanomics’ prevede sconti importanti sulle tasse in base al numero di figli fatti.

Oggi in Italia le nascite sono al minimo storico, con meno di sette neonati e oltre 12 decessi ogni mille abitanti e un calo di 1,5 milioni di residenti rispetto al 2014. Ora si attende una proposta del ministro Giancarlo Giorgetti, che starebbe lavorando al piano, mentre il sottosegretario al ministero delle Imprese in quota Lega, Massimo Bitonci, aggiunge dei possibili dettagli.

Shock fiscale in base ai figli: in cosa consiste il piano del governo

L’idea sarebbe quella di non far pagare alcune tasse ai nuclei familiari composti da almeno due figli, anche se ancora non si si sa ancora quali imposte verrebbero tagliate. Se siano quelle sul reddito, sul lavoro o quelle sul patrimonio, quindi, si vedrà. Il meccanismo fiscale vero e proprio sarebbe ancora da definire.

In Ungheria dal 2020 è stata offerta alle donne con quattro o più figli di non pagare più tasse sul reddito. In Italia si pensa di introdurre il bonus familiare per i genitori entro l’anno.

Il possibile aumento delle detrazioni: quanto si risparmia?

Per Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese in quota Lega “la proposta del ministro dell’Economia è assolutamente condivisibile: per incentivare la natalità diventa necessario ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico”.

Il sottosegretario, quindi, aggiunge che ad esempio oltre all’assegno unico “si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10mila euro l’anno per ogni figlio a carico (ora 950 euro fino ai 21 anni) fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito”.

Per Bitonci così si otterrebbe una “doppia incentivazione e contrasto alla denatalità: con l’assegno unico universale una misura diretta mensile di sostegno, mentre con la detrazione un taglio consistente della tassazione a favore delle nostre famiglie”.

Massimo Garavaglia, senatore della Lega e presidente della commissione Finanze e Tesoro, aggiunge che la detrazione dovrebbe essere per tutti e senza limiti di reddito, fino alla conclusione del percorso di studi. Una misura, quindi, che come sostiene Bitonci si sommerebbe all’assegno unico, favorendo però i nuclei più numerosi.

Ci sono i soldi per questo piano?

Il problema è trovare le risorse: con il Def il governo Meloni ha fatto sapere di essere riuscito a trovare 3 miliardi per il nuovo taglio del cuneo fiscale, mentre su riforma delle pensioni e del fisco, oltre che per il Ponte sullo Stretto di Messina, i soldi sono ancora tutti da reperire. Un’operazione come quella pensata dalla Lega costerebbe altri miliardi e rischia quindi ad oggi di essere irrealizzabile dal punto di vista finanziario.

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